Conoscere le opzioni per ricevere pagamenti ricorrenti in modo automatizzato è di fondamentale importanza per alcuni business.
Se hai una palestra, una scuola di danza e altre attività simili, o ancora se fornisci un servizio in abbonamento, dunque con la necessità di incassare un canone periodico ad intervalli regolari, con il pagamento ricorrente si semplificano procedura di incasso e gestione dei ricavi e, soprattutto, si riducono le inadempienze.
Disporre di operazioni di addebito automatizzato consente all’imprenditore o professionista di evitare la ripetizione di procedure manuali da disbrigare di volta in volta per i singoli debitori.
Nel presente articolo scopriamo quali sono i metodi di incasso ricorrente e a chi rivolgersi per metterli in pratica.
Incasso con addebito diretto SEPA (SDD)
L’addebito diretto SEPA, in inglese SEPA Direct Debit da cui deriva l’acronimo SDD, è comunemente utilizzato per la cosiddetta domiciliazione delle utenze.
È uno strumento utile per incassare quote fisse periodiche e può essere disposto da qualsiasi impresa (o anche da privati).
Come funziona?
L’addebito diretto SEPA può essere disposto solo in presenza di un accordo tra le parti, dunque tra debitore (fruitore del servizio) e creditore (fornitore del servizio).
L’accordo prende il nome di mandato e consiste in un contratto di autorizzazione all’addebito sul conto corrente del debitore. Il documento deve riportare i dati delle parti, IBAN e istituto bancario del debitore, periodicità dell’addebito.
Tale contratto deve essere sottoscritto dal debitore e conservato dal creditore, che in caso di controversie potrà utilizzare come prova dell’autorizzazione.
Chi è titolare di un conto corrente aziendale può ordinare l’incasso SDD dalla piattaforma web della banca o dall’applicazione per smartphone, se disponibile.
Nell’apposita pagina si inseriranno i dati necessari all’incasso: nome del debitore, IBAN e istituto bancario, frequenza e importo dell’addebito. Si dovrà inoltre selezionare il tipo di addebito.
Tipi di SDD
Esistono due tipi di addebito diretto SEPA:
- SEPA Direct Debit CORE
- SEPA Direct Debit B2B
Il SEPA Direct Debit CORE può essere utilizzato sia da imprese che da privati per addebitare a loro volta imprese e privati. In altre parole, è uno strumento accessibile a tutti e per qualsiasi tipo di necessità, personale o commerciale – purché in presenza di un contratto di autorizzazione tra le parti.
Il SEPA Direct Debit B2B è invece destinato esclusivamente alle operazioni Business to Business, cioè quando entrambe le parti – debitore e creditore – sono imprese che operano in ambito di operazioni commerciali.
Quali sono le differenze?
Per il CORE è prevista la facoltà, da parte del debitore, di chiedere un rimborso entro 8 settimane dall’avvenuto addebito, oppure entro 13 mesi in assenza di autorizzazione all’addebito, o ancora in caso di mandato non valido.
Per il B2B non è ammessa la facoltà di rimborso.
Pagamenti ricorrenti con carta
Il pagamento ricorrente con carta (recurring card payment) è altresì noto come CPA (Continuous Payment Authority).
In questo caso il debitore dovrà fornire i dati di una carta di pagamento abilitata alle transazioni online.
Sono abilitate tutte le carte di credito, di debito e prepagate dei circuiti Visa, Mastercard e American Express, mentre non è possibile ricorrere all’addebito su circuito PagoBancomat.
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Come funziona?
Per incassare pagamenti ricorrenti con carta occorre rivolgersi ad un fornitore di servizi di pagamento (in inglese Payment Service Provider, abbreviato PSP).
Certificazione di sicurezza
Il provider fornisce una piattaforma online per la gestione semplificata degli addebiti, conservando in modo sicuro i dati delle carte forniti dai clienti/debitori secondo gli standard di sicurezza PCI DSS.
Tale aspetto è da sottolineare: l’imprenditore non può semplicemente scrivere su carta o su un documento digitale le informazioni relative alle carte di pagamento dei suoi clienti, bensì deve rispettare rigidi criteri di sicurezza sulla conservazione e l’uso dei suddetti dati.
Buona parte dei PSP offrono piattaforme di pagamento complete, pronte all’uso e conformi agli standard di sicurezza per il trattamento dei dati sensibili. In ogni caso, prima di scegliere un servizio consigliamo di verificare che sia certificato PCI-DSS.
Le stesse regole valgono per l’uso di terminali virtuali.
La disposizione e la gestione degli addebiti ricorrenti con carta sarà analoga a quella dell’incasso tramite addebito SEPA. Inoltre, alcune piattaforme offrono API per consentire all’impresa di personalizzare la procedura.
Per impostare un ordine di incasso tramite carta occorre immettere i seguenti dati, forniti dal debitore nonché titolare della carta:
- Nome e cognome
- Numero PAN
- Data di scadenza
- Codice di sicurezza
Il numero PAN è formato da 16 cifre ed è riportato generalmente sul fronte della stessa carta, così come la data di scadenza. Infine, il codice di sicurezza è formato da tre cifre e si trova di solito sul retro della carta, nei pressi dello spazio per la firma.
Alcune carte moderne potrebbero non riportare i dati sensibili sulla tessera. In questo caso il debitore potrà consultarli accedendo all’app o al sito dell’istituto emittente.
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Differenze tra SDD e CPA
Oltre ai diversi dati richiesti per la disposizione del recurring payment (per uno l’IBAN, per l’altro i dati della carta), ci sono alcune differenze significative tra i due tipi di pagamento.
Tempi di incasso
Gli addebiti su carta sono più veloci. Il provider aggiunge l’importo al saldo disponibile nello stesso giorno in cui si verifica l’addebito, in modo che il credito possa trasferirlo nelle modalità previste sul suo conto aziendale.
Gli SDD richiedono 5-6 giorni affinché si verifichi l’addebito sul conto del debitore, e ulteriori giorni lavorativi per l’effettivo accredito sul conto del creditore.
Costi
In entrambi i casi le tariffe variano a seconda del provider scelto, ma le commissioni per l’addebito diretto SEPA sono solitamente più economiche.
Flessibilità delle condizioni
Il pagamento ricorrente con carta offre maggiore flessibilità al creditore, che potrà cambiare in qualsiasi momento importo e data dell’addebito.
È possibile modificare le condizioni del pagamento anche con il SEPA Direct Debit, tuttavia le modifiche effettuate richiedono diversi giorni prima di produrre effetti. Il debitore è maggiormente tutelato rispetto ai cambi effettuati dal creditore.
Pagamenti rifiutati
Il tasso di transazioni rifiutate, cioè di addebiti non andati a buon fine, è più elevato con le carte. In altre parole, vi sono maggiori probabilità che un pagamento possa saltare.
Ciò è dovuto soprattutto al fatto che le carte sono soggette a diversi limiti. Ad esempio, la carta di credito prevede un plafond mensile oltre il quale il titolare non potrà più effettuare pagamenti fino all’apertura del nuovo estratto conto.
Anche le carte di debito e le prepagate sono sottoposte a limiti operativi, indipendentemente dalla presenza di fondi sufficienti.
Infine, tutti i tipi di carte presentano una data di scadenza, passata la quale la carta è automaticamente estinta.
L’addebito diretto SEPA, verificandosi direttamente sul conto corrente, non è invece soggetto ad estinzione per scadenza né a particolari limiti operativi.
Insomma, entrambi i metodi di incasso automatico presentano vantaggi e svantaggi. Il creditore dovrà dunque scegliere l’uno o l’altro metodo in funzione delle esigenze della sua attività.
Quali le società offrono gli incassi tramite pagamento ricorrente?
L’addebito diretto SEPA è generalmente messo a disposizione da tutte le banche. Se hai un conto corrente bancario, puoi già incassare in modo automatizzato tramite SDD. Naturalmente si dovranno consultare i fogli informativi per conoscere i costi dell’operazione.
Questo metodo potrebbe non essere disponibile su conti business di tipo non bancario (cosiddetti conti di pagamento o conti di moneta elettronica), ma tutto dipende dalle singole soluzioni. Prima di scegliere un conto aziendale, consigliamo dunque di verificare che includa tutti gli strumenti e le funzioni necessarie alla propria azienda.
Ci sono poi piattaforme online che permettono di gestire molteplici metodi di pagamento, tra cui l’addebito diretto e il pagamento ricorrente con carta.
Tra queste segnaliamo un’azienda leader del settore dei pagamenti online, Stripe.
Aziende e professionisti possono avvalersi di soluzioni come il pagamento ricorrente sia da conto corrente sia da carta, gateway di pagamento per siti e-commerce e pay-by-link.
Il modello tariffario senza canone di Stripe lo rende adeguato alle piccole attività, ma non mancano i piani personalizzati per le realtà di grandi dimensioni.
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