Il bonifico estero è lo strumento utilizzato per spostare denaro tra un paese e l’altro, a scopo personale o commerciale.
Nel presente articolo rispondiamo alle domande più frequenti sui trasferimenti internazionali.
Distinguere i tipi di bonifico internazionale
Occorre innanzitutto capire la differenza tra le tipologie di trasferimento bancario internazionale. Sentiamo spesso parlare di bonifico SEPA e più raramente di bonifico SWIFT. Qual è la differenza?
SEPA è l’acronimo di Single Euro Payments Area (area unica dei pagamenti in euro). Di quest’area fanno parte, oltre che tutti gli Stati membri dell’Unione Europei, anche paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda, Liechtenstein) nonché diversi paesi estranei alle suddette aree (tra cui Regno Unito, Svizzera, San Marino, Città del Vaticano).
Il bonifico SEPA – noto anche come bonifico europeo – è uno scambio tra paesi aderenti a quest’area, ed ha completamente rimpiazzato il vecchio bonifico nazionale: non vi sono distinzioni tra un trasferimento domestico e uno europeo, sia per tempi che per costi.
SWIFT è l’acronico di Society of Worldwide Interbank Financial Telecommunication e si tratta di un sistema completamente diverso dal precedente, in quanto riunisce decine di migliaia di istituti bancari in tutto il mondo.
Il bonifico SWIFT è più comunemente conosciuto come bonifico estero ed indica un trasferimento bancario tra due paesi che non fanno parte dell’area SEPA, oppure tra un paese membro della suddetta area e un secondo paese che non ne è parte (es. Italia – Stati Uniti).
In questo caso tempi e costi lievitano, motivo per cui in molti cercano un’alternativa più economica al bonifico estero.
Come funziona il bonifico estero
Ormai tutte le banche con una buona piattaforma web o app per smartphone permettono ai correntisti di eseguire un bonifico estero in autonomia. Naturalmente si può andare anche in filiale, tuttavia è sconsigliato poiché si applicano commissioni aggiuntive rispetto all’online banking.
Per eseguire un bonifico europeo sono necessari nome e IBAN del beneficiario (cioè il destinatario), come avviene anche per i trasferimenti nazionali.
Al contrario, il bonifico estero (extra-SEPA) necessita di nome del beneficiario, numero di conto e codice SWIFT/BIC.
Il passaggio di denaro non avviene fisicamente, bensì attraverso un sistema di telecomunicazioni. Per semplificare, possiamo dire che il bonifico internazionale non è altro che un messaggio tra gli istituti di credito coinvolti (mittente, destinatario ed eventualmente intermediario).
Se le somme non vengono materialmente trasportate, in che modo la banca ricevente entra in possesso del denaro? Pur trattandosi di un sistema complesso, la procedura è molto semplice e non richiede molto tempo, fatta qualche eccezione.

Per inviare un bonifico estero si seleziona il paese di destinazione, si inseriscono numero di conto del beneficiario e codice SWIFT della sua banca.
Vediamo cosa accade quando compiliamo il modulo per l’invio di un bonifico estero, fuori dall’area SEPA.
Un esempio pratico
- Mario, residente in Italia, vuole inviare la somma di 100 € a Mark, residente negli Stati Uniti e correntista presso Bank of US. Mario ordina alla sua banca (Banco Italiano) di eseguire il trasferimento.
- Banco Italiano invia una comunicazione tramite sistema SWIFT a Bank of US, chiedendo di accreditare 100 euro sul conto corrente di Mark.
- Bank of US sottrae 100 euro al conto corrente commerciale che Banco Italiano detiene presso il suo istituto, quindi li aggiunge al conto di Mark.
Ogni istituto bancario è infatti titolare di conti correnti presso le maggiori banche estere. In questo modo la banca ricevente non dovrà fare altro che spostare l’importo dal conto della banca ordinante a quello del beneficiario finale.
La banca intermediaria
Se anche solo una delle parti coinvolte è correntista presso una banca minore, non è detto che l’istituto in questione sia in possesso di un conto corrente commerciale presso la banca estera. In tal caso entra in gioco la banca intermediaria.
La banca intermediaria che ha accordi diretti (o meglio, conti correnti commerciali) con entrambe le banche coinvolte nel trasferimento (mittente e destinatario).
Un esempio pratico
- Mario è correntista presso Banco di Canicattì, ma quest’ultimo non dispone di un conto commerciale presso Bank of US.
- Banco di Canicattì chiede aiuto a Banca Intermediaria, la quale ospita i conti commerciali di entrambi gli istituti.
- Banca Intermediaria sottrae 100 euro al conto di Banco di Canicattì e accredita lo stesso importo al conto corrente di Bank of US. Quest’ultima, al di là dell’oceano, contabilizza la somma sul conto corrente di Mark il beneficiario.
Bonifici in uscita
Per l’invio di bonifici esteri (SWIFT) le banche applicano solitamente:
- una commissione fissa
- una commissione variabile
- maggiorazione sul tasso di cambio
La commissione fissa si aggira, a seconda della banca, tra 10-20 euro. La commissione variabile è espressa in percentuale e il suo totale è calcolato in base all’importo da trasferire.
Il trasferimento è inoltre sottoposto ad una tariffa sulla conversione di valuta: al tasso di cambio all’ingrosso la banca aggiunge una maggiorazione in percentuale.
Se in passato vi era maggiore libertà di scelta da parte dell’ordinante, oggi i regolamenti europei rendono l’opzione SHA obbligatoria per tutti i bonifici SEPA. Al di fuori di quest’area, invece, vi è tuttora la possibilità di selezionare una delle opzioni.
Bonifici in entrata
Mentre è gratuito ricevere bonifici SEPA, per quelli SWIFT anche il beneficiario paga una parte della spesa complessiva. L’opzione SHA (spese condivise) è infatti selezionata di base.
Per scoprire le tariffe applicate dalla propria banca sulla ricezione di bonifici extra-SEPA è necessario consultare il documento relativo ai servizi di pagamento o servizi accessori del conto corrente.
Occorre precisare che il bonifico estero giunge sul conto del beneficiario già decurtato dalle commissioni della banca intermediaria; la propria banca addebita in seguito un’ulteriore commissione, se prevista.
Esempio pratico
- L’ordinante invia 100 euro tramite bonifico SWIFT.
- L’intermediario trattiene 20 euro in commissioni e spedisce 80 euro al beneficiario.
- Giunti sul conto, la banca del beneficiario addebita ulteriori 5 euro.
Generalmente, ricevere un bonifico estero può costare da 20 a 50 euro a seconda degli istituti coinvolti. Le spese lievitano quando si tratta di istituti minori, poiché rischia di dover entrare in gioco più di un intermediario.
Tempi di esecuzione
I tempi di esecuzione di un bonifico estero sono di gran lunga più brevi rispetto al passato. Come spiegato, le banche si servono di sistemi sicuri di telecomunicazione che richiedono, almeno in teoria, pochi istanti.
Si contrappone alla velocità dei suddetti sistemi l’orario di cut-off delle banche, ossia l’ora prevista per la contabilizzazione delle operazioni.
Gli ordini ricevuti dalla banca dopo l’orario di cut-off vengono eseguiti il giorno lavorativo successivo. Disporre un bonifico il venerdì sera non sarà diverso, dunque, dal farlo il lunedì mattina.
Per completare tutti i passaggi, le banche coinvolte potrebbero impiegare da 1 a 4 giorni lavorativi. In assenza di intermediari il trasferimento è molto rapido, come un bonifico europeo.
Gli orari di cut-off delle banche
Gli orari di cut-off delle banche vengono indicati nei fogli informativi relativi al servizio, tuttavia con una semplice ricerca online si può giungere ad una risposta rapida.
Ogni istituto bancario ha il proprio orario di cut-off, oltre il quale rimanda tutte le operazioni al giorno lavorativo successivo.
Istituto | Cut-off |
---|---|
Barclays | 15:30 |
BCC | 13:00 |
CheBanca | 19:00 |
Credem | 20:00 |
Crédit Agricole | 18:00 |
Deutsche Bank | 17:00 |
Fineco | 15:00 |
Hello bank | 18:30 |
ING Direct | 17:00 |
Intesa Sanpaolo | 17:30 |
Mediolanum | 17:00 |
Santander | 16:30 |
UniCredit | 20:00 |
Widiba | 18:30 |
Occorre però sottolineare che, nella pratica, alcuni istituti bancari operano oltre l’orario di cut-off annunciato.
Money transfer, l’alternativa al bonifico estero
Il cosiddetto money transfer è un metodo alternativo al bonifico estero. I più popolari – come Wise, WorldRemit ma anche conti come Revolut – hanno sviluppato una rete globale che consente la drastica riduzione delle spese bancarie.
Perché si risparmia? Perché i servizi money transfer non si servono di intermediari né del sistema SWIFT: operano solo nei paesi in cui è presente la loro rete di conti, con lo scopo di eseguire unicamente bonifici domestici.
Gli importi che l’ordinante chiede di trasferire partono da un conto già presente nel paese di destinazione, così da non incorrere nelle elevate commissioni delle banche. Questi servizi applicano una loro tariffa, ma decisamente inferiore a quella bancaria.
Attualmente si tratta dell’unica alternativa per risparmiare sui bonifici esteri.