Eseguire un cosiddetto bonifico errato oggi è pressoché improbabile grazie al sistema di controllo automatizzato nonché alla struttura particolare dei codici bancari.

Detto ciò, è improbabile ma non impossibile.

Un bonifico sbagliato crea una serie di fastidiosi inconvenienti a diversi soggetti, per i seguenti motivi:

  • Il creditore (destinatario “vero”) non riceve la somma dovuta
  • Il ricevente (destinatario “sbagliato”) si appropria, seppur senza volerlo, di denaro non suo
  • L’ordinante-debitore (colui che invia il bonifico sbagliato) non salda il debito e perde denaro

Prima di tutto, tranquillizziamoci. Il denaro in realtà non è perso. Le norme italiane regolano in modo dettagliato questo tipo di evento e consentono il recupero delle somme.

Nel presente articolo scopriamo quando un trasferimento bancario può definirsi errato, cosa succede quando sbagliamo IBAN o beneficiario, come recuperare le somme, come agire se arriva un bonifico inatteso sul nostro conto.

Tipi di bonifico errato

Può definirsi sbagliato un bonifico in cui, per errore di compilazione o per incomprensione nell’accordo tra le parti, venga inserito un qualsiasi dato in modo errato.

Il dato in questione può essere:

  • Beneficiario
  • IBAN
  • Somma
  • Causale

Mentre gli errori relativi a beneficiario, causale e somma possono essere risolti bonariamente tra le parti, più complicata diventa la risoluzione in caso di IBAN errato.

Beneficiario errato, IBAN corretto

Nulla di cui preoccuparsi.

Se l’IBAN è corretto, il denaro arriverà comunque a destinazione.

Anche inserendo una denominazione inesatta, ad esempio errori di battitura o nome completamente diverso da quello previsto, il trasferimento sarà comunque eseguito verso il conto corrente giusto.

È infatti il codice bancario (per l’appunto, l’IBAN) a identificare un conto corrente, non il beneficiario.

Beneficiario corretto, IBAN errato

Questo, invece, può essere un problema.

Se inseriamo uno o più caratteri inesatti dobbiamo sperare che il codice bancario sia inesistente, cioè che nessun conto sia associato all’IBAN utilizzato per sbaglio. In questo caso il bonifico non sarà eseguito e il denaro rimane sul nostro conto corrente.

Se invece il codice bancario è attivo, il trasferimento viene eseguito e la somma accreditata sul conto corrente di un ignaro ricevente. Un estraneo del quale non conosciamo alcun dettaglio riceverà da noi del denaro non dovuto.

Cosa fare in questo caso? Intanto, qualche suggerimento per evitare l’inconveniente:

Copia e incolla per evitare l’errore

Per molti è scontato ma per tanti altri non lo è.

Quando si esegue un bonifico, consigliamo vivamente di optare per il copia e incolla del codice anziché scriverlo manualmente cifra per cifra.

L’IBAN italiano è formato da 27 caratteri e, per quanto la nostra vista possa non avere difetti, tra uno sguardo e l’altro è facile perdersi tra le decine di cifre che lo compongono.

Se siamo su smartphone occorre selezionare il codice e tenere premuto sul testo evidenziato; in tal modo appaiono le operazioni disponibili, tra cui Copia. A questo punto andiamo nell’app della banca e tocchiamo, tenendo premuto, il campo dell’IBAN per far apparire l’opzione Incolla.

Per copiare la selezione su pc Windows dovremo invece usare la combinazione di tasti Ctrl + C, mentre per incollare la combinazione è Ctrl + V.

Procedura simile su computer Mac, dove invece si usano Cmd + C per copiare e Cmd + V per incollare.

Se invece il bonifico sbagliato viene disposto ma ancora non eseguito, possiamo correre ai ripari con la revoca dell’operazione:

Revoca dell’operazione

A meno che non si tratti di un bonifico istantaneo (irrevocabile), il trasferimento ordinario non viene eseguito subito, dunque abbiamo tempo – seppur limitato – per revocare l’operazione.

L’esecuzione del bonifico si verifica dopo il cosiddetto orario di cut-off della banca, cioè l’ora in cui l’istituto contabilizza tutte le operazioni ed effettua i trasferimenti tramite sistema informatico. Fino a quel momento, l’utente può revocare l’operazione.

Per annullare l’operazione basta accedere all’home banking tramite app o sito web della propria banca, andare nella sezione dedicata alle operazioni di pagamento eseguite e cliccare sul tasto Revoca/Annulla corrispondente al bonifico di nostro interesse.

Se non troviamo l’opzione di revoca o annullamento vuol dire che siamo oltre l’orario di cut-off, tuttavia consigliamo di fare un ultimo tentativo chiamando l’assistenza clienti.

Come ottenere la restituzione delle somme?

La legge italiana, in particolare il Codice Civile all’art. 2033, stabilisce il diritto di ripetizione dell’indebito. In altre parole: chi effettua un trasferimento di somme non dovute ha diritto alla loro restituzione.

Anche se l’errore dovesse dipendere da semplice negligenza dello stesso ordinante, quest’ultimo potrà pretendere le somme non dovute. La teoria è chiara e non lascia spazio a interpretazioni, ma come agire in termini pratici?

Se abbiamo inviato denaro alla persona sbagliata, la prima cosa da fare è contattare la banca del ricevente.

Per conoscere la banca del beneficiario basta controllare la ricevuta del bonifico in questione, ove sarà riportato l’istituto che ospita il conto corrente associato all’IBAN sbagliato.

A questo punto è necessario mettersi in contatto con la suddetta banca, inoltrando richiesta formale di ripetizione dell’indebito tramite posta raccomandata o PEC.

Nella lettera è necessario esporre il problema e riportare i dettagli dell’operazione. Non dimentichiamo di allegare la ricevuta del bonifico.

Consigliamo di inserire i propri contatti (telefono, e-mail, PEC) in modo da risultare facilmente reperibili in caso di domande, richieste di documentazione o comunicazioni. Infine, la lettera dovrà riportare data, luogo e naturalmente la firma dello scrivente.

L’istituto bancario del ricevente sarà tenuta a contattare il suo correntista per sollecitare la restituzione dell’indebito. Nel caso in cui quest’ultimo non si mostri collaborativo, l’ordinante dovrà rivolgersi a un legale per ottenere le informazioni sul ricevente e procedere per via giudiziale.

Ho ricevuto un bonifico non dovuto, cosa fare?

Se riceviamo un bonifico che non riconosciamo, con un beneficiario diverso da noi, innanzitutto la cosa da non fare è spendere quel denaro non nostro. Teniamolo sul conto in vista della restituzione.

Potrebbe passare del tempo prima di ricevere comunicazioni, ma ciò non vuol dire che l’ordinante abbia deciso di rinunciare ai suoi soldi.

Sarà la nostra a banca a contattarci per chiedere il consenso alla restituzione. Raccomandiamo massima collaborazione: in caso contrario rischiamo di essere formalmente accusati di appropriazione indebita.

Ottenuto il permesso, l’istituto bancario procede con la disposizione del trasferimento.

Cosa accade se ci opponiamo? Su richiesta formale della parte lesa, la banca dovrà fornire i dati del ricevente affinché l’ordinante possa procedere con un’azione legale, così come stabilito con decisione n.6886 del 3 maggio 2022 dall’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).

Attenzione alle truffe

Non è consigliabile perdere tempo nel restituire l’indebito ma, al contempo, raccomandiamo di mettere da parte l’impulsività: i malintenzionati sono sempre dietro l’angolo.

I truffatori si ingegnano su tutti i fronti, anche quello del bonifico sbagliato.

Come si svolge la truffa?

Il malintenzionato fa recapitare un bonifico sul nostro conto corrente. Tale bonifico proviene in tutta probabilità dal conto di un’altra vittima della truffa, ignara di quanto stia accadendo.

Dopo qualche giorno il truffatore ci contatta telefonicamente o tramite messaggi per intimare la restituzione delle somme, comunicando modalità di pagamento diverse dall’IBAN dal quale è partito il bonifico “errato”.

Di fronte alle minacce di denuncia, la vittima corre ai ripari eseguendo immediatamente il pagamento con le modalità comunicate dal truffatore. A questo punto la truffa è compiuta.

Effettuando il pagamento verso un IBAN diverso da quello del reale ordinante, non solo non abbiamo restituito le somme indebite (ribadiamo, appartenenti quasi sempre a un’altra vittima) ma, in aggiunta, abbiamo trasferito soldi a una terza persona, il truffatore.

Raccomandiamo dunque di non inviare denaro su conti diversi; utilizziamo il codice bancario da cui è partito il bonifico.

In breve…

  • Se abbiamo inviato un bonifico al beneficiario sbagliato: le somme non andranno perse ma bisogna agire tempestivamente per riaverle. La banca del ricevente è tenuta a collaborare agevolando la ripetizione dell’indebito o fornendo le generalità del ricevente.
  • Se abbiamo ricevuto un bonifico per errore: siamo obbligati dalla legge a restituire l’intera somma. Negando il denaro che non ci appartiene si delinea il reato di appropriazione indebita, per il quale sono previste sanzioni fino a 3.000 euro o reclusione fino a 5 anni. Per evitare truffe, assicuriamoci di restituire il denaro al mittente reale del bonifico.