La scelta tra acquisto e noleggio del terminale POS dipende dalla situazione di ogni impresa.

  • Quali sono i criteri di cui tener conto?

  • Con l’acquisto si risparmia?
  • Il noleggio è sempre vincolante?

Le offerte sono oggi notevolmente migliorate. Ognuna delle due soluzioni presenta vantaggi e sempre meno inconvenienti. Cerchiamo di capire quali sono e come scegliere tra acquisto e noleggio del POS.

Il prezzo d’acquisto diventa sempre più accessibile

Comprare un terminale implica il pagamento di una somma una tantum, che con il noleggio viene invece dilazionata negli anni.

L’acquisto può essere problematico se la scelta si dirige verso un POS portatile di ultima generazione, con stampante integrata, dal momento che tali dispositivi costano alcune centinaia di euro.

Va detto però che i prezzi del mercato sono visibilmente calati rispetto agli anni precedenti, anche grazie all’arrivo e alla diffusione di nuovi produttori e distributori di dispositivi. Oggi è possibile acquistare un terminale autonomo e senza stampante integrata a poche decine di euro, come si può osservare nel nostro confronto dei migliori POS portatili.

Immagine: EC, Mobile Transaction

PAX A920

Con il calo dei prezzi, anche i terminali di ultima generazione (come il Pax A920) diventano abbordabili.

Per ridurre l’investimento iniziale al minimo, si può optare per i più recenti tipi di POS: modelli compatti e dalle funzioni essenziali, ma non autonomi. Abbiamo selezionato alcuni dei dispositivi più interessanti che trasformano lo smartphone in terminale di pagamento. In questo caso, il budget necessario per l’acquisto è davvero basso.

Immagine: EC, Mobile Transaction

Lettore SumUp Air

Esempio di POS per smartphone: SumUp Air costa solo 49 € (IVA escl.)

Altro vantaggio dell’acquisto è la possibilità di comprare un dispositivo di seconda mano, oppure di prenderne uno nuovo e di rivenderlo quando non serve più, anche se in quest’ultimo caso il calo rapido dei prezzi rende meno interessante questa opzione.

Noleggio del POS: sempre meno vincolante

Per definizione, il noleggio comporta il pagamento di una somma fissa periodica, ossia un abbonamento.

Se in passato sottoscrivere un abbonamento implicava vincoli di tempo che impegnavano negli anni, oggi in Italia quasi tutti i contratti sono a durata indeterminata, e dunque permettono di recedere in qualsiasi momento salvo preavviso.

Occorre tuttavia valutare la convenienza, confrontando il prezzo per un eventuale acquisto con la spesa mensile per il noleggio – che, si presuppone, si protrae per diversi anni senza passaggio della titolarità del dispositivo.

D’altro canto, vi sono alcuni vantaggi da considerare: assistenza tecnica, aggiornamento ed eventuale sostituzione potrebbero essere inclusi nel contratto sottoscritto (mentre, in altri casi, potrebbe essere richiesta una commissione aggiuntiva per i suddetti interventi del fornitore).

Il costo dipende dalla longevità del terminale

Ci vuole più di un anno per ammortizzare la spesa d’acquisto di un dispositivo di tipo WiFi/3G con stampante. Se consideriamo che, in media, il noleggio di un POS ammonta a circa 25 euro al mese IVA esclusa, servono all’incirca uno o due anni per raggiungere il prezzo di acquisto di un terminale portatile o fisso.

Anche se supponiamo un uso intensivo e una longevità del dispositivo di 3-4 anni, fare previsioni è difficile poiché molto dipende anche dal numero di guasti e di interventi tecnici che – come anticipato – possono essere o meno inclusi nel contatto. Dovendo pagare a parte la manutenzione, è evidente che la spesa complessiva rischia di lievitare notevolmente.

Un ulteriore aspetto da considerare è l’inclusione del servizio di acquiring, le commissioni sul transato che potrebbero variare a seconda del volume di incassi mensili o annui, la presenza di commissioni applicate nel caso in cui non si raggiuge un transato minimo e così via.

È dunque necessario effettuare sempre una simulazione in funzione al volume di incassi elettronici della propria attività, così da poter valutare in modo più attendibile costi e benefici delle varie offerte disponibili sul mercato.

Per dare comunque un’indicazione, diciamo che per un uso intenso del terminale (con incassi di alcune migliaia di euro al mese), l’acquisto può essere più conveniente – sempre che lo usi per almeno due o tre anni.

Più trasparenza con l’acquisto

Oltre all’assenza del canone mensile, uno dei vantaggi dell’acquisto è la trasparenza delle tariffe.

Ad eccezione delle grandi aziende che acquistano decine o centinaia di terminali, per piccole imprese e professionisti il prezzo pubblico sarà lo stesso, indipendentemente dal fatturato.

Con il noleggio (perlopiù offerto dalle banche tradizionali), nella maggior parte dei casi si è costretti a chiedere un preventivo per conoscere le tariffe reali, poiché il gestore del servizio calcola i costi in base al volume di vendita. Per lo stesso motivo, è talvolta difficile reperire informazioni chiare sui siti ufficiali degli istituti bancari, e perfino nella sezione Trasparenza troveremo fogli informativi che riportano i valori massimi delle tariffe applicabili, non le condizioni reali.

Il vero concetto di trasparenza è invece praticato da aziende meno antiquate, attente alle esigenze di piccoli negozianti e lavoratori autonomi. Tra queste spiccano indubbiamente Axerve e SumUp, entrambe senza canone mensile ma indicate a target diversi: il primo a chi usa con maggiore frequenza il terminale, il secondo a chi ne fa uso occasionale.

Sempre Axerve fa eccezione nel panorama delle offerte POS a noleggio, mantenendo il principio di trasparenza: la sua offerta a canone adotta un modello all-inclusive, senza commissioni sul transato.

Un pareggio sulla scelta dei modelli

È possibile trovare tutti i tipi di dispositivo sia con il noleggio sia con l’acquisto:

  • POS fissi Ethernet o WiFi
  • POS portatili WiFi o Bluetooth
  • POS autonomi WiFi/3G/4G
  • POS per smartphone

Se cerchiamo un modello specifico, i risultati sono un po’ diversi.

Per quanto riguarda Ingenico, i vecchi modelli come l’iWL 250 o il più recente Move 5000 sono disponibili sia per il noleggio sia per l’acquisto. Sono distribuiti dai maggiori acquirer ma è possibile trovarli anche comprarli anche nei grandi siti ecommerce oppure nei negozi online specializzati.

La situazione cambia con i brand meno noti, ad esempio Pax. I terminali del produttore cinese sono presenti sul mercato italiano, seppur limitatamente a modelli specifici: A920 e D210, il primo distribuito da Axerve e il secondo da molteplici banche.

Immagine: Ingenico

Il Move 5000 di Ingenico è uno dei best-seller del brand europeo.

Manutenzione: vantaggio dei POS a noleggio

I contratti di noleggio includono la manutenzione, vale a dire l’assistenza telefonica in caso di guasti e disservizi o di problemi d’installazione, ma anche la sostituzione o riparazione. Detto ciò, facciamo sempre attenzione: in alcuni casi – e ancora una volta c’entrano le banche – potrebbe essere richiesta una spesa aggiuntiva periodica per la manutenzione o una tantum per la sostituzione.

Se acquistate un terminale, è consigliabile farlo presso una società che fornisce, insieme al dispositivo, tutti i servizi necessari all’elaborazione dei pagamenti: in questo modo viene comunque assicurato un buon livello di assistenza. A tal riguardo, ancora una volta dobbiamo menzionare Axerve e SumUp.

Se invece si opta per l’acquisto di modelli costosi (es. Ingenico), la scelta migliore è sottoscrivere un contratto per la manutenzione, preferendo dunque un piccolo canone mensile aggiuntivo ad una spesa decisamente più elevata in caso di guasto.

Conclusione: noleggio o acquisto?

In generale, il noleggio del terminale è una soluzione adatta alle attività che ne fanno un uso intenso. La locazione permette alle medie e grandi aziende di ricevere una proposta personalizzata, sia per quanto riguarda i dispositivi sia per quanto riguarda le condizioni economiche (più vantaggiose per elevati volumi di transato).

I piccoli negozi e ancor di più i lavoratori autonomi possono invece optare per l’acquisto, a lungo termine più economico. Considerando il prezzo di un dispositivo moderno (può variare da poche decine a qualche centinaia di euro) e la sua durata nel tempo (con garanzia legale di 2 anni), l’opzione dell’acquisto si rivela vantaggiosa con la scelta di una tariffa adatta al proprio volume di incassi. Per un transato modesto può andar bene un lettore di carte per smartphone, mentre per un uso più frequente è possibile trovare un’offerta conveniente tra i POS portatili.