Il credito d’imposta registratori di cassa è stato confermato anche per l’anno 2024, ma non rimane molto tempo per usufruirne.

Al momento non vi sono notizie su un’eventuale riconferma nella prossima Legge di Bilancio, motivo per cui è meglio non esitare e procedere quanto prima all’adeguamento del proprio software RT.

Nel presente articolo scopriamo cos’è, a quanto ammonta, come ottenere il bonus e, soprattutto, quali sono i vantaggi dell’adeguamento allo standard più recente.

Cos’è il credito d’imposta per registratori di cassa

Il cosiddetto bonus registratori di cassa è un credito d’imposta concesso dallo Stato per incentivare l’adeguamento dei sistemi di cassa ai più recenti requisiti tecnici.

I requisiti tecnici per la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi sono dettati dall’Agenzia delle Entrate (AdE), disponibili sul sito ufficiale dell’ente.

Il bonus registratore di cassa è un credito d'imposta da usare in compensazione per coprire la spesa di aggiornamento del software RT

Affinché la propria cassa sia conforme agli ultimi standard – i quali includono le regole di partecipazione alla spesso dimenticata Lotteria degli Scontrini – gli esercenti potranno rivolgersi al fornitore del proprio registratore telematico.

Nel 2024 è stata infatti introdotta l’estrazione istantanea della Lotteria degli Scontrini. Per parteciparvi, il RT deve generare un apposito codice QR da stampante sullo scontrino o documento commerciale.

L’incentivo in questione va dunque a coprire la spesa di adeguamento di RT già immatricolati, cioè l’aggiornamento del sistema.

Lotteria degli Scontrini per gli esercenti

La Lotteria degli Scontrini è un’iniziativa volta a incentivare i pagamenti con carta, ma gli esercenti non dovrebbero osservarla come una fastidiosa imposizione.

Il suddetto programma prevede infatti premi per gli esercenti, oltre che per i loro clienti.

Se il cliente vince, anche l’attività commerciale riceverà un premio in denaro. I dettagli sono indicati sul sito ufficiale del programma, lotteriadegliscontrini.gov.it

Aggiornare il proprio sistema permetterà a commercianti e clienti di partecipare anche alle estrazioni istantanee. Un ottimo motivo per avvalersi del bonus per adeguamento del registratore di cassa telematico.

Potrebbe interessare l’articolo sull’obbligo di Registratore Telematico

Importo del bonus

A quanto ammonta l’incentivo sull’adeguamento dei registratori di cassa telematici?

Il credito d’imposta è riconosciuto per il 100% della spesa, tuttavia per un importo massimo di 50 euro per singolo strumento.

Cosa significa?

Se spendiamo un importo pari o inferiore a 50 euro per adeguare il nostro registratore di cassa, lo Stato coprirà l’intera spesa, cioè il 100%.

L'importo del credito d'imposta per l'adeguamento RT ammonta a massimo 50 euro

Se l’adeguamento costa più di 50 euro, l’esercente non potrà compensare la parte eccedente i cinquanta euro.

Tale importo è riconosciuto, come anticipato, per singolo strumento.

Gli imprenditori che devono adeguare diversi registratori di cassa potranno dunque usufruire del credito d’imposta per ognuno dei sistemi aggiornati.

Validità e scadenza

Nell’estate del 2023 il Governo ha prorogato la validità del bonus fino alla data del 31 dicembre 2024.

Entro la fine del corrente anno gli esercenti dovranno dunque provvedere all’aggiornamento informatico del proprio sistema cassa.

Per non perdere l’incentivo consigliamo di procedere quanto prima all’adeguamento, giacché a oggi non è trapelata alcuna voce su un eventuale inserimento del bonus nella prossima legge finanziaria.

Come funziona? Richiesta del credito d’imposta

Chiariamo innanzitutto che non si tratta di uno sconto in fattura, di conseguenza l’esercente dovrà pagare interamente la spesa di adeguamento.

Per ottenere l’incentivo dovrà trasmettere la fattura al proprio commercialista o consulente fiscale.

Il commercialista inserirà la spesa sostenuta come credito d’imposta, inserendo il codice 7032 (“Credito d’imposta per l’adeguamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri“).

Questo sistema è definito credito d’imposta in compensazione e consiste in buona sostanza in uno “sconto” sulle tasse da pagare all’Agenzia delle Entrate.

Grazie al credito in compensazione gli esercenti hanno la possibilità di avvalersi dell’incentivo senza effettuare apposite richieste né attendere l’esito delle stesse.

Fonti