Diversamente da quanto può sembrare, l’espressione bonifico estero oggi non indica qualsiasi tipo di trasferimento bancario fuori dai confini nazionali.

  • Cos’è e come funziona il bonifico estero?
  • Dopo quanti giorni arriva al destinatario?
  • Perché i suoi costi sono così elevati?
  • Ci sono alternative più economiche?

Nel presente articolo spieghiamo innanzitutto procedura e percorso che deve compiere questo tipo di trasferimento, scopriamo tariffe e, soprattutto, quali sono le alternative per risparmiare.

Distinguere i tipi di bonifico internazionale

Non tutti i trasferimenti internazionali sono uguali. Oggi, quando dobbiamo eseguire un bonifico è necessario scegliere tra bonifico europeo o SEPA, bonifico estero o extra-SEPA.

Le differenze sono in effetti enormi: inviare denaro in paesi Francia, Germania e Portogallo è decisamente diverso dalle operazioni indirizzate verso un paese americano, asiatico e così via.

Per capire cos’è il bonifico estero è opportuno conoscere i diversi tipi di trasferimento bancario:

SEPA è l’acronimo di Single Euro Payments Area (area unica dei pagamenti in euro). Di quest’area fanno parte, oltre che tutti gli Stati membri dell’Unione Europei, anche paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda, Liechtenstein) nonché diversi paesi estranei alle suddette aree (tra cui Regno Unito, Svizzera, San Marino, Città del Vaticano).

Il bonifico SEPA – noto anche come bonifico europeo – è uno scambio tra paesi aderenti a quest’area e ha completamente sostituito il vecchio bonifico nazionale.

Oggi non vi è alcuna differenza tra un trasferimento domestico (da conto italiano a conto italiano) e uno tra i paesi della suddetta area. Tempi di accredito e commissioni non cambiano, a meno che non sia necessaria la conversione di valuta (quando inviamo denaro a un paese SEPA ma non Euro, ad esempio il Regno Unito).

Ciò che non è bonifico SEPA viene invece chiamato bonifico estero o extra-SEPA. Nella maggior parte dei casi, i trasferimenti fuori al di fuori di quest’area vengono eseguiti su rete SWIFT.

SWIFT è l’acronimo di Society of Worldwide Interbank Financial Telecommunication. Si tratta di un sistema completamente separato dal precedente, globale, riunisce decine di migliaia di istituti bancari da tutto il mondo.

Il bonifico SWIFT è più comunemente conosciuto come bonifico estero; indica un trasferimento di denaro tra due paesi che non fanno parte dell’area SEPA né di altre reti bancarie locali o continentali, oppure tra un paese SEPA e un secondo paese non SEPA.

In questo caso tempi e costi dell’operazione lievitano, motivo per cui in molti cercano un’alternativa più economica al bonifico estero.

Scopri il nostro articolo Alternative al bonifico estero

Come funziona il bonifico estero

Ormai tutte le banche con una buona piattaforma web o applicazione mobile permettono ai correntisti di eseguire bonifici esteri in autonomia, comodamente da casa o da qualsiasi altro luogo. Certo, si può andare anche in filiale per eseguire il trasferimento ma, come per ogni altra operazione bancaria, è sconsigliato in quanto si applicano commissionipiù elevate rispetto a quelle dell’internet banking.

Per eseguire un bonifico europeo sono necessari nome e IBAN del beneficiario (cioè il destinatario dello scambio). Al contrario, il bonifico estero o extra-SEPA necessita di nome del beneficiario, numero di conto e codice SWIFT/BIC; si dovrà inoltre indicare, oltre all’importo da inviare, anche la divisa (moneta).

Come si può immaginare, il passaggio di denaro non si verifica materialmente, bensì attraverso un sistema di telecomunicazioni. Per semplificare, possiamo dire che il bonifico internazionale non è altro che un messaggio tra gli istituti di credito coinvolti (mittente, destinatario e intermediario, quest’ultimo se necessario).

Se le somme non vengono realmente trasportate, in che modo la banca ricevente entra in possesso del denaro? Pur trattandosi di un sistema complesso di telecomunicazione, la procedura è semplice e non richiede tempi lunghi (fatta qualche eccezione).

Per inviare un bonifico estero si seleziona il paese di destinazione, si inseriscono numero di conto del beneficiario e codice SWIFT della sua banca.

Vediamo cosa accade quando compiliamo il modulo per l’invio di un bonifico estero, fuori dall’area SEPA.

Un esempio pratico

  • Mario, residente in Italia, vuole inviare la somma di 100 € a Mark, residente negli Stati Uniti e correntista presso “Bank America”. Mario ordina alla sua banca (“Banca Italiana”) di eseguire il trasferimento.
  • Banca Italiana invia una comunicazione – tramite sistema SWIFT – a Bank America, chiedendo di accreditare 100 euro sul conto corrente di Mark.
  • Bank America sottrae dunque 100 euro al conto corrente commerciale che Banca Italiana detiene presso il suo istituto, quindi li aggiunge al conto di Mark.

Ogni istituto bancario è infatti titolare di conti correnti presso le maggiori banche estere. In questo modo la banca ricevente non dovrà fare altro che spostare l’importo dal conto della banca ordinante a quello del beneficiario finale.

Nota Bene – Nell’esempio precedente i 100 euro arrivano intatti sul conto del beneficiario, mentre nella realtà saranno sottratte le commissioni che, nel caso del bonifico estero, gravano anche sul destinatario del trasferimento e non solo sull’ordinante (con alcune eccezioni).

Talvolta è necessario l’intervento di una banca intermediaria

Se ordinante e/o beneficiario del bonifico sono correntisti presso una piccola banca territoriale, non è detto che quest’ultima abbia un conto commerciale presso istituti esteri.

Cosa succede, in questo caso, inviando un bonifico estero? Entra in gioco un istituto finanziario intermediario.

Un esempio pratico

  • Mario è correntista presso “Banco di Rocca Santa Maria”, ma quest’ultimo non dispone di un conto commerciale presso Bank America.
  • Banco di Rocca Santa Maria chiede aiuto a “Banca Di Mezzo” che, invece, è titolare di conti presso entrambi gli istituti (mittente e destinatario) e, a sua volta, ospita i conti commerciali di entrambi.
  • Banca di Mezzo sottrae 100 euro al conto di Banco di Rocca Santa Maria e accredita lo stesso importo al conto corrente di Bank America. Quest’ultima, al di là dell’oceano, contabilizza la somma sul conto corrente di Mark, il beneficiario.

Anche quando due istituti bancari non hanno accordi commerciali diretti, la rete SWIFT permette a un terzo istituto di intervenire per fare da tramite.

Talvolta potrebbe essere necessario l’intervento di molteplici istituti intermediari per portare a destinazione i fondi inviati. Si può intuire come – tra ordinante, beneficiario e uno o più intermediari – le spese dell’operazione rischiano di diventare indigeste.

Costi e commissioni

All’inizio dell’articolo abbiamo sottolineato che i bonifici che avvengono all’interno dell’area SEPA, dunque tra paesi europei, non comportano differenze di costo rispetto ai trasferimenti nazionali (salvo eventuale cambio valuta).

Molto diversa è la situazione dei bonifici esteri, anche detti extra-SEPA o SWIFT. Le commissioni sono decisamente elevate; inoltre vengono addebitate sia alla persona che invia il denaro, sia a chi lo riceve.

Di seguito vediamo le diverse tariffe applicate al trasferimento extra-europeo.

Bonifico estero in uscita

Per l’invio di bonifici esteri le banche “mittenti” applicano generalmente:

  • una commissione fissa
  • una commissione variabile
  • maggiorazione sul tasso di cambio

La commissione fissa si aggira, a seconda della banca, tra 10 e 20 euro; quella variabile è espressa in percentuale e il suo valore è calcolato in base all’importo da trasferire.

Il trasferimento è inoltre soggetto a una tariffa sulla conversione di valuta, per la quale si applica il tasso di cambio interbancario nonché una maggiorazione (espressa in percentuale) stabilita dalla banca.

Non possiamo comunicare né conoscere in anticipo il costo esatto per l’invio di un bonifico estero (indicativamente non meno di 20-30 euro). Con le banche tradizionali l’utente scoprirà la spesa complessiva solo dopo aver eseguito l’operazione, controllando gli addebiti sul conto.

Ulteriore fattore che incide sull’entità delle spese addebitate a ordinante e beneficiario è l’opzione di trasferimento.

Opzioni di trasferimento

L’opzione di trasferimento stabilisce quale delle due parti (ordinante e beneficiario) dovrà sostenere le spese di bonifico:

  • SHA – Le spese vengono ripartite tra ordinante e beneficiario. Ognuno coprirà le spese richieste dalla propria banca per l’invio o la ricezione del bonifico, più eventuali spese dell’istituto intermediario.
  • OUR – Le spese vengono coperte unicamente dall’ordinante, il quale si farà carico anche delle commissioni applicate dalla banca ricevente.
  • BEN – Le spese vengono coperte dal solo beneficiario, che pagherà anche le commissioni per l’invio del bonifico richieste dalla banca dell’ordinante.

Generalmente le banche europee impostano in modo automatico l’opzione SHA (divisione delle spese tra mittente e destinatario). A seconda dell’istituto, l’ordinante potrebbe avere facoltà di scegliere un’opzione diversa.

Quanto tempo per l’accredito al beneficiario?

I tempi di esecuzione di un bonifico estero sono decisamente più brevi rispetto al passato. Come spiegato, le banche si servono di sistemi efficiente e sicuri per comunicare tra loro.

Si contrappone alla velocità dei suddetti sistemi l’orario di cut-off degli istituti, ossia l’ora prevista per la contabilizzazione delle operazioni.

Gli ordini ricevuti dalla banca dopo l’orario di cut-off vengono eseguiti il giorno lavorativo successivo. Disporre un bonifico il venerdì sera non sarà diverso, dunque, dal farlo il successivo lunedì mattina.

Per completare tutti i passaggi, gli istituti coinvolti potrebbero impiegare da 1 a 4 giorni lavorativi. In assenza di intermediari il trasferimento è piuttosto rapido, come un bonifico europeo.

Gli orari di cut-off delle banche

Gli orari di cut-off delle banche vengono indicati nei fogli informativi relativi al servizio, tuttavia con una semplice ricerca online si può ottenere una rapida risposta.

Ogni istituto bancario ha il proprio orario di cut-off, oltre il quale rimanda tutte le operazioni al giorno lavorativo successivo.

Istituto Cut-off
Barclays 14:00
BCC 13:00
Credem 20:00
Crédit Agricole 16:00
Deutsche Bank 16:30
Fineco 15:00
IBL 17:00
ING 17:00
Intesa Sanpaolo 17:30
Mediolanum 17:00
Santander 16:30
Unicredit 20:00
Widiba 18:30
Istituto Cut-off
Barclays 14:00
BCC 13:00
Credem 20:00
Crédit Agricole 16:00
Deutsche Bank 16:30
Fineco 15:00
IBL 17:00
ING 17:00
Intesa Sanpaolo 17:30
Mediolanum 17:00
Santander 16:30
Unicredit 20:00
Widiba 18:30

Quando disponiamo l’esecuzione di un bonifico, indipendentemente dal tipo di trasferimento, il suddetto orario rappresenta anche il tempo massimo entro il quale è possibile annullare l’operazione ordinata nello stesso giorno.

Money transfer, l’alternativa al bonifico estero

Il cosiddetto money transfer è un metodo alternativo al bonifico extra-SEPA o SWIFT. I più popolari – come Wise, WorldRemit ma anche conti online come Revolut – hanno sviluppato una rete globale che consente la drastica riduzione delle spese bancarie.

Perché si risparmia? Perché i servizi money transfer non si servono di intermediari né del sistema SWIFT. Operano solo nei paesi in cui è presente la loro rete di conti, così da poter sfruttare il trasferimento domestico per conto dell’utente.

Gli importi che l’ordinante chiede di trasferire partono da un conto già presente nel paese di destinazione; in questo modo non si incorre nelle tariffe elevate delle banche tradizionali. Questi servizi applicano una loro commissione, decisamente inferiore a quella degli istituti bancari.

Attualmente rappresenta l’unica alternativa per risparmiare sui bonifici esteri.

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