Bancomat Pay è un servizio che si associa al conto corrente bancario e serve al trasferimento di somme di denaro, a scopo personale o commerciale.

Cos’è e come funziona?
Come aderire?
Quanto costa?

Nel presente articolo passiamo rispondiamo alle domande più frequenti.

Cos’è, come funziona, a cosa serve

In sintesi, Bancomat Pay serve a trasferire in modo istantaneo somme di denaro dal proprio conto corrente.

Le operazioni di trasferimento possono riguardare scambi commerciali (pagamenti in negozio o online) oppure personali (es. amici, parenti).

Nei negozi convenzionati viene esposto un codice QR al punto cassa. Per pagare, apriamo l’app usata per il servizio (app della banca o app dedicata), eseguiamo la scansione del codice QR, dunque proseguiamo con l’immissione dell’importo e la conferma. Il commerciante dovrà a sua volta confermare la transazione.

Per quanto riguarda lo scambio P2P tra familiari e amici, occorre invece autorizzare l’applicazione ad accedere ai contatti della rubrica. Quando dobbiamo inviare o richiedere una somma, all’interno dell’app selezioniamo il nome presente in rubrica e procediamo con l’invio o con la richiesta. I contatti che usano Bancomat Pay mostrano vicino al nome il logo del servizio con la lettera “B”.

Come attivare Bancomat Pay

La modalità di attivazione dipende dalla propria banca. Alcune, infatti, hanno implementato il servizio all’interno della propria applicazione (es. UniCredit, Intesa Sanpaolo, BNL, UBI) mentre altri si servono di un’app dedicata (es. Mediolanum, Widiba, Banca Popolare di Bari, Carige).

Accediamo all’applicazione della nostra banca e selezioniamo il servizio nel menu oppure tramite ricerca. Qualora non vi fossero indicazioni chiare, si consiglia di procedere al download dell’app Bancomat Pay in Google Play (smartphone Android) e in App Store (iPhone).

Immagine: Mobile Transaction

Elenco delle banche aderenti a Bancomat Pay

Scelta della banca per l’attivazione.

Immagine: Mobile Transaction

Schermata pagamento in negozio.

In entrambi i casi, la procedura di attivazione è simile: occorre innanzitutto digitare il proprio numero di cellulare, quindi inserire il codice che arriva via SMS. Se stiamo usando l’applicazione dedicata, dovremo inserire anche il codice fornito dalla nostra banca (si consulta online) per abbinare il servizio al nostro conto corrente.

Terminati i semplici passaggi (occorrono pochi minuti) potremo già utilizzare l’app per trasferire denaro o pagare nei negozi convenzionati. Le somme saranno addebitate automaticamente sul nostro conto corrente.

Quanto costa?

Dipende dalla propria banca. Ogni istituto può infatti fissare le tariffe per l’uso oppure un canone fisso.

In linea generale, la maggior parte degli istituti hanno scelto di non applicare spese fisse, bensì commissioni in base all’importo trasferito. I pagamenti presso esercizi commerciali sono gratuiti, in quanto le commissioni vengono sostenute dal commerciante.

Riportiamo di seguito qualche esempio:

Banca Tariffe
UniCredit Importi inf. a 50 €
GRATIS
Da 50 € in su
0,75 €
Intesa Sanpaolo Importi fino a 50 €
GRATIS
Da 51 € in su
1,00 €
BNL Importi fino a 20 €
GRATIS
Da 21 € in su
0,30 €
UBI 3 operazioni gratuite fino a 50 €, poi 0,25 € per operazione

Considerando che le suddette tariffe riguardano esclusivamente le operazioni personali di scambio (P2P), mentre quelle di pagamento in negozio sono gratuite, Bancomat Pay può in pratica definirsi gratuito.

Bancomat Pay vs Satispay

Il naturale concorrente di tale servizio non può che essere Satispay. Infatti, come abbiamo visto nella prima parte dell’articolo, le modalità di pagamento (codice QR, selezione del negozio dall’elenco) sono analoghe.

Sarà interessante osservare la battaglia sul campo una volta che Bancomat Pay sarà entrato in funzione a pieno ritmo. Satispay non potrà che combattere a suon di cashback e sconti, data la maggiore comodità del concorrente.

Quali sono le principali differenze tra i due servizi?

  • Satispay è completamente gratuito per il consumatore, mentre le banche che offrono Bancomat Pay potrebbero richiedere il pagamento di una commissione.

  • Satispay ha il suo punto di forza nel programma cashback e sconti. Non si hanno notizie su una eventuale risposta del concorrente in tale ambito.

  • Bancomat Pay è più comodo, perché integrato alla propria banca e dunque al conto corrente. Non è necessario registrarsi ad un servizio esterno né autorizzare addebiti diretti con società terze.

  • Bancomat Pay sarà presto più diffuso di Satispay. Sono 37 milioni i possessori di una carta di debito PagoBancomat, tutti potenziali utenti BPay.

Non dovrebbero invece essere considerati concorrenti del servizio in oggetto i sistemi Apple Pay e Google Pay che, in teoria, un giorno potrebbero perfino diventare preziosi alleati del progetto.

Cashback di Stato

Parte dal 1° dicembre 2020 il Cashback di Stato, grazie al quale i consumatori potranno ricevere dei rimborsi sui pagamenti elettronici.

Bancomat Pay è idoneo alla ricezione del cashback, così come le carte PagoBancomat.

I rimborsi non vengono però riconosciuti automaticamente. È necessario registrarsi tramite l’app “IO” della Pubblica Amministrazione, oppure attraverso gli istituti finanziari (es. banche, società che emettono carte o app di pagamento) che implementeranno il processo di registrazione sulle proprie piattaforme.