Abbondano ormai le piattaforme che trasmettono via internet film e serie tv, calcio ed altri eventi sportivi, musica e programmi radiofonici. Chi non è avvezzo alle transazioni digitali rischia di sentirsi spaesato.

In questo articolo scopriamo come pagare servizi di streaming e abbonamenti online, poi cerchiamo di capire quali sono i metodi più adatti a seconda dei casi.

Quali metodi di pagamento sono supportati per gli abbonamenti online?

Se in un primo momento la carta di credito era il solo ed unico metodo di pagamento preso in considerazione dalle maggiori piattaforme streaming, il boom di popolarità ed una concorrenza sempre più agguerrita ha sollecitato l’aggiunta di ulteriori modalità.

Di seguito scopriamo quali sono e come funzionano i metodi supportati dai servizi più popolari:

Carta di credito, carta di debito e carta prepagata

Le carte sono il metodo più comune per pagare gli abbonamenti streaming. Vengono supportate carte di credito, carte di debito e carte prepagate, seppur con qualche eccezione.

Il circuito della carta è il primo aspetto da considerare: Visa, Mastercard e American Express sono in genere accettate da tutte le piattaforme, mentre meno accolti sono circuiti come Diners, JCB e Union Pay.

Non in tutti i casi vengono accettate le prepagate Visa Electron, presente ad esempio sulla PostePay Standard (versione gratuita).

Il pagamento con carta è tra i metodi più utilizzati per lo streaming.

Una nota particolare per i Bancomat, cioè le carte di debito emesse dagli istituti bancari italiani. Sebbene il circuito PagoBancomat non supporti attualmente le transazioni online, le suddette carte sono generalmente accompagnate da un secondo circuito (di solito Mastercard o Maestro).

Ciò permette di utilizzare i Bancomat italiani anche online, tuttavia occorre fare attenzione ad un ulteriore elemento: alcune carte co-branded PagoBancomat + Maestro presentano un PAN a 19 cifre (il numero riportato sul fronte della carta). In questo caso non vengono accettate per le transazioni online, almeno nella maggior parte dei casi.

Per pagare l’abbonamento è necessario inserire nelle singole piattaforme i seguenti dati: titolare della carta, numero PAN, data di scadenza e numero di sicurezza CVV (quest’ultimo riportato sul retro). Le informazioni vengono registrate, ma in caso di disdetta e riattivazione potrebbe essere necessario reinserirli.

Si segnala infine che non sono supportate le cosiddette prepagate usa e getta (es. Epipoli).

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PayPal

PayPal è da decenni un punto di riferimento per i pagamenti online, ma come funziona? Questa piattaforma fa da tramite tra mittente e destinatario del pagamento, permettendo di pagare con il solo indirizzo e-mail.

Per eseguire una transazione è ovviamente necessario collegare al conto PayPal un metodo di pagamento da cui attingere:

  • Carta di pagamento
  • Conto corrente
  • Saldo PayPal

Nell’area personale del sito è possibile aggiungere una o più carte di pagamento – di credito, di debito o prepagate – dei seguenti circuiti: Visa, Visa Electron, Mastercard, Maestro, American Express, Aura e Discover. In aggiunta si può autorizzare un addebito diretto da un conto corrente bancario.

Per i consumatori è un metodo molto pratico poiché permette di pagare semplicemente inserendo e-mail e password, evitando dunque di digitare numero della carta, data di scadenza e codice di sicurezza.

Immagine: Mobile Transaction

Pagina di pagamento Netflix.

iTunes, Google Play e Amazon

App Store di Apple, Google Play di Android e lo store Amazon dedicato alle applicazioni per la Fire Stick integrano un sistema di pagamento che permette di sottoscrivere abbonamenti con un semplice clic seguito da autorizzazione tramite riconoscimento facciale, impronta digitale o codice PIN.

Come nel caso precedente anche iTunes, Google Play e Amazon richiedono l’associazione ad una carta, un conto o altre fonti di pagamento.

Entrambi i sistemi supportano le carte dei principali circuiti (Visa, Mastercard e Amex), PayPal, carte regalo e perfino addebito su conto telefonico: iTunes di Apple può usare il credito degli operatori Tim e WindTre, mentre Google Play di Android aggiunge Vodafone.

Con iTunes è inoltre possibile utilizzare Apple Pay, a sua volta collegato a carte di pagamento.

Carte regalo

Le principali piattaforme streaming video e audio emettono cosiddette carte regalo per consentire a chiunque, anche a chi non è in possesso degli strumenti precedenti, di sottoscrivere un abbonamento online.

Come funziona la carta regalo? Si può acquistare nei negozi fisici in determinati tagli (es. 15 euro, 25 euro, 50 euro) pagando in contanti, con carta e qualsiasi altro metodo accettato dal negozio (es. Satispay, Bancomat Pay). Il voucher fornisce un codice univoco da inserire nell’area personale del sito streaming, nella sezione dedicata ai metodi di pagamento.

Immagine: Mobile Transaction

I codici delle gift card si inseriscono nella sezione pagamenti dei siti streaming.

Ogni piattaforma emette la propria gift card, dunque non si tratta di prepagate generiche usa e getta (queste ultime, si ricorda, non vengono accettate per pagare abbonamenti), bensì di codici associati ad un determinato servizio.

In genere sono reperibili nelle grandi catene di supermercati e negozi di elettronica.

Le modalità disponibili sui principali servizi di streaming

Riassumiamo nella seguente tabella i metodi di pagamento utilizzabili sulle piattaforme più popolari in Italia:

Servizio Carta iTunes /
Google Play
PayPal Carta regalo
Chili
Dazn
Discovery+
Disney+
Eurosport
Infinity+
Mubi
Netflix
NowTv
Prime Video
Spotify
Servizio Carta iTunes /
Google Play
PayPal Gift
card
Chili
Dazn
Discovery+
Disney+
Eurosport
Infinity+
Mubi
Netflix
NowTv
Prime Video
Spotify

Nel caso di Prime Video è sufficiente essere abbonati al servizio Amazon Prime che include – oltre al servizio di streaming video – Music Unlimited (un’alternativa ad Apple Music e Spotify), Prime Reading e le consegne gratuite. Tra i metodi di pagamento l’addebito diretto SEPA, inserendo nell’apposita sezione il codice IBAN del proprio conto corrente.

Le piattaforme specializzate nella trasmissione di eventi sportivi tentano invece di conquistare un pubblico ancor più esteso, meno digitalizzato poiché in parte proveniente dalla tv satellitare o dal digitale terrestre, dunque puntano molto sulla vendita di cosiddetti buoni regalo che includono un saldo prepagato.

Infine si segnala il cambio di rotta di Netflix e Spotify rispetto alle sottoscrizioni tramite iTunes, prima disponibile e poi rimosso.

Quale metodo scegliere?

L’opzione più adatta dipende dal tipo di utente.

Chi ha familiarità con sottoscrizioni e abbonamenti online e magari salta da un servizio all’altro a seconda del periodo, degli eventi in programma o dell’uscita di determinati titoli – in altre parole attivando e riattivando di volta in volta – troverà più pratico pagare con carta, anche tramite PayPal.

Se si preferisce optare sulle prepagate ricaricabili è consigliabile la scelta di carte del circuito Visa e Mastercard, dato che Visa Electron e Maestro potrebbero non essere accettate da tutte le piattaforme streaming.

Alcune carte si prestano particolarmente bene a questo scopo. Revolut, ad esempio, offre il pieno controllo delle sottoscrizioni. Nella sezione Pagamenti programmati è possibile bloccare i futuri pagamenti in un istante, inoltre l’applicazione avvisa in anticipo dei prossimi addebiti e perfino della scadenza dei periodi di prova gratuiti. Il piano Revolut Standard è gratuito.

Immagine: Revolut

Alcune carte offrono una gestione facilitata degli abbonamenti.

Sono invece da evitare le prepagate che non supportano gli addebiti diretti, come la versione gratuita di Hype.

Potrebbe essere altrettanto comodo sottoscrivere un abbonamento tramite iTunes e Google Play: anche queste app permettono di tenere sotto controllo e gestire tutti gli abbonamenti. Unico problema è che non tutte le piattaforme permettono la sottoscrizione tramite i suddetti sistemi (es. Netflix, Spotify e Prime Video).

I buoni regalo o gift card sono invece consigliate quando si è interessati ad un solo abbonamento (o comunque ad un numero limitato) poiché richiede il controllo del saldo disponibile e l’acquisto di un nuovo voucher all’occorrenza. È comunque l’opzione più immediata per chi non possiede un carta di pagamento.