Nell’epoca dei registratori telematici, le periferiche tipiche del punto cassa sono tutt’altro che scontate. Gli esercenti hanno oggi la possibilità di comporre un sistema in base alle proprie esigenze, partendo dalle componenti essenziali fino ai dispositivi pensati per determinati tipi di attività.

Per un piccolo negozio di vendita al dettaglio non sempre è necessaria una cassa super-accessoriata, mentre in altre situazioni – si pensi alla ristorazione o agli esercizi commerciali con un flusso di cassa continuo – alcune periferiche possono rivelarsi di grande aiuto nel semplificare la gestione della vendita e della contabilità.

Scopriamo di seguito quali sono gli accessori fondamentali per un punto cassa efficiente.

Monitor, tablet e supporto da banco

In un sistema di cassa non può certamente mancare un monitor attraverso il quale potremo visualizzare l’interfaccia grafica del nostro gestionale, dunque consultare e gestire le vendite con gli strumenti messi disposizione dal software che abbiamo scelto.

Talvolta può essere usato un comune monitor per computer, altre volte è richiesto un dispositivo specifico, compatibile con un determinato marchio di soluzioni cassa.

Monitor per computer

Nel caso in cui possa essere utilizzato un qualsiasi monitor da computer, l’esercente avrà ovviamente libertà di scelta sia rispetto alle specifiche tecniche sia rispetto ai costi.

Quali sono le caratteristiche da prendere in considerazione?

  • Dimensioni (pollici)
  • Qualità dell’immagine (risoluzione)
  • Tecnologia touch

È preferibile scegliere un monitor con una buona qualità dell’immagine, in modo che l’occhio possa cogliere subito e senza fatica le informazioni che appaiono sullo schermo. A dire il vero, oggi tutti i monitor in vendita offrono un’ottima qualità delle immagini (la risoluzione più comune è la 1080p) ma, nel caso in cui si opti per un dispositivo di seconda mano, meglio assicurarsi sia Full HD.

Per gestire un software di cassa non è necessario un display di grandi dimensioni, basterà uno schermo da 20 pollici o poco più. Il range di prezzi varia in modo significativo a seconda di molteplici fattori; da mettere in conto una spesa 100-130 euro (nel caso dei comuni monitor per computer) o diverse decine di euro in più per un touchscreen.

Tablet

Non serve un monitor se il software si presenta sotto forma di applicazione mobile. Sono sempre più comuni le app gestionali, talvolta con registratore telematico incluso, che operano attraverso comunissimi tablet.

Alcuni marchi di software gestionali producono supporti appositi per iPad

Tablet con app gestionale di cassa e supporto da banco.

A seconda della compatibilità con i sistemi operativi sarà necessario munirsi di un tablet Android o iOS – oppure usarne uno già a nostra disposizione, purché aggiornato all’ultima versione del sistema operativo.

Chi non è in possesso di un dispositivo adatto può rivolgersi direttamente ai fornitori di applicazioni per punto cassa, ad esempio SumUp Cassa e Tilby (il primo è compatibile solo con iPad, il secondo è compatibile sia con iPad sia con tablet Android).

Generalmente i software gestionali per dispositivi mobile sono accompagnati da una soluzione modulare, dunque sarà l’esercente a scegliere la configurazione più adatta.

Quando si usa un tablet è difficile rinunciare a un supporto da banco che, oltre a rendere il sistema più professionale agli occhi del cliente, rende più agevole l’uso del dispositivo.

Registratori di cassa all-in-one

Seppur meno diffusi rispetto al passato, resistono ancora oggi i registratori di cassa “vecchio stampo” – almeno nella forma.

Si tratta di sistemi di cassa che integrano in un unico corpo tutti gli elementi indispensabili di un punto cassa, vale a dire software gestionale, registratore telemarico, stampante fiscale e monitor; in alcuni casi anche il cassetto portasoldi.

Queste soluzioni lasciano spazio a un basso livello di personalizzazione, se non con periferiche specifiche fornite dallo stesso brand.

In Italia è soprattutto Olivetti a puntare su questo tipo di sistema, disponibile sia in forma basilare (con un piccolo display e tastiera fisica) sia nella forma più evoluta, con touchscreen e funzioni avanzate del software gestionale.

Cassetto portasoldi

Nessun metodo di pagamento elettronico, per quanto comodo, potrà mai scalfire il rapporto tra gli italiani e il denaro contante. In altre parole, il cassetto portasoldi o rendiresto è indispensabile almeno quanto il registratore di cassa in sé.

La quantità di banconote e monete che ogni giorno gli esercenti sono costretti a maneggiare è notevole, dunque ordine e sicurezza sono un must.

I cassetti portasoldi variano per dimensioni, qualità dei materiali, tipo di apertura

Cassetto portadenaro con apertura elettrica e a chiave.

Ci sono diverse opzioni, con un range di prezzi che parte da poche decine di euro fino a raggiungere alcune centinaia di euro.

Si distinguono per una serie di aspetti, tra cui robustezza dei materiali, dimensioni, tipo di apertura elettrica e/o a chiave, presenza di reparti per banconote di alto valore, ecc.

Cassetto rendiresto automatico

Per ridurre la possibilità di errori umani, ammanchi e denaro contraffatto si può optare per un particolare cassetto portasoldi, ossia il cassetto automatico.

Questo modello è collegato al software RT e non richiede apertura di cassetti né per introdurre il denaro del cliente né per rendere il resto. L’esercente digita il conto e conferma per abilitare la cassa automatica a ricevere denaro.

Il cassetto portasoldi automatico riduce gli errori umani e il rischio di denaro contraffatto

Cassetto automatico fotografato in una piccola bakery.

È lo stesso cliente a inserire banconote e monete negli appositi slot. Il cassetto automatico effettua un controllo sul denaro, ne rileva il valore ed eroga il resto dovuto – tutto questo in pochi istanti.

Ormai sono numerose le piccole attività che iniziano a munirsi di questo dispositivo, grazie al quale la fase di pagamento diventa più rapida, efficiente e a basso rischio di perdite.

Stampanti per ricevute, comande e scontrini

La stampante è l’altra periferica irrinunciabile all’interno di un esercizio commerciale. A seconda del tipo di attività potrebbe essere necessario averne più di una.

Stampante fiscale

Fondamentale è la stampante fiscale, collegata in modo diretto al Registratore Telematico (RT). Emette il documento commerciale con l’elenco degli articoli acquistati dal cliente; tale documento – che sostituisce il vecchio scontrino fiscale – dà diritto al reso o alla sostituzione dei beni acquistati in caso di difetti.

Sistema di cassa con tablet, stampante fiscale, cassetto portasoldi e display di cortesia

La stampante fiscale è collegata al software RT.

Attenzione nella scelta di questo dispositivo: per legge deve essere compatibile con il software RT. Solitamente è lo stesso distributore del software a fornire stampanti idonee o quantomeno a comunicare marchi e modelli compatibili con il proprio programma.

Ricevuta cartacea stampata dal POS

Quanto costa un POS con stampante? I prezzi variano notevolmente a seconda dei modelli. Interessante è l’offerta Axerve a Commissioni, dove può essere acquistato a 100 €; in altri casi i prezzi raggiungeranno anche 200-300 euro.

Con il lettore di carte per smartphone si avrà invece l’alternativa della ricevuta digitale, alla quale però si potrà aggiungere quella cartacea tramite una stampante compatibile. La spesa sarà in questo caso di 130-190 euro per terminale + stampante compatibile.

Stampante per comande

Ristoranti, bracerie e altri locali della ristorazione possono efficientare la comunicazione tra i diversi reparti dell’attività implementando l’uso di strumenti come la stampante per comande.

Si tratta di una stampante termica che, collegata alla rete wireless del locale, risponde agli input inviati dal personale tramite tablet o palmari, anch’essi collegati alla medesima rete.

Tali stampanti vengono fornite insieme ai software gestionali per ristoranti, oppure possono essere acquistate separatamente (il prezzo si aggira intorno ai 200 euro).

Ristorazione: meglio optare per una soluzione specializzata

Acquistare separatamente software gestionale, RT e materiale hardware non è la scelta migliore, sia in termini pratici che economici. I titolari di attività del settore food and beverage dovrebbero al contrario optare per un servizio che metta a disposizioni tutte le componenti e gli strumenti necessari.

Quando scegliamo un sistema di cassa per ristoranti, bar, pub, bracerie e simili non dimentichiamo che questo tipo di attività presenta esigenze molto diverse da quelle di un retail, motivo per cui è necessaria una soluzione specializzata, con funzioni e materiale pensati specificamente a tale scopo.

È proprio in queste soluzioni che possiamo trovare palmari, tablet e stampanti per comande e – soprattutto – un software che possa gestire piano sala, menù e perfino i costi delle materie prime e dei piatti.

Abbiamo riportato qualche opzione nell’articolo Gestionali per ristoranti: confronto costi, funzioni e integrazioni.

Scanner e fotocamera per la lettura di codici

Codici a barre 1D e 2D, codici QR e altri tipi di etichette elettroniche sono comunemente utilizzate nella grande distribuzione e nel commercio al dettaglio in attività di ogni dimensione. Servono per individuare in pochi istanti un prodotto, tutte le relative informazioni (prezzo incluso) e aggiungerlo automaticamente al conto.

Nelle attività con elevata affluenza di clienti e/o in presenza di un vasto inventario è praticamente impossibile fare a meno dei codici e quindi dello scanner.

I lettori di codici a barre non sono tutti uguali. Si dovrà scegliere tra scanner di barcode di tipo 1D (lineare) o 2D (bidimensionale, che negli anni sostituirà il primo), portatile o fisso, a pistola o integrato nel banco.

Può valere la pena investire in un modello di alta qualità, più resistente. I dispositivi più moderni funzionano anche in aree scarsamente illuminate e sono in grado di leggere codici cancellati o distorti.

Il tradizionale scanner di codici a barre non può leggere i codici bidimensionali

Pistola laser per la lettura di codici a barre.

Nel caso di micro-attività non è sempre necessario acquistare uno scanner tradizionale, che può essere sostituito perfino da uno smartphone o da un terminale munito di fotocamera.

Naturalmente il dispositivo in questione (telefono, tablet o smart POS) deve essere provvisto di apposite applicazioni in grado di convertire l’immagine catturata dalla fotocamera.

myPOS Carbon presenta una fotocamera sul lato posteriore

Fotocamera integrata in uno smart POS.

Un esempio pratico? Si pensi agli ormai diffusissimi punti di ritiro e spedizione pacchi, quotidianamente utilizzati per gli articoli acquistati o venduti su piattaforme e-commerce.

Per spedire un pacco stampiamo l’etichetta e la portiamo in negozio, dove l’esercente scannerizza il codice a barre usando semplicemente la fotocamera del suo smartphone, tramite l’applicazione fornita dal corriere.

Un ulteriore uso è la scansione dei codici QR delle carte fedeltà o di buoni sconto.

Leggi di più nel nostro articolo Guida agli scanner di codici a barre

È possibile configurare scorciatoie sulla tastiera

Anche la tastiera del registratore di cassa si è evoluta. I tasti di oggi sono simili a quelli di un computer, ma ottimizzati per le operazioni di vendita. Sono quindi da preferire tastiere con le seguenti caratteristiche:

  • Tasti più grandi, soprattutto la parte numerica, per facilitare l’inserimento degli importi
  • Resistenti e durevoli, adatti all’uso frequente
  • Facili da pulire e difficili da sporcare, oltre che impermeabili

Potendo investire qualche soldo in più, consigliamo di prendere in considerazione modelli di tastiera più “avanzati”, che permettono di personalizzare con combinazioni di tasti (le cosiddette scorciatoie) al fine di velocizzare le operazioni in base alle esigenze.

Etichette elettroniche

Nei negozi di vendita al dettaglio si utilizzano quasi sempre etichette per mostrare il prezzo del prodotto al cliente. Oggi il tipo migliore di etichetta è sicuramente quello elettronico, grazie al quale è possibile apportare modifiche in modo più rapido, oltre a facilitare il controllo delle scorte.

Sono disponibili in diversi colori (solitamente nero per indicare il prezzo pieno e rosso per il prezzo in promozione), ma esistono ulteriori opzioni, ad esempio per segnalare l’offerta del giorno o le promozioni limitate.

Alcune etichette elettroniche consentono l’inserimento di immagini e codici QR in aggiunta al codice a barre.

Se il loro funzionamento è basato su cloud sarà possibile effettuare modifiche da qualsiasi dispositivo, in qualunque luogo e momento. Caratteristica da non sottovalutare per chi gestisce più di un punto vendita.

Altri accessori per il punto cassa

Oltre a quelli già citati, alcuni sistemi offrono ulteriori periferiche non essenziali ma indubbiamente utili per alcune attività:

  • Lettore QR Code: abbiamo visto che è possibile leggere questi codici anche con la fotocamera, tuttavia sono disponibili lettori appositi da collocare sul banco e rendere più agevole il pagamento con app come Satispay e Bancomat Pay.
  • Power bank: utile per le attività itineranti che si servono del sistema cassa attraverso dispositivi mobili (es. tablet, laptop) non collegati alla rete elettrica

Si parte dunque dalle componenti essenziali, soprattutto se si gestisce un budget ridotto, per poi aggiungere nel tempo quelle periferiche in grado di ottimizzare i tempi del check-out ed eventualmente tutti gli altri aspetti dell’attività. Non sempre è necessario prendere tutto e subito.