La gift card o carta regalo non è una novità nel campo del commercio al dettaglio. In uso da decenni nel settore della grande distribuzione, con il tempo ha conquistato anche le piccole attività grazie ad alcuni vantaggi da non sottovalutare.
Innovazione e sviluppo degli strumenti digitali dedicati alle PMI hanno dato un’ulteriore spinta alla loro diffusione, rendendole facilmente fruibili da chiunque. Non solo grandi negozi: anche piccoli commercianti e professionisti possono oggi beneficiare dalla loro vendita.
Di seguito scopriamo le caratteristiche dei buoni spesa, i metodi per venderli nel proprio negozio e, soprattutto, i motivi per cui una piccola impresa dovrebbe prenderli in considerazione.
Cos’è una gift card?
La gift card è, in termini pratici, uno strumento di pagamento da utilizzare in un determinato esercizio commerciale o in una catena di negozi legati dallo stesso brand o gruppo commerciale.
Non è diverso da quello che chiamiamo buono spesa, pur essendo tale definizione impiegata soprattutto nell’ambito dei supermercati e negozi di generi alimentari.
Per il commerciante, la carta regalo è una sorta di titolo di credito ceduto al cliente (dietro corrispettivo o gratuitamente, a seconda dello scopo), spendibile all’interno dello stesso negozio.
Dalla vendita dei buoni acquisto possono scaturire diversi vantaggi. Ne parliamo più avanti.
Come funziona?
Partiamo dall’emissione. Scelto il metodo per creare e gestire voucher nel proprio negozio, l’esercente genera un buono del taglio richiesto e lo cede al cliente al prezzo del suo valore nominale.
Ad esempio, il cliente acquista un buono da 50 euro e lo paga 50 euro.
L’operazione di vendita non prevede perdite per il negoziante ma chiariamo fin da subito che, a seconda del metodo scelto per gestire i buoni, potrebbero essere addebitate commissioni sull’emissione o sui pagamenti ricevuti tramite buono.
La carta regalo digitale
Per lungo tempo abbiamo conosciuto i buoni acquisto nella loro versione fisica, cioè in forma cartacea o di materiale plastico.
Questo tipo di buono è tuttora molto utilizzato dai grandi marchi, spesso reperibili alle casse dei supermercati, dei negozi di elettronica e nelle tabaccherie.
Ancor più diffuse sono le gift card digitali, immateriali ma dall’uso pressoché identico alle loro antenate.
Sono proprio i buoni digitali ad aver rivoluzionato l’accessibilità di questo metodo di pagamento a tutti i tipi di attività.
Oltre ad essere comoda, la gift card digitale può essere generata e gestita internamente alla propria impresa, al proprio negozio o anche da un professionista, un artigiano e così via – senza convenzionarsi con società terze.
La carta regalo digitale può essere dunque gestita interamente dal singolo negozio, che ne regola condizioni e termini d’utilizzo.
La gift card digitale si presenta sotto forma di codice a barre, codice QR oppure come una semplice sequenza di numeri e/o lettere da consegnare tramite SMS, Whatsapp, via e-mail o attraverso qualsiasi app di messaggistica.
In alternativa può essere stampato su un comune foglio per la consegna in forma fisica.
Non sono nominali, quindi utilizzabili da chiunque le porti al commerciante: è ciò a renderle appetibili da acquistare come regalo per amici e familiari.
Immagine: Mobile Transaction
Per utilizzare un buono, il cliente dovrà mostrare in negozio il suddetto codice e l’esercente provvederà a leggerlo tramite lo strumento fornito dalla soluzione scelta.
Il sistema più semplice e rapido prevede l’uso di un’applicazione su smartphone, sia per la creazione del codice sia per la lettura. Altri metodi prevedono una procedura “manuale” con la selezione del buono da un elenco delle carte generate, altri ancora potrebbero servirsi del terminale di pagamento o dello scanner di codici a barre.
I vantaggi dei buoni acquisto per gli esercenti
Per definizione, la gift card viene acquistata dal cliente con l’intento di cederla ad un’altra persona in qualità di regalo. Non avrebbe senso, del resto, comprare una carta regalo per sé – a meno che non vi siano vantaggi economici nel farlo (ad esempio perché venduta a prezzo scontato).
Quel che accade con i buoni regalo è dunque una sorta di passaparola: pubblicità indiretta, marketing a basso costo.
Si è in presenza di un cliente (evidentemente soddisfatto del negozio) che acquista un buono da trasmettere ad un conoscente. Quest’ultimo entrerà nel negozio con un’idea già positiva, e il più delle volte ne deriva una spesa superiore a quella del valore del buono.
In caso contrario, cioè se il possessore di gift card spende una somma inferiore a quella presente sulla carta, sicuramente vi farà ritorno per spenderla.
Il vantaggio principale della vendita di gift cards è quindi l’effetto passaparola che, soprattutto nei periodi festivi, può portare ad aumento momentaneo delle vendite ed estendere gli effetti delle festività sul commercio. Inoltre, se il possessore di un buono acquisto rimane soddisfatto, è molto probabile che diventi egli stesso un cliente abituale (nonché potenziale acquirente di carte regalo).
Le condizioni d’uso
A meno che non si usi una soluzione in cui termini e condizioni siano imposti dalla società che emette i voucher, l’esercente dovrà fissare regole chiare per evitare controversie con i clienti.
Quali sono le condizioni d’uso da stabilire prima di iniziare a vendere?
- Uso per prodotti in promozione
- Cumulabilità dei buoni
- Periodo di validità
- Categoria di prodotti
La vendita di buoni regalo non è sempre gratuita: commissioni potrebbero essere applicate dal servizio scelto per la loro emissione. In questo caso, permettendone l’uso su prodotti già scontati il ricavo rischia di assottigliarsi in modo significativo.
In modo simile, il commerciante deve scegliere preventivamente se il buono può essere usato su tutte le categorie di prodotti o, al contrario, escludere una determinata categoria di merce. A tal proposito è bene considerare l’aliquota IVA applicata al prodotto, unitamente alle eventuali commissioni sulla carta regalo.
Infine è importante stabilire se il cliente può servirsi di molteplici carte regalo per un’unica spesa (cioè sommare il valore di più carte per effettuare un unico acquisto) e il periodo di validità della carta a partire dal giorno di emissione.
Tali regole dovranno essere comunicate al cliente prima dell’acquisto, poi trasmesse in dettaglio via SMS, e-mail o altri mezzi nel momento del rilascio della carta.
Quali sono gli inconvenienti?
Pur non essendoci veri e propri inconvenienti, è giusto sottolineare che la vendita delle carte regalo richiede qualche attenzione in più nella contabilità.
L’entrata proveniente dal rilascio di un buono acquisto non può essere considerata tale (almeno all’inizio). Il venditore riceve sì una somma nel momento dell’emissione, allo stesso tempo deve però considerare che il cliente avrà in mano un credito dello stesso valore.
La vendita andrà dunque registrata quando il cliente usa il buono per acquistare prodotti. Nulla di complicato, tuttavia nei primi tempi sarà sicuramente necessario prestare un po’ di attenzione a tale aspetto.
In caso di dubbi si consiglia di consultare un contabile o il proprio commercialista per evitare errori nella registrazione delle transazioni. Molto dipende anche dal servizio scelto per la creazione delle carte regalo, poiché alcuni potrebbero essere gestira in maniera automatica la contabilità, soprattutto quelli collegati al registratore di cassa telematico.
Si può offrire un buono in luogo del rimborso?
È una pratica molto diffusa tra i commercianti quella di effettuare rimborsi attraverso buoni spesa, coupon, carte regalo e simili.
Attenzione: non è sempre legittimo.
Si può rimborsare con buoni spesa se la merce restituita dal cliente non presenta difetti, e non rientra dunque nel diritto di garanzia o di recesso.
Esempio: un cliente acquista in negozio una maglia di taglia M, rientra a casa e si rende conto che non è la misura giusta.
In assenza di difetti oggettivi del prodotto, il commerciante non è obbligato dalla legge né a cambiare la merce né ad effettuare il rimborso. In questo caso può scegliere liberamente se e come farlo, dunque anche con un buono.
In presenza di un difetto o di merce non conforme alla descrizione, il venditore è invece obbligato ad effettuare il reso o cambio del prodotto. In questo caso l’esercente è tenuto per legge a restituire – in denaro – l’intera somma spesa dal cliente: l’uso del buono è illegittimo.
Come vendere carte regalo nel proprio negozio?
Sono diversi i metodi che il commerciante può adottare per vendere gift card in un piccolo negozio.
Non tutti implicano commissioni ma, prima di iniziare, è bene valutare oltre all’aspetto economico anche il modo in cui di intende gestire rilascio e uso delle carte.
In modo autonomo
È possibile gestire la vendita di carte regalo in modo del tutto autonomo e indipendente. Può pensare a tale ipotesi una piccola attività con un solo punto vendita ed una clientela non particolarmente ampia.
Si evitano in questo modo commissioni e costi addebitati da servizi esterni. Il costo non è mai zero. Ad esempio, il rilascio del buono e la registrazione degli stessi potrebbe avere dei costi, siano essi digitali o cartacei.
Inoltre, quando si gestisce senza il supporto di un software specializzato, il rischio di incorrere in errori aumenta, e da ciò potrebbe derivare una perdita.
Questa strada non è da escludere in modo categorico ma implica indubbiamente una profonda conoscenza della propria clientela, così da poter organizzare al meglio e soprattutto prevenire eventuali controversie o problemi di gestione.
Siti e-commerce e terminali
Un metodo semplice per iniziare a vendere gift cards sono le piattaforme e-commerce.
Le soluzioni più popolari permettono agli utenti di attivare la funziona tramite una rapida attivazione, e al cliente di comprare il buono con la stessa procedura di un normale acquisto online.
Tra i servizi che attualmente prevedono la funzione carte regalo troviamo Shopify, Wix e Squarespace. Per ulteriori informazioni si può dare un’occhiata al confronto tra le migliori piattaforme e-commerce.
La creazione rapida di buoni regalo è inclusa anche nell’app SumUp. Chi acquista un POS del marchio avrà accesso a questa e ad altre funzioni, ad esempio il negozio online e la fatturazione elettronica. Tutti i servizi SumUp sono pensati nell’ottica della piccola impresa con un volume modesto di transazioni.
Servizi specializzati
Esistono infine soluzioni specializzate nella fidelizzazione dei clienti. In questo caso vengono forniti tutti gli strumenti necessari per la creazione e la gestione di programmi fedeltà, carte regalo e così via.
Senza dubbio un’ottima soluzione per le attività che intendono crescere rapidamente, tuttavia richiede maggiori costi: si tratta spesso di servizi in abbonamento e con vincoli contrattuali.
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