Qualsiasi attività può ricevere pagamenti con carta senza POS grazie al Tap to Pay, sul proprio telefono.

No, non stiamo parlando di dispositivi esterni da collegare allo smartphone.

Il nuovo metodo per elaborare transazioni, chiamato anche softPOS, non richiede l’acquisto di dispositivi.

  • Cos’è e come funziona?
  • È adatto a tutti?
  • Quali soluzioni sono disponibili in Italia?

Nel presente articolo rispondiamo alle domande frequenti sul softPOS, mettendo in evidenza vantaggi e svantaggi del POS nel telefono.

Cos’è il Tap to Pay?

È un metodo per accettare pagamenti con carta attraverso un comune smartphone.

Da non confondere con il lettore di carte che si collega al telefono: con il Tap to Pay non sono necessari dispositivi esterni.

Si serve dell’antenna NFC ormai presente in tutti i telefoni smart, la stessa antenna che usiamo per pagare con smartphone tramite wallet digitali (es. Apple Pay, Google Pay).

Non serve acquistare un tipo particolare di telefono.

Significato

Tap è una parola inglese che possiamo tradurre in italiano con toccare, tocco o colpetto. Indica insomma un contatto rapido e leggero.

Questo termine è diventato di uso comune anche in Italia per indicare il tocco sul touchscreen. In pratica la versione mobile del clic.

Pay significa semplicemente pagare.

In conclusione, possiamo tradurre Tap to Pay con tocca per pagare, pur essendo ingannevole.

Questa modalità di pagamento è infatti contactless, senza contatto.

A seconda del gestore di servizi e dei paesi vengono utilizzate diverse espressioni per indicare tale metodo di incasso.

Mastercard, ad esempio, si serve del termine Tap on Phone mentre Visa predilige Tap to Phone. Nel Regno Unito ha preso piede l’espressione softPOS, a nostro avviso la più esplicativa.

Vedremo nel tempo quale di questi termini riuscirà ad attecchire nel mercato italiano.

Come funziona il softPOS?

Per avvalersi dell’ennesima funzionalità dello smartphone non basta che il telefono sia munito di l’antenna NFC. È necessario rivolgersi a un gestore di servizi.

Prima di scoprire i fornitori di soluzioni Tap to Pay in Italia, vediamo in termini pratici come si riceve un pagamento con il telefono.

Per ricevere un pagamento Tap to Pay si installa un'apposita applicazione

Per iniziare a elaborare transazioni con carta in modalità softPOS occorre:

  • individuare un provider e attivare il servizio
  • scaricare un’apposita app sul telefono
  • accedere con le credenziali (username e password)

Tanto basta per abilitare il dispositivo a ricevere pagamenti con carta senza POS.

A questo punto è sufficiente aprire l’app, digitare l’importo e confermare. Al cliente basta avvicinare la sua carta al telefono del commerciante. I

n pochi istanti la transazione viene eleborata.

Nulla cambia in tema di accredito degli incassi: il fornitore del servizio esegue un bonifico sul conto corrente dell’esercente. I tempi di accredito possono variare da 1 giorno lavorativo a 2-3 giorni lavorativi a seconda della soluzione scelta.

Pro e Contro del POS nel telefono

L’idea di avere un POS nel telefono è allettante, nonostante ciò è meglio abbassare le aspettative.

Di seguito un breve elenco di vantaggi e svantaggi:

Vantaggi e svantaggi del softPOS

Pro

Innanzitutto, viene meno la spesa per acquisto o noleggio del terminale fisico. Il vantaggio si nota soprattutto nel secondo caso (noleggio), poiché il canone incide in modo significativo sulle spese mensili.

Altro pregio è di carattere pratico. Tutti noi abbiamo una certa familiarità con il nostro telefono, che usiamo quotidianamente sia per lavoro sia nel tempo libero. Non sarà necessario leggere istruzioni o capirne il funzionamento: si apre un’app e si digita l’importo.

Praticità che torna particolarmente utile per l’uso in mobilità, ad esempio per le consegne a domicilio o per qualsiasi lavoro richieda di intervenire sul posto.

Infine, qualora si scelga una soluzione senza canone, consigliamo il Tap to Pay come POS secondario da dedicare a determinati circuiti oppure da utilizzare in caso di disservizi del dispositivo principale.

Contro

Il Tap to Pay non è esente da difetti, anzi.

Segnaliamo che, per ovvi motivi, elabora solo transazioni contactless. Malgrado tutte le carte siano munite di questa tecnologia, in alcuni casi potrebbe essere necessario il pagamento con chip (es. attivazione della carta). Trattasi tuttavia di un problema marginale.

Questo è al contempo un pregio e un difetto. I piani tariffari associati al Tap to Pay sono solitamente pensati per micro-attività che non elaborano grandi volumi di pagamenti elettronici. Di conseguenza sono vantaggiosi per piccoli negozi e professionisti ma sconsigliati per esercizi commerciali che ricevono molti pagamenti con carta.

Chi intende utilizzare il telefono personale come softPOS deve mettere in conto che il proprio dispositivo sarà maneggiato da decine di persone ogni giorno.

Ricordiamo che il cliente deve inserire il codice PIN su transazioni di importo superiore a 50 euro, e in taluni casi anche per pagamenti di importo inferiore. Da quest’ultima circostanza derivano due problemi: igiene e consumo rapido di batteria.

Requisiti dello smartphone

Naturalmente le prestazioni generali del dispositivo sono importanti. Nulla di particolare: è sufficiente che il telefono non risulti lento quando apriamo e utilizziamo applicazioni.

Si aggiungono i seguenti requisiti:

  • sistama operativo aggiornato all’ultima versione
  • NFC (tecnologia contactless)

Inutile dire che Android e iOS sono i sistemi operativi con maggiore compatibilità. Attualmente qualche operatore offre il servizio a utenti Huawei, tuttavia c’è davvero poca scelta.

Assicuriamoci di aggiornare regolarmente il dispositivo, non solo per motivi di compatibilità con le app ma anche e soprattutto per motivi di sicurezza.

Infine, non possiamo ricevere pagamenti contactless se il cellulare non è munito di antenna contactless, vale a dire di tecnologia NFC.

Per conoscere le migliori soluzioni rimandiamo al nostro articolo: