Malgrado la digitalizzazione abbia toccato ormai qualsiasi ambito del commercio, non si può dire lo stesso per ricevute e scontrini, la cui versione cartacea rimane tuttora la preferita dai clienti.

Nel presente articolo spieghiamo innanzitutto la differenza tra ricevuta del POS, scontrino fiscale e documento commerciale.

Proponiamo una selezione di POS con stampante per piccole imprese e professionisti, analizzando le loro condizioni economiche oltre che la tipologia di stampante offerta.

Differenza tra scontrino e ricevuta della transazione

Ancora oggi si fa un po’ di confusione in tema di scontrini e ricevute.

Lo scontrino è un documento fiscale che certifica un incasso da parte dell’attività commerciale e riguarda strettamente il rapporto tra impresa e fisco. Lo scontrino fiscale viene emesso oggi in forma elettronica – tramite registratori telematici conformi alla normativa vigente – e inviati automaticamente all’Agenzia delle Entrate tramite Sistema di Interscambio (SdI).

La stampante collegata al registratore telematico emette invece il documento commerciale da consegnare al cliente, nella forma identico al vecchio scontrino fiscale. Tale documento certifica l’acquisto di un bene e servirà per esercitare il diritto di reso.

Diversa è la ricevuta emessa dal POS. La ricevuta stampata dal terminale di pagamento attesta semplicemente l’esito dell’operazione; non è legata alla documentazione fiscale.

Anche se il pagamento non viene eseguito per motivi tecnici (es. assenza di connessione) o per motivi relativi alla carta (es. mancanza di fondi disponibili sul conto, superamento del plafond), il terminale produce in forma digitale o cartacea una ricevuta attestante il rifiuto della transazione.

Ricapitolando…

  • Lo scontrino fiscale o scontrino elettronico viene prodotto dal Registratore Telematico e inviato all’Agenzia delle Entrate. Non deve essere consegnata copia al cliente.

  • Il documento commerciale è la prova d’acquisto da consegnare al cliente. Viene prodotto, nella maggior parte dei casi, dallo stesso registratore di cassa tramite stampante compatibile collegata.

  • La ricevuta della transazione è prodotta dal terminale di pagamento e certifica l’esito dell’operazione. Può essere cartacea o digitale.

Se la stampa della ricevuta non è automatica, è buona abitudine chiedere al cliente se la desidera o meno, e in quest’ultimo caso evitare la stampa. Il vantaggio è doppio: si consuma meno carta e si fa un favore all’ambiente. Se il dispositivo lo permette, si può consegnare anche una ricevuta digitale inserendo il numero di telefono del cliente.

Detto ciò, a seconda del tipo di attività il POS con scontrino cartaceo (o meglio, con ricevuta) potrebbe essere indispensabile. Di seguito scopriamo quale tipo di terminale è in grado di produrre ricevute cartacee tramite stampanti integrate o compatibili.

Quale tipo di terminale ha la stampante per ricevute?

In origine, per avere un POS con stampante occorreva puntare sulle tipologie tradizionali di dispositivo, ossia quello fisso o quello portatile con SIM integrata.

L’evoluzione delea tecnologie ha reso oggi le differenze sempre più sottili, tanto da dover compiere la scelta del dispositivo non tanto in base alla presenza o meno della stampante, quanto al tipo di attività.

Esistono supporti per fissare il terminale e rendero inamovibile

I negozi con una sola postazione e un flusso di cassa continuo (es. supermercati, farmacie) necessitano di una connessione stabile. In questo caso la soluzione è il terminale fisso – cosiddetto da tavolo o da banco – da collegare alla rete tramite cavo. Il POS fisso va snellendosi via via di più, dunque non è scontata la presenza di stampante integrata.

Il POS portatile può adattarsi facilmente a qualsiasi tipo di attività.

Occorre distinguere tra la versione “tradizionale” (più ingombrante perchè munita di stampante integrata) e quella “moderna” (un dispositivo snello e leggero, con stampante da aggiungere all’occorrenza. Questi ultimi sono molto comodi perché si adattano sia all’uso in mobilità (senza stampante sono leggeri e maneggevoli) sia all’uso in sede (la stampante è anche un supporto da banco). Più avanti scopriamo qualche interessante soluzione.

Foto: Emmanuel Charpentier, Mobile Transaction

myPOS Carbon è un terminale smart con stampante integrata

SmartPOS con stampante scontrini e SIM integrata.

La caratteristica del dispositivo portatile è la SIM integrata grazie alla quale può elaborare transazioni ovunque, anche se non connesso ad una rete fissa. È quindi perfetto per chi necessita di stampare ricevute cartacee in mobilità, ad esempio presso il domicilio di un cliente (consegne, interventi sul posto, ecc.) o nell’ambito di attività itineranti (mercati, fiere, eventi, ecc.)

Infine c’è il POS mobile, da non confondere con quello portatile. Questo è il modello da escludere se si cerca un POS con stampante, poiché invia solo ricevute digitali.

POS con stampante: le migliori offerte

Una piccola impresa può optare indubbiamente sul POS portatile, versatile e moderno.

Le stampanti presenti sui terminali sono perlopiù standard, dunque inutile perdere tempo nel capire le differenze in fatto di stampa. I costi sono l’elemento da osservare, ma per scegliere l’opzione più economica bisogna guardare alle esigenze particolari della propria attività.

Nella seguente tabella presentiamo alcune delle migliori offerte, poi lasciamo qualche osservazione per aiutare a scegliere il terminale più adatto:

POS portatile Costi Link
Axerve a
commissioni

Axerve senza canone
Prezzo: 100 €
SENZA CANONE
Commissione: 1 %
Con qualsiasi c/c
Stampante integrata

SumUp SoloSumUp Solo con stampante

Prezzo: 139 €
SENZA CANONE
Commissione: 1,95 %
Con qualsiasi c/c
Stampante modulare
Axerve a
canone

Axerve senza commissioni
Canone:
17 - 22 € / mese
SENZA
COMMISSIONI

Con qualsiasi c/c
Stampante integrata
myPOS Pro
myPOS Pro
Prezzo: 249 €
SENZA CANONE
Commissioni:
1,20 % + 0,05 €–2,85 % + 0,05 €
Accrediti istantanei
Stampante integrata
NexiNexi Canone
29 – 39 € / mese
Commissioni
0,69-2,49%
Con qualsiasi c/c
Stampante integrata
POS portatile Costi Link
Axerve a
commissioni

Axerve senza canone
Prezzo: 100 €
SENZA CANONE
Commissione: 1 %
Con qualsiasi c/c
Stampante integrata

SumUp SoloSumUp Solo con stampante

Prezzo: 139 €
SENZA CANONE
Commissione: 1,95 %
Con qualsiasi c/c
Stampante modulare
Axerve a
canone

Axerve senza commissioni
Canone:
17 - 22 € / mese
SENZA
COMMISSIONI

Con qualsiasi c/c
Stampante integrata
myPOS Pro
myPOS Pro
Prezzo: 249 €
SENZA CANONE
Commissioni:
1,20 % + 0,05 €–2,85 % + 0,05 €
Accrediti istantanei
Stampante integrata
NexiNexi Canone
29 – 39 € / mese
Commissioni
0,69-2,49%
Con qualsiasi c/c
Stampante integrata

Tutti i dispositivi sopraelencati sono portatili, dunque con SIM integrata e batteria per elaborare transazioni ovunque. Ad eccezione del SumUp Solo, hanno tutti una stampante integrata.

Il SumUp Solo ha invece una stampante separata. Può essere usato da solo (molto comodo in mobilità, con invio di ricevute digitali) o insieme alla sua stampante che fa anche da supporto da banco (vedi foto).

Foto: Emmanuel Charpentier, Mobile Transaction

La stampante di SumUp Solo è rimovibile

Per installare la stampante è sufficiente poggiare il POS Solo nell’apposito spazio.

Passiamo ora all’analisi dei costi.

Ci sono tre soluzioni senza canone: Axerve a commissioni, SumUp Solo, myPOS Pro. In questo caso è necessario acquistare il dispositivo (vedi prezzi in tabella) ma in seguito si pagherà solo in funzione dell’uso effettivo, cioè in base alle transazioni elaborate.

In questo tipo di offerta, la commissione sulle transazioni è l’elemento da osservare: Axerve a commissioni all’1 % è la proposta più economica, eccellente in ambito di POS senza canone per piccole attività. Il terminale, inoltre, ha un prezzo conveniente (100 €).

La commissione di SumUp è più elevata, tuttavia è una soluzione facile da attivare e apprezzata dalle attività che ricevono pochi pagamenti con carta. myPOS presenta commissioni extra che rendono il suo terminale poco economico.

Le rimanenti offerte comportano il pagamento di un canone mensile, ma sono molto diverse. Axerve a canone prevede esclusivamente il costo fisso mensile e nessun costo variabile (non ci sono commissioni sul transato a meno che non si superi la soglia di transato inclusa nell’offerta). Per maggiori informazioni consigliamo di consultare la nostra recensione su Axerve a Canone.

Nexi applica entrambe le tariffe, canone + commissioni, ed è consigliata solo alle attività con un transato mensile elevato.