Come si apre un conto corrente online? La procedura è pressoché identica a quella di una filiale fisica, se non per il fatto che è lo stesso utente a sostituirsi all’impiegato della banca.

Procedere autonomamente anziché recarsi in filiale è consigliato non solo per risparmiare tempo, bensì anche per risparmiare denaro.

Spesso le condizioni economiche sono diverse (più care) per i clienti che si servono della filiale fisica, che si tratti di apertura o di operazioni successive, ad esempio pagamenti.

In questa guida scopriamo come prepararsi all’apertura del conto corrente online, quali sono i passaggi da seguire e come si effettua la verifica dell’identità.

Cosa serve per aprire un conto online?

Registrarsi al sito di una banca richiede solo pochi minuti, a meno che l’utente non debba nel mentre mettersi alla ricerca dei documenti e del necessario.

Prima di iniziare, assicuriamoci di avere a portata di mano:

  • Documento d’identità
  • Tessera sanitaria
  • Smartphone
  • Indirizzo e-mail

Consigliamo di accedere alla propria casella di posta elettronica prima di iniziare la registrazione, dato che nel corso della procedura dovremo confermare l’indirizzo e-mail. La conferma avviene semplicemente cliccando sul link contenuto all’interno di una mail inviata appositamente.

In modo analogo, il numero di cellulare dovrà essere confermato inserendo il codice che si riceve via SMS. Si tratta di un codice one-time, usa e getta, ma in alcuni casi potrebbe servire anche in altri passaggi (in questo caso sarà indicato nello stesso SMS).

A proposito di telefono, deve necessariamente trattarsi di uno smartphone. Il telefono smart è infatti richiesto dall’attuale normativa europea in materia di sicurezza dei servizi finanziari online.

Primo passaggio: dati anagrafici e di contatto

Il primo step per aprire un conto online consiste nella compilazione dei propri dati anagrafici. Nel caso di conto cointestato dovremo invece inserire i nostri dati nonché quelli dell’altro intestatario (oltre che documento d’identità, numero di telefono e così via).

Quali informazioni sono richieste? Nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale. Per semplificare la compilazione, nei campi relativi a comune e provincia basterà digitare le prime lettere e poi selezionare dai risultati che appariranno.

Modulo di apertura del conto online di Crédit Agricole

La maggior parte degli istituti propongono oggi moduli estremamente semplici da compilare, ponendo in singole schermate brevi domande (es. Come ti chiami?, Qual è il tuo numero di telefono?)

Tale suddivisione può apparire inutile e anche fastidiosa agli utenti che hanno familiarità con gli strumenti web, ma è indubbiamente apprezzata dalle persone meno avvezze.

Non è necessario indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata), bensì un semplice indirizzo e-mail come Gmail, Libero, Outlook, ecc.

Secondo passaggio: documento di identità

Dopo aver compilato tutte le informazioni si passa ai documenti.

Anche in questo caso, prima di caricarli dovremo selezionare il tipo di documento che intendiamo usare, indicare il numero dello stesso documento nonché l’ente che lo rilasciato.

Inutile dire che non può essere utilizzato un documento scaduto: il sistema lo rifiuterà in modo automatico oppure dopo una verifica effettuata da operatori. In altre parole, perderemo inutile tempo.

Per aprire un conto corrente è richiesto un documento tra carta d'identità, patente o passaporto

Gli istituti bancari e finanziari permettono di usare, a scelta dell’utente, uno dei seguenti documenti:

  • Carta d’identità
  • Patente di guida
  • Passaporto

Ci è capitato, nel caso di conti non italiani, che non venisse accettata la carta d’identità cartacea.

Caricare i documenti è facilissimo: basterà scattare un paio di foto con il telefono. Se la registrazione viene effettuata da computer si potrà – ma non in tutti i casi – caricare file già esistenti. Più comune è tuttavia la procedura che prevede l’uso della fotocamera, per questo motivo consigliamo di procedere direttamente da smartphone.

Autorizzazione accesso alla fotocamera su Android

Autorizzazione di accesso all’uso della fotocamera su dispositivi Android.

Autorizzazione accesso alla fotocamera su iOS

Autorizzazione di accesso all’uso della fotocamera su dispositivi iOS.

Ricordiamoci di concedere l’autorizzazione all’uso della fotocamera da parte del sito della banca o dell’applicazione. Quando installiamo un’app sul telefono, al primo avvio compariranno messaggi per la richiesta di accesso alla fotocamera; dato che l’autorizzazione serve per l’upload dei documenti, non avremo altra scelta.

Qualora per errore non abbiamo concesso l’autorizzazione basterà andare in impostazioni, selezionare l’app in questione e regolare da lì i permessi. In seguito potrà naturalmente essere revocata, a meno che non vogliamo servircene per la compilazione autonomatica dei bollettini e degli F24 (insomma, ha la sua utilità).

Per caricare il documento verrà chiesto di scattare una foto rispettando i bordi virtuali che compaiono sul display. Dopo lo scatto, verifichiamo che tutte le scritte sul documento siano perfettamente leggibili, poiché in caso contrario il sistema chiede di ripetere l’operazione.

Evitiamo movimenti al momento dello scatto. L’ambiente deve essere luminoso ma assicuriamoci che i riflessi della luce non coprano il documento.

Terzo passaggio: firma del contratto

Proprio come avviene nelle filiali fisiche, l’utente dovrà prendere visione del contratto e firmarlo.

In alcune procedure è addirittura obbligatorio visualizzare il documento: se non si clicca sul link per aprire il contratto non si potrà procedere alla firma.

Come si firma un contratto online? La firma digitale consiste, come anticipato nella sezione Cosa serve?, nell’immissione di un codice temporaneo che riceviamo al numero di cellulare indicato nella prima fase della registrazione, via SMS.

Sarà necessario apporre più di una firma ripetendo la medesima procedura.

Questionario MiFID

Nel corso della registrazione, solitamente nelle fasi finali, è prevista la compilazione del cosiddetto questionario MiFID.

Cos’è e a cosa serve? È un passaggio obbligatorio previsto dalla legge. Serve ad acquisire informazioni relative al livello di conoscenza dell’utente rispetto al mercato finanaziario, agli strumenti di investimento, ai propri obiettivi finanziari.

Raccomandiamo di compilarlo con attenzione perché obiettivo di questo documento è quello di tutelare il correntista. Grazie alla normativa europea, la banca non potrà proporre all’utente di investire in prodotti con un livello di rischio più elevato rispetto a quello dichiarato nel questionario.

È utile anche in caso di controversie con l’istituto finanziario, dunque consigliamo di non sottovalutare questo passaggio compilando in modo frettoloso e superficiale. Rispondiamo in modo adeguato alle nostre reali necessità e intenzioni.

Le risposte hanno durata di 4 anni, dopodiché sarà richiesto di compilare nuovamente il modulo MiFID.

Ultimo passaggio: verifica dell’identità

Per non incorrere nel rischio di azioni illecite, la banca dovrà infine verificare l’identità della persona che sta richiedendo l’apertura del conto.

A seconda dell’istituto, sono previsti uno o più metodi di verifica. Li elenchiamo di seguito.

Bonifico bancario

La banca comunica beneficiario, IBAN e importo, mentre l’utente procede a effettuare il bonifico con i suddetti dati. L’importo del bonifico è irrisorio (generalmente pochi euro) perché lo scopo dell’operazione è, appunto, la verifica dell’identità.

Come si può immaginare, il bonifico deve essere eseguito da un conto corrente intestato alla stessa persona che sta chiedendo l’apertura del nuovo conto. Effettuando il trasferimento da un conto intestato ad altra persona, questo non sarà preso in considerazione.

L’importo inviato per la verifica sarà automaticamente accreditato sul nuovo conto.

Selfie (autoscatto)

Consiste nello scattare una foto in cui il viso dell’utente sia ben visibile insieme al documento di identità. Il documento deve essere tenuto nelle vicinanze del viso, evitando però di coprirlo anche solo in parte.

Come nella fase di upload dei documenti, anche in questo caso appariranno sullo schermo dei margini virtuali in cui rientrare con l’inquadratura. Le raccomandazioni sono le medesime: niente movimenti, buona luminosità ma nessun riflesso.

Per verificare l'identità è possibile scattare un selfie anziché effettuare il bonifico

Il selfie permette di verificare l’identità evitando il riconoscimento in presenza.

Videochiamata

Alcune banche preferiscono la videochiamata con un operatore in carne e ossa, anche se constatiamo che tale pratica viene (per fortuna) è ormai poco impiegata.

Dura pochi minuti, durante i quali vengono chiesti dall’operatore dati anagrafici, indirizzo e-mail e numero di telefono per accertarsi che corrispondano a quelli indicati nel modulo di registrazione.

Registrazione video

Questo metodo prevede la registrazione di un breve video, di appena qualche secondo, nel quale sia visibile il proprio viso. A seconda dell’istituto si dovrà mostrare il documenti d’identità (lo stesso caricato negli step precedenti) oppure pronunciare un codice o una parola casuale che appare sullo schermo.

Filiale fisica

Se la banca online è affiliata con un istituto tradizionale o convenzionata con punti di vendita fisici potrebbe essere proposta la verifica di persona.

Si tratta di un metodo ormai poco diffuso (e poco amato), disponibile perlopiù con le banche tradizionali.

Verifica istantanea con SPID

Il miglior metodo per verificare la propria identità all’apertura di un conto corrente online è senza ombra di dubbio SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Se prima SPID serviva unicamente per interagire con la Pubblica Amministrazione, oggi può essere usato anche per aprire un conto.

Come funziona? Dopo aver eseguito i primi step della registrazione (dati anagrafici, caricamento documenti), selezionando questo metodo di verifica basterà semplicemente accedere con le proprie credenziali SPID come avviene per qualsiasi altro servizio.

Inutile dire che la procedura è pressoché istatanea e in poche ore (nella peggiore delle ipotesi) il nostro conto corrente sarà attivo.

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