È probabile che l’abbiate già vista in un POS portatile, una piccola fotocamera posizionata nella parte frontale o posteriore del terminale. A cosa serve? Come si usa?

Con il loro touchscreen, la nuova generazione di smartPOS Android portano opportunità aggiuntive nel dispositivo tradizionalmente usato per ricevere pagamenti con carta. Quando si è in presenza di un ampio display touch, la fotocamera integrata ne è una naturale estensione.

La domanda è: in che modo è collegata ai pagamenti? Lo scopriamo nel presente articolo.

Esempi di fotocamera nei terminali di pagamento

Generalmente non sono i POS tradizionali (quelli con la tastiera fisica) ad avere una fotocamera incorporata, bensì i moderni terminali smart che funzionano tramite l’uso di applicazioni.

La fotocamera si trova di solito nella parte posteriore del dispositivo, con un piccolo flash al suo fianco. Questa posizione è indispensabile per permettere al negoziante di osservare il display mentre inquadra con l’obiettivo, ad esempio per la scansione di un codice a barre.

Foto: Emmanuel Charpentier (EC), Mobile Transaction

myPOS Carbon presenta una fotocamera sul lato posteriore

Fotocamera posteriore di myPOS Carbon.

Foto: Emily Sorensen (ES), Mobile Transaction

Fotocamera posteriore del POS Ingenico Axium

Fotocamera posteriore di Ingenico Axium DX8000.

Foto: ES, Mobile Transaction

Fotocamera frontale del POS Ingenico Axium

Fotocamera frontale sull’Axium DX8000.

Comune è anche la fotocamera frontale, posizionata appena al di sopra del touchscreen. Anche in questo caso potrebbe essere utile per consentire allo stesso cliente di scansionare il proprio codice QR o un buono digitale senza spostare il terminale dal banco, come avviene normalmente per i pagamenti contactless.

Se la scansione di codici e voucher è senza dubbio lo scopo principale della fotocamera in un POS, nulla impedisce al commerciante di usarla per scattare foto o registrare video. Del resto parliamo di un dispositivi smart al pari degli smartphone o dei tablet.

Foto: ES, Mobile Transaction

La fotocamera del POS può scansionare codici QR per ricevere pagamenti

Scansione di un codice con la fotocamera posteriore dell’Ingenico Axium DX8000.

Insomma, sono molteplici i potenziali modi d’impiego della fotocamera, ma solo all’atto pratico è possibile chiarirsi meglio le idee sulla sua utilità: anche se un POS è munito di questo elemento, non è detto che possa tornare utile al negoziante.

Per rendere davvero utile la fotocamera è infatti necessario installare applicazioni che ne prevedono l’uso. In caso contrario, è solo una componente aggiuntiva che non sarà mai utilizzata.

Scansione dei codici a barre

Uno dei principali usi spesso evidenziati anche nel materiale promozionale dei POS smart è la scansione dei codici a barre.

Per esempio, il terminale intelligente di Poynt permette di registrare il codice universale del prodotto (Universal Product Code, UPC) all’interno di un catalogo. Registrati tutti i codici prodotto del proprio inventario, basterà scansionare il codice a barre per aggiungere l’articolo al conto del cliente in maniera rapida, invece di selezionarli manualmente sullo schermo o digitare l’importo.

Foto: PAX

Scansione di un codice QR con un Pax A920.

Alcuni terminali dispongono di un lettore di codici a barre diverso dalla normale fotocamera. In questo caso si tratta di un classico lettore che legge il codice tramite raggio laser.

Scansione di codice QR

Un’altra funzione è la scansione del codice QR per ricevere pagamenti digitali, registrare gift card o buoni sconto, o ancora per individuare rapidamente ordini ricevuti.

Gli esempi piiù noti di pagamento tramite codice QR sono le ormai famose applicazioni cinesi AliPay e WeChat Pay.

Se il terminale include i suddetti metodi di pagamento, la fotocamera servirà ad inquadrare il codice mostrato dal cliente sul suo telefono al fine di elaborare la transazione.

Se invece il POS non prevede tali modalità, l’esercente dovrà informarsi sulla possibilità di aggiungerli come servizi opzionali allo stesso fornitore del terminale, poiché richiedono un’attivazione specifica e l’installazione di apposite app.

Non tutti i metodi di pagamento tramite codice QR richiedono però l’uso del POS. Ad esempio, per le italiane Bancomat Pay e Satispay basta installare un’applicazione gratuita sullo smartphone, previa registrazione. Questa modalità alternativa è nota soprattutto per essere più economica rispetto alla classica transazione con carta.

Altri usi

In realtà, ad oggi l’utilità della fotocamera del POS non viene ancora sfruttata abbastanza. Gli sviluppatori di software hanno la possibilità di inserire nei loro programmi questo elemento per diverse funzioni – ad esempio per l’inventario – ma sembra che ancora in pochi ne colgono il potenziale.

Questa componente del terminale non è così rara, anzi, si diffonde di pari passo insieme ai terminali smart che in breve tempo prenderanno il sopravvento sui classici dispositivi con tastiera fisica. Ma, fino al momento in cui gli sviluppatori non decideranno di impiegarla nei loro software, è di fatto un elemento inutile, senza uno scopo preciso.

Ad esempio, abbiamo chiesto a Poynt (in Italia disponibile tramite Nexi) qualche informazione aggiuntiva sull’uso della fotocamera nei loro POS, e hanno così replicato:

“L’opzione della fotocamera è strettamente legata alla funzione di scansione del codice a barre e dei codici universali del prodotto, per i prodotti che l’esercente registra nel catalogo. Al momento non sembrano esserci altre applicazioni che utilizzano la fotocamera.”