Le condizioni economiche di un terminale POS hanno un impatto diverso a seconda del tipo di attività.

Le esigenze di una piccola attività divergono in modo significativo da quelle di un negozio della grande distribuzione, poiché il volume di transazioni elettroniche mensile o annuo è notevolmente inferiore.

È fondamentale in questo caso osservare con attenzione i termini contrattuali, e in particolare alcune voci di spesa. Prima di passare al nostro elenco dei migliori POS per piccole imprese e professionisti del 2023, un rapido sguardo sui costi da analizzare:

Quali sono i costi da valutare?

Per fare la scelta giusta bisogna valutare il quadro complessivo delle spese: puntare unicamente sulla commissione più bassa o scegliere un terminale per perché privo di canone mensile è semplicemente sbagliato.

Se l’obiettivo è risparmiare, esaminiamo tutte le voci di spesa che possono influire sui costi di tenuta e d’uso del POS.

Le condizioni da valutare con attenzione sono:

  • Canone – È un spesa mensile che include noleggio del terminale e collegamento al sistema di elaborazione. L’importo dipende dal servizio e dal tipo di dispositivo scelto dall’utente. Alcune società propongono soluzioni senza canone.
  • Commissione sulle transazioni – È una spesa variabile in funzione del transato elaborato. Le piccole attività dovrebbero preferire soluzioni con un’unica tariffa, così da poter stimare i costi mensili con più facilità.

Queste sono le voci di spesa con il maggiore impatto sul costo mensile complessivo. Alcuni istituti bancari addebitano ulteriori tariffe, ad esempio spese una tantum per l’installazione (e l’eventuale disinstallazione) del terminale.

Le banche applicano generalmente una combinazione di costi fissi e variabili, dunque condizioni poco indicate a piccoli negozi e professionisti… ma per fortuna esistono valide alternative.

Il POS portatile – noto anche come terminale di pagamento – è un dispositivo che permette di accettare pagamenti elettronici tramite carte con chip o banda magnetica, oppure in modalità contactless, senza contatto.

Questo tipo di terminale è autonomo: dotato di SIM dati e batteria integrata grazie ai quali è possibile ricevere pagamenti anche in mobilità.

Il dispositivo portatile è generalmente munito di stampante per ricevute cartacee. In alcune soluzioni potrebbe tuttavia non essere presente: si tratta in questi casi di POS pensati principalmente per l’uso in mobilità.

POS portatile Costi Link
Axerve a
commissioni

Axerve senza canone(4.5/5)
Prezzo
100 €
SENZA CANONE
Commissione
1%
Con qualsiasi c/c
Axerve a
canone

Axerve senza commissioni(4.3/5)
Canone all-inclusive
17-22 € / mese
SENZA
COMMISSIONI

Con qualsiasi c/c

SumUpSumUp Solo con stampante(4.3/5)

Prezzo
da 79 € a 139 €
SENZA CANONE
Commissione
1,95%
Con qualsiasi c/c
myPOS
myPOS Go 2(3.9/5)
Prezzo
da 12,21 € a 179 €
SENZA CANONE
Commissioni
1,20-2,85% + 0,05€
Accrediti istantanei
NexiNexi(3.7/5) Canone
29 – 39 € / mese
Commissioni
0,69-2,49%
Con qualsiasi c/c
POS portatile Costi Link
Axerve a
commissioni

Axerve senza canone(4.5/5)
Prezzo
100 €
SENZA CANONE
Commissione
1%
Con qualsiasi c/c
Axerve a
canone

Axerve senza commissioni(4.3/5)
Canone all-inclusive
17-22 € / mese
SENZA
COMMISSIONI

Con qualsiasi c/c

SumUpSumUp Solo con stampante(4.3/5)

Prezzo
da 79 € a 139 €
SENZA CANONE
Commissione
1,95%
Con qualsiasi c/c
myPOS
myPOS Go 2(3.9/5)
Prezzo
da 12,21 € a 179 €
SENZA CANONE
Commissioni
1,20-2,85% + 0,05€
Accrediti istantanei
NexiNexi(3.7/5) Canone
29 – 39 € / mese
Commissioni
0,69-2,49%
Con qualsiasi c/c

In questo articolo prendiamo in esame alcuni dei migliori POS portatili del 2023 per piccole imprese e lavoratori autonomi, mettendo al centro della nostra analisi le tariffe sopraelencate ed eventuali spese extra, non tralasciando però l’aspetto pratico del servizio: facilità d’uso e servizi a valore aggiunto.

Axerve a commissioni

Axerve
Voto
(4.5/5)

Pro

  • Senza canone

  • Ottima commissione

  • Paghi solo se lo usi

  • Supporto clienti efficiente

Contro

  • Poche app nello store

È l’offerta di Axerve più adatta alle esigenze di piccole e medie imprese, ma anche a professionisti e lavoratori autonomi.

La spesa iniziale (una tantum) di 100 € per l’acquisto dello smart POS Android potrebbe scoraggiare, ma si consiglia di valutare il servizio unicamente in base al piano tariffario.

Si paga solo quando si usa: una commissione dell’1% sui pagamenti elaborati dal terminale.

Una tariffa molto conveniente che, unita all’assenza di canone, rende questo prodotto tra i migliori (se non il migliore) per negozi, bar e ristoranti, professionisti e artigiani con un volume di transazioni elettroniche tra 0 e 100.000 euro all’anno.

Foto: Mobile Transaction

Pagamento con Bancomat su POS Pax A910

Il POS Android Pax A910 di Axerve.

I vantaggi dell’offerta Axerve a Commissioni sono evidenti:

  • In caso di inutilizzo non ci sono costi.
  • Si paga in base all’uso effettivo.
  • La commissione è conveniente.
  • In caso di disdetta, il POS può essere usato con altri gestori.
  • Non ci sono vincoli di permanenza.

Quando il dispositivo è inattivo – ad esempio nel periodo di chiusura per ferie o semplicemente perché i clienti preferiscono pagare con contante – Axerve non addebita alcuna spesa.

La tariffazione a consumo è utile anche per le attività stagionali e quelle che operano solo in determinate occasioni, ad esempio fiere ed eventi.

Carte accettate

PagoVisaV PayMastercardMaestroContactlessApple PayGoogle PaySamsung Pay

Lo smartPOS si serve del sistema operativo Android, usato comunemente su smartphone e tablet. Proprio come su un telefono è possibile scaricare app ed estendere le sue funzionalità: catalogo dei prodotti, gestionale del negozio, registratore di cassa, gift card e programmi di fidelizzazione dei clienti, ecc. Al momento tuttavia sono disponibili poche applicazioni, uno dei pochi aspetti da migliorare.

Per accettare pagamenti basta aprire l’app Carte, inserire l’importo e confermare con il tasto verde. Il cliente dovrà quindi avvicinare la carta al logo contactless (posizionato nella parte anteriore del dispositivo, al di sopra del display) oppure inserirla nello slot per carte con chip, nella parte inferiore del terminale.

È altresì compatibile con Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay per consentire ai clienti di pagare con smartphone.

Dispone di stampante integrata per ricevute cartacee, mentre non può inviare ricevute digitali.

La registrazione si effettua sul sito Axerve. Compilati i moduli e fornita la documentazione richiesta, servirà qualche giorno lavorativo per ricevere conferma e procedere con l’acquisto del POS portatile.

Per approfondire, leggi la nostra Recensione Axerve a Commissioni

SumUp Solo

SumUp
Voto
(4.3/5)

Pro

  • Senza canone

  • Commissione fissa

  • Paghi solo se lo usi

  • Registrazione rapida

  • Con o senza stampante

Contro

  • Conveniente solo su volumi bassi di transato

SumUp Solo è una soluzione light per diversi aspetti. È innanzitutto un dispositivo leggero e maneggevole, ideale per il lavoro in mobilità ma comodo da usare anche sul bancone.

Light è, come vedremo, il suo piano tariffario: senza canone e senza vincoli contrattuali che impegnano nel tempo o impongono un transato minimo.

Dispone di una batteria meno potente rispetto ai POS portatili tradizionali. Con una carica completa può elaborare circa 100 transazioni consecutive.

Si può acquistare il solo terminale al prezzo di 79 €, oppure nella sua versione con stampante inclusa a 139 €.

Foto: Emmanuel Charpentier, Mobile Transaction

Per installare la stampante basta inserire il terminale nell'apposito alloggio

SumUp Solo con la sua stampante.

Terminale e stampante non sono integrati bensì due dispositivi separati, da collegare all’occorrenza. L’installazione è semplicissima, richiede un solo istante: basta inserire il POS nell’apposito spazio della base-stampante. Possiamo quindi parlare di una soluzione modulare.

La commissione è sempre pari all’1,95% dei pagamenti ricevuti tramite il POS SumUp, uguale su tutti i tipi di carte: di credito, di debito o prepagate dei circuiti Visa, VPay, MasterCard, Maestro, American Express, Diners e Discover.

I Bancomat italiani sono altresì accettati in quanto associati al circuito circuito Maestro, MasterCard o Visa.

Considerata la tariffa sulle transazioni, è un’offerta destinata a piccoli negozi, professionisti e lavoratori autonomi con una clientela ancora abituata all’uso del contante. Consigliamo SumUp alle attività che non superano 1.000 euro di transato elettronico mensile.

Carte accettate

VisaV PayMastercardMaestroAmerican ExpressUnion PayDiners ClubDiscoverContactlessApple PayGoogle Pay

Si può usare qualsiasi conto corrente per ricevere gli incassi. Basta indicare il proprio IBAN in fase di registrazione. Le società dovranno comunicare l’IBAN di un conto aziendale intestato alla stessa impresa, mentre i lavoratori autonomi potranno utilizzare anche un conto personale non associato a partita IVA.

L’accredito richiede 2 giorni lavorativi, tuttavia per accorciare i tempi si può scegliere l’accredito su conto business SumUp, incluso nell’offerta. In questo caso le transazioni vengono accreditate in un solo giorno, anche nei weekend (gli incassi del venerdì saranno disponibili già il sabato, quelli del sabato saranno disponibili la domenica).

Al conto è associata la carta SumUp  per pagare in negozio o online, nonché per prelevare contanti presso qualsiasi sportello bancomat.

Resta la possibilità di trasferire i fondi sul proprio conto corrente, in qualsiasi momento e senza commissioni, con un semplice bonifico dal conto SumUp.

Scopri i dettagli nella nostra Recensione SumUp Solo

Axerve a canone

Axerve
Voto
(4.3/5)

Pro

  • Canone fisso all-inclusive

  • Senza commissioni

  • Richiesta rapida online

Contro

  • Per un transato annuo fino a 30.000 €

  • Poche app nello store

L’offerta Axerve a canone è pensata per le attività con un transato elettronico modesto ma costante, poiché addebita un costo fisso ma elimina quelli variabili, ossia le tariffe sulle transazioni.

La spesa complessiva mensile è dunque limitata al canone; per questo motivo può essere considerata un’offerta all-inclusive.

Il piano tariffario è destinato alle attività che incassano fino a 30.000 euro all’anno con POS. Per volumi superiori, l’alternativa più economica è Axerve Easy a commissioni (senza canone).

Immagine: Mobile Transaction

Il Pax A910 è dotato di stampante integrata

Anche questa soluzione si serve del Pax A910.

Il canone mensile dipende dal volume annuo di transazioni:

  • 17 euro al mese per un transato fino a 10.000 €
  • 22 euro al mese per un transato fino a 30.000 €

Include tutti i servizi necessari al funzionamento del terminale: noleggio, SIM dati con traffico incluso, elaborazione dei pagamenti.

Superando la soglia massima di transato annuo si applica una commissione dell’1% sugli importi eccedenti: una tariffa che non rende la presente soluzione meno conveniente.

Carte accettate

PagoVisaV PayMastercardMaestroContactlessApple PayGoogle PaySamsung Pay

Per beneficiare di eventuali promozioni si consiglia di accedere al sito Axerve cliccando sul pulsante Vedi offerta presente in questo articolo. La richiesta avviene online e prende circa 10-15 minuti. Si consiglia di tenere a portata di mano indirizzo e-mail e cellulare, partita IVA e documento d’identità.

Viene fornito il terminale Pax A910 con sistema operativo Android e possibilità di estendere funzioni e servizi tramite installazione di app. In caso di disdetta (che può avvenire in qualsiasi momento senza pagare penali), il dispositivo dovrà essere restituito.

Gli incassi vengono trasferiti in 1 giorno lavorativo sul conto corrente indicato dall’esercente.

Accetta carte contactless, con chip o banda magnetica dei circuiti PagoBancomat, Visa, VPay, MasterCard e Maestro (le più utilizzate in Italia).

Leggi di più nella nostra Recensione Axerve a Canone

myPOS

myPOS
Voto
(3.9/5)

Pro

  • Accrediti istantanei

  • Funziona in tutta Europa

  • Include pagamenti a distanza

Contro

  • Commissione elevata sul bonifico per trasferire i fondi

  • Rigidi controlli rallentano la conferma di registrazione

Caratteristica principale delle soluzioni myPOS è l’accredito istantaneo delle transazioni, aspetto di non poco conto per alcuni tipi di attività commerciale o professionale.

Urge subito un chiarimento: i fondi non vengono accreditati sul conto corrente bancario bensì sul conto myPOS, dal quale l’utente potrà poi prelevare le somme tramite bonifico (dunque trasferendole sul proprio conto corrente) oppure usando i fondi con la carta myPOS.

Le pecche di questa soluzione sono molteplici: l’uso del conto e della carta implicano costi elevati, così come il trasferimento dei fondi verso il proprio conto bancario.

Foto: Mobile Transaction

myPOS Go 2 ha dimensioni compatte ma non ha stampante, il modello Pro è più ingombrante

A sinistra myPOS Go 2, a destra il modello Pro. Entrambi sono autonomi, con SIM dati integrata.

Non viene addebitato alcun canone e la commissione sul transato è ragionevole.

Sulle principali carte di credito e di debito europee (MasterCard, Visa, Maestro, VPay) la commissione equivale all’1,20 % + 0,05 € per ogni transazione.

Sui circuiti secondari (American Express, Union Pay, JCB) e sulle carte commerciali (es. carte aziendali) si applica il 2,55 % + 0,05 €; sulle carte emesse fuori dallo Spazio Economico Europeo (extra-SEE) viene invece trattenuta una commissione dell’2,85 % + 0,05 €.

Conveniente è la tariffa sulla ricezione di pagamenti a distanza tramite terminale virtuale (MO/TO). alla commissione ordinaria su carta si aggiunge l’1% (seppur elevata, risulta conveniente per questo tipo specifico di transazione). Il terminale virtuale è solitamente utilizzato nelle strutture ricettive e nel settore della ristorazione come caparra. Inoltre myPOS offre anche la funzione di pre-autorizzazione.

Carte accettate

VisaVisa ElectronV PayMastercardMaestroAmerican ExpressJCBApple PayGoogle Pay

L’utente può acquistare uno o più dispositivi tra i seguenti:

  • Go 2 al prezzo di 12,21 €
  • Go Combo al prezzo di 96,31 €
  • Pro (smart) al prezzo di 179 €

Il dispositivo Go 2 è di piccole dimensioni e leggero (170 grammi). Con una carica della batteria elabora circa 50 transazioni consecutive. Lo stesso modello è disponibile con stampante modulare (Go Combo); per usarla basta poggiare il terminale sulla base-stampante (che costituisce un dispositivo separato).

Il terminale Pro è più ingombrante ma dispone di un ampio display touch e stampante integrata.

Veniamo ora alle spese aggiuntive legate all’uso del conto myPOS. I bonifici in uscita hanno un costo di 3 €, siano essi per pagare un fornitore o trasferire i fondi sul proprio conto corrente.

La carta di debito aziendale Visa è gratuita e può essere utilizzata per pagare in negozio oppure per prelevare contanti da qualsiasi ATM. Il prelievo di contanti comporta però una commissione di 2 € (per importi inferiori o uguali a 300 euro) e di 4 € (per importi superiori a 300 euro).

Prima di scegliere uno dei terminali della gamma bisogna dunque stimare il numero di trasferimenti dal conto myPOS al conto bancario, così da conoscere in anticipo la spesa complessiva.

Come funziona l’accredito istantaneo di myPOS?

Nexi

Nexi
Voto
(3.7/5)

Pro

  • Scelta del POS

  • Disponibile con registratore di cassa

Contro

  • Non adatto a volumi bassi di transato

Nexi rappresenta per molti una garanzia in quanto longeva società italiana – prima conosciuta come CartaSi – del settore dei pagamenti elettronici. Sicuramente affidabile, ma è adatta a tutti?

La sua offerta di punta si chiama Italia+, con canone variabile a seconda del dispositivo scelto.

Nonostante la notorietà e l’affidabilità del marchio, cerchiamo di capire perché può essere una soluzione molto costosa per piccole aziende e professionisti, mentre si costituisce un’ottima scelta per i negozi che ricevono pagamenti con carta in modo frequente.

Immagine: Nexi

Nexi include nel canone un terminale smart prodotto da Poynt.

Il canone mensile è di 29 euro per lo SmartPOS Mini con stampante nonché per lo SmartPOS WiFi, di 39 euro per lo SmartPOS WiFi + 4G. Per risparmiare è consigliabile scegliere il primo (Mini con stampante) poiché fornisce tutte le funzioni essenziali e può essere usato anche in mobilità grazie alla SIM integrata.

È previsto anche un costo una tantum per l’attivazione, pari a di 79 o 99 euro a seconda del terminale scelto.

Le commissioni sul transato del piano Italia+ dipendono dal tipo di carta utilizzato dal cliente:

  • 0,99 % su Bancomat, Visa e Mastercard e Maestro
  • 2,49 % su UnionPay e JCB

Senza dubbio la tariffa sulle carte UnionPay e JCB è elevata, parliamo tuttavia di carte emesse in Cina e in Giappone, rilevanti esclusivamente per gli esercizi commerciali che servono zone turistiche. La commissione più bassa (0,99%) riguarderà la maggior parte delle transazioni – se non tutte.

American Express applica invece tariffe proprie.

Carte accettate

PagoVisaV PayMastercardMaestroUnion PayJCBContactlessApple PayGoogle Pay

Con Italia+ di Nexi l’utente sarà dunque soggetto a due tipi di costo: fisso (canone mensile) e variabile (commissioni sulle transazioni elaborate). È evidente che non sia la scelta più economica per una piccola impresa che elabora poche migliaia di euro al mese di pagamenti elettronici.

Per quanto riguarda i terminali, tutti i modelli sono smart e con sistema operativo Android. Si avrà quindi la possibilità di installare applicazioni allo scopo di estendere le funzionalità del dispositivo, ma ciò potrebbe implicare costi aggiuntivi.

L’aspetto positivo è la facilità d’uso: se usiamo uno smartphone o un tablet con il medesimo sistema operativo, saremo in grado di utilizzare il POS senza complicazioni.

Qual è il POS più economico?

Nella seguente tabella proponiamo un riepilogo dei costi fissi e variabili di tutte le opzioni prese in esame, mentre più avanti cerchiamo di proporre una stima della spesa mensile in base al transato:

Terminale Fisso Variabile
Axerve a commissioni 1 %
Axerve a canone 17 o 22 €
al mese
SumUp 1,95 %
myPOS  da 1,20% + 0,05€
a 2,85% + 0,05€
Nexi 29 o 39 €
al mese
da 0,69 %
a 2,49 %
Terminale Fisso Variabile
Axerve a commissioni 1 %
Axerve a canone 17 o 22 €
al mese
SumUp 1,95 %
myPOS  da 1,20% + 0,05€
a 2,85% + 0,05€
Nexi 29 o 39 €
al mese
da 0,69 %
a 2,49 %

Due delle soluzioni messe a confronto presentano un canone mensile fisso, ma con una differenza sostanziale: Nexi applica canone + commissioni sul transato, mentre Axerve a Canone propone esclusivamente il costo fisso mensile, elimianando la parte di spesa variabile sui primi 30.000 euro di transato annuo. Come vedremo nella prossima sezione dedicata alle previsioni di spesa, ne risultano due opzioni molto diverse destinate a tipi di attività diversi.

Le tre rimanenti adottano il modello tariffario opposto, vale a dire nessun costo fisso. La spesa dipenderà unicamente dal volume di transazioni elaborate nel corso del mese. La tariffa più bassa è offerta da Axerve a Commissioni, seguita da myPOS e poi da SumUp. A tal riguardo occorre però mettere in guardia: sicuri che myPOS sia più economico di SumUp? Scopriamo la risposta nella prossima tabella.

Previsioni di spesa mensile in base al transato

Per capire realmente l’impatto delle tariffe viste prima occorre passare dalla teoria alla pratica, cioè fare una stima della spesa complessiva mensile in base al volume di transazioni elaborato dall’attività.

Tenendo come punto di riferimento le piccole attività, abbiamo fissato diverse soglie di transato elettronico partendo da 0 € e arrivando a 5.000 € mensili. Considerate le variabili che entrano in gioco nelle diverse offerte, non possiamo fare altro che fornire previsioni approssimative.

Ogni imprenditore potrà eseguire un calcolo più verosimile in base al transato della propria attività, al tipo di carta più comunemente utilizzato dai clienti e, infine, all’importo medio delle transazioni.

Prima di mostrare le previsioni di spesa mensile sono necessarie alcune annotazioni sul metodo di calcolo che, ribadiamo, non può che essere approssimativo:

  • Per Nexi abbiamo utilizzato il canone più basso (29 euro per il noleggio dello smartPOS Mini). La tariffa sulle transazioni da utilizzata nella previsione è invece quella dello 0,99% (piano Italia+ sulle carte Bancomat, Visa, Mastercard e Maestro).
  • Per myPOS abbiamo stabilito un importo medio delle transazioni pari a 20 euro, al fine di applicare la parte fissa della commissione (0,02 €). La tariffa presa in considerazione è quella dell’1,20% + 0,02 €, applicata sulle carte personali Visa, VPay, Mastercard e Maestro. Alla spesa mensile derivante dalle commissioni abbiamo poi aggiunto la commissione per quattro trasferimenti/bonifici mensili, pari a 12 euro (3 euro per ogni bonifico).

Con l’eccezione di SumUp e Axerve, le altre soluzioni non permettono dunque di prevedere in modo preciso, o quantomeno verosimile, un costo mensile che si avvicina alla realtà.

0 € 500 € 1.000 € 2.000 € 5.000 €
Axerve a
Commissioni
0 € 5 € 10 € 20 € 50 €
Axerve
a Canone
17 € 17 € 22 € 22 € 47 €
SumUp 0 € 9,75 € 19,50 € 39 € 97,50 €
myPOS 0 € ~ 19,25 € ~ 26,50 € ~ 41 € ~ 84,50 €
Nexi ~ 29 € ~ 33,95 € ~ 38,90 € ~ 48,80 € ~ 78,50 €
0 € 500 € 1.000 € 2.000 € 5.000 €
Axerve a
Commissioni
0 € 5 € 10 € 20 € 50 €
Axerve
a Canone
17 € 17 € 22 € 22 € 47 €
SumUp 0 € 9,75 € 19,50 € 39 € 97,50 €
myPOS 0 € ~ 19,25 € ~ 26,50 € ~ 41 € ~ 84,50 €
Nexi ~ 29 € ~ 33,95 € ~ 38,90 € ~ 48,80 € ~ 78,50 €

Per un transato mensile basso, le opzioni da prediligere sono sicuramente quelle senza canone mensile (Axerve a Commissioni, SumUp e myPOS). La spesa complessiva di myPOS può essere ridotta visibilmente rinunciando ai bonifici per trasferire gli incassi su un conto corrente bancario, o almeno riducendo il numero di tali operazioni. Tra queste soluzioni, indubbiamente Axerve a Commissioni è la scelta più conveniente.

I due piani tariffari di Axerve si incontrano alla soglia dei 2.200 euro mensili, dove entrambi generano una spesa di 22 euro al mese. Superata questa soglia, Axerve a Canone diventa la scelta migliore.

Se la proposta di Nexi è indubbiamente dispendiosa in caso di transato basso, il vantaggio del suo modello tariffario emerge con un volume mensile elevato di transazioni, a partire da circa 5.000 euro mensili. Per le attività che ricevono un gran numero di pagamenti con carta è forse la migliore opzione da considerare (tenendo conto però che la spesa mensile dipende anche dal terminale scelto) .

Di fronte a questi dati urge un’ulteriore annotazione. Nonostante la sua commissione elevata, SumUp è un servizio molto utilizzato nei piccoli negozi e soprattutto tra professionisti, lavoratori autonomi e artigiani. Ciò è dovuto a due motivi: procedura di registrazione e consegna del dispositivo avvengono in breve tempo; in secondo luogo, la spesa mensile si mantiene bassa se l’attività elabora un volume modesto di transazioni elettroniche (indicativamente fino 1.000 euro), dunque è perfetto per chi riceve ancora oggi molti pagamenti in contanti.

Infine una nota di merito anche a myPOS, essendo l’unico servizio che consente di incassare con POS in tutta Europa, senza attivazioni né costi aggiuntivi. Utile per chi frequenta eventi e fiere internazionali, o ancora per le attività che necessitano di accedere immediatamente agli incassi (con l’inconveniente delle commissioni legate all’uso del conto myPOS).

Possiamo dunque concludere l’analisi delle condizioni economiche affermando che non esiste una soluzione migliore in senso assoluto, bensì l’opzione più adatta in funzione al fatturato e alla tipologia della propria impresa.

Confronto dei metodi di pagamento accettati

Offrire determinati metodi di pagamento è in alcuni casi fondamentale. Ad esempio, quando si opera in una zona frequentata da turisti o lavoratori provenienti da tutto il mondo, disporre di circuiti internazionali permette di attrarre più clienti rispetto alla concorrenza che accetta solo le carte principali.

Da non sottovalutare è la fidelizzazione dei possessori di carte American Express che, partecipando a un programma di raccolta punti (Membership Rewards) gestito dalla stessa Amex, tendono a prediligere gli esercizi commerciali dove hanno la possibilità di usare la suddetta carta di credito.

Nella tabella successiva proponiamo una panoramica dei circuiti abilitati sui terminali qui messi a confronto. Nell’elenco abbiamo omesso le carte Visa, Mastercard, Maestro e VPay poiché accettate da tutti i POS.

POS portatile Bancomat Altre Amex Diners
Axerve Opzionale
SumUp UnionPay
myPOS UnionPay,
Bancontact,
JCB
Nexi UnionPay,
JCB
Opzionale
POS
portatile
Bancomat Altre Amex Diners
Axerve Opzionale
SumUp UnionPay
myPOS UnionPay,
Bancontact,
JCB
Nexi UnionPay,
JCB
Opzionale

Subito un appunto sui Bancomat. Oggi tutte le carte di debito rilasciate da istituti bancari italiani operano su doppio circuito, vale a dire PagoBancomat + Visa/Mastercard; alcune banche hanno perfino escluso il circuito italiano poiché non abilitato all’uso internazionale né alle transazioni online. In altre parole, nonostante la mancata convenzione con Bancomat, anche SumUp e myPOS sono in grado di ricevere pagamenti da carte di debito italiane grazie a Visa e Mastercard.

Tra quelli “secondari”, il circuito più importante è American Express. Ormai popolare anche in Italia e nel resto d’Europa, i possessori di carte di credito Amex spendono tendenzialmente più del consumatore medio. Utilizzate sia per le spese “extra” sia per quelle quotidiane, qualunque tipo di attività può beneficiare dalla convenzione con questo marchio. Con SumUp e myPOS è già attivo e soggetto alle tariffe indicate nel presente articolo, mentre Axerve e Nexi danno la possibilità di attivarlo in un secondo momento e le commissioni sono in questo caso stabilite dallo stesso circuito, non dai fornitori del POS.

UnionPay e JCB sono i circuiti più utilizzati in Cina e Giappone, dunque fondamentali per chi ha un’attività in aree turistiche, nelle grandi città oppure in luoghi di interesse artistico e storico. La loro rilevanza si può notare dal fatto che tutte le soluzioni includono entrambi i circuiti, con la sola eccezione di Axerve che predilige le carte “domestiche”.

Buoni pasto AliPay,
WeChat Pay
A distanza
Axerve Opzionale
SumUp
myPOS
Nexi Opzionale
Buoni pasto AliPay,
WeChat Pay
A distanza
Axerve Opzionale
SumUp
myPOS
Nexi Opzionale

In tutta evidenza il pagamento a distanza suscita sempre di più l’interesse delle piccole attività commerciali e professionali. Questa modalità può essere considerata un “ibrido” tra il pagamento in presenza e quello online, utilizzato dagli esercenti soprattutto quando ricevono ordini telefonici per consegna a domicilio. Solo Axerve lo mette a disposizione come servizio opzionale, cioè richiede un contratto separato. I concorrente, invece, includono la funzione nell’offerta base ma applicano commissioni diverse, più alte rispetto a quelle del POS fisico.

Solo Nexi include nel suo smartPOS il sistema di acquisizione dei buoni pasto. Va detto però che qualsiasi attività può abilitare la ricezione dei cosiddetti ticket restaurant convenzionandosi con Edenred.it

AliPay e WeChat fanno invece tornare al discorso turismo. Queste due app sono lo strumento più popolare in Cina, dove ha quasi rimpiazzato la classica carta. Tra le opzioni del nostro confronto solo Nexi dà la possibilità di attivare le due reti di pagamento, assolutamente consigliate nelle zone turistiche.

Stampante per ricevute cartacee

Consegnare la ricevuta cartacea della transazione non è obbligatorio, tuttavia sono tanti gli esercenti che preferiscono un POS con stampante. Del resto i clienti più “tradizionalisti” mostrano spesso diffidenza nei confronti delle ricevute digitali.

Non è un caso che tutti i dispositivi, anche quelli che in origine rilasciavano solo ricevute digitali, si siano equipaggiati di stampanti. Riassumiamo di seguito quali terminali sono muniti di stampante integrata e quali invece la propongono come dispositivo opzionale.

Nota Bene – La ricevuta emessa dal terminale è diversa dallo scontrino o dal documento fiscale, i quali vengono emessi da un Registratore Telematico regolarmente collegato al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.

Dispositivo Stampante
Axerve
Integrata
SumUp Solo Opzionale
Nexi Integrata
myPOS Go 2
Opzionale
(Combo)
myPOS Pro Integrata
Dispositivo Stampante
Axerve
Integrata
SumUp Solo Opzionale
Nexi Integrata
myPOS Go 2
Opzionale
(Combo)
myPOS Pro Integrata

Partiamo dai POS con stampante integrata: Axerve, Nexi e il modello Pro di myPOS. La stampante è in questo caso incorporata nel dispositivo e dunque irremovibile. Per ovvi motivi si tratta di terminali più ingombranti e con peso maggiore, ma nulla impedisce di usarli anche in mobilità: non stanno in tasca ma sono ugualmente pratici.

Diverso è il caso dei terminali con stampante separata, come è il caso di SumUp Solo e myPOS Go 2 (entrambi disponibili in due versioni, con o senza stampante). In questo caso la stampante è un dispositivo a parte che può essere attaccato e staccato dal POS all’occorrenza. Parliamo dunque di una soluzione modulare.

Le soluzioni modulari sono comode perché si adattano perfettamente sia all’uso in negozio (la stampante fa anche da base d’appoggio) sia all’uso in mobilità senza l’ingombro e il peso della stampante.

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