È facile credere che più carte si accettano in un negozio, più alto sarà il fatturato. In questo articolo ci poniamo (e rispondiamo) alla seguente domanda: vale la pena accettare tutti i circuiti di pagamento?
Secondo una ricerca sui titolari di carte Discover, il 17% sceglie di non concludere una transazione o di cambiare i piani originali di spesa se il loro circuito non è accettato. Il 59% cerca il simbolo della propria carta prima di pagare, mentre il 46% verifica la sua presenza prima ancora di scegliere il negozio.
Si riscontra un’altra differenza negli importi delle transazioni tra carte di credito e carte di debito (i cosiddetti “Bancomat”). La spesa media per le carte di credito è globalmente più elevata rispetto a quella delle carte di debito. Dunque non dovrebbe essere evidente che più circuiti si accettano, più alti saranno i profitti?
Non necessariamente – se il costo dell’accettarle è più alto dei benefici. Diamo un’occhiata alla popolarità delle carte, alle commissioni ma soprattutto al tipo di utenza che attrae un determinato circuito.
Lavora a stretto contatto con tutte le banche presenti in Italia. Chi apre un conto corrente riceve una carta PagoBancomat ed effettua prelievi da sportelli automatici PagoBancomat.
Non è un caso che siano 37 milioni le carte emesse dal circuito, e che ogni anno vengano spesi ben 87,5 miliardi di euro attraverso loro.
Oltre ad essere fondamentale per la loro diffusione è anche quella più apprezzata dai commercianti, offrendo le commissioni più basse in assoluto tra tutti i circuiti di pagamento operativi in Italia.
Ha alcuni limiti; per questo motivo le sue carte sono spesso affiancate dal circuito Maestro.
Dovresti accettarla? Assolutamente sì, è essenziale per qualsiasi tipo di attività commerciale.
Commissioni: Le più basse in Italia (tra 0,5 e 1,00% a seconda del servizio sottoscritto).
Società acquirer: Tutte (escl. American Express).
Insieme al suo principale concorrente MasterCard, Visa Debit (carte di debito e prepagate) è il circuito con le commissioni più basse per il commerciante.
Se si accettano pagamenti da una Visa rilasciata all’estero, oppure da una carta premium o aziendale, potrebbero tuttavia essere applicate tariffe più elevate a causa delle commissioni sul cambio di valuta.
Essendo uno dei circuiti più diffusi al mondo, tutti gli acquirers – cioè le società che elaborano i pagamenti elettronici – includono Visa nel loro servizio base.
Dovresti accettarla? Sì, è essenziale per qualsiasi tipo di attività commerciale.
Commissioni: Le più economiche tra tutti i circuiti (fatta eccezione per PagoBancomat). Le carte premium e aziendali implicano tariffe più elevate.
Società acquirer: Tutte (escl. American Express).
Visa Electron – popolare tra i giovani
Visa Electron è una carta di debito o prepagata che richiede la presenza di fondi sul conto associato ad essa nel momento dell’acquisto, diversamente dal circuito Visa Debit – il quale consente di effettuare acquisti con scoperto entro certi limiti. È molto popolare tra i giovani (14-18 anni) e tra le categorie meno abbienti.
L’uso di questo circuito è in netto calo perché le banche e le società di moneta elettronica hanno deciso di passare progressivamente alla Visa Debit.
Se con il tuo POS puoi accettare carte Visa, molto probabilmente accetti anche Visa Electron. Non si tratta però di una regola, quindi meglio chiedere al proprio acquirer se tale circuito risulta fondamentale per la propria attività.
Chi dovrebbe accettarla: Negozi con una clientela giovane o con basso reddito.
Commissioni: Basse, le stesse applicate alle carte di debito o prepagate Visa.
Società acquirer: Tutte (escl. American Express).
In realtà, anche se meno diffuso, questo circuito può essere accettato anche negli altri paesi europei con moneta diversa dall’Euro. Alcuni acquirers nel Regno Unito consentono infatti di ricevere pagamenti da questo circuito.
Diversa è la situazione fuori dall’Europa, dove le carte VPay non sono accettate.
Chi dovrebbe accettarla: Tutte le attività dell’Eurozona.
Commissioni: Basse, come quelle del circuito Visa Debit.
Società acquirer: Tutte (escl. American Express).
Tutti gli acquirer sono in grado di accettare Mastercard, e le sue commissioni sono paragonabili a quelle del circuito Visa.
Anche in questo caso, però, quando si accetta un pagamento con una MasterCard business, premium o emessa all’estero vengono applicate tariffe più alte.
Dovresti accettarla? Sì, è essenziale quanto Visa e PagoBancomat.
Commissioni: Basse, ma si applicano tariffe più elevate per le carte aziendali e premium.
Società acquirer: Tutte (escl. American Express)
Se alcuni paesi europei (es. Regno Unito, Danimarca) hanno deciso di riampiazzarle con le Visa Debit o MasterCard Debit, in Germania, Paesi Basse e Belgio (oltre che nel nostro paese) le carte Maestro sono vive e vegete, anzi costituiscono un punto di riferimento del settore.
Questo circuito può essere usato anche per le transazioni a distanza (online, pre-autorizzazioni) e fuori i confini europei. Proprio per questo motivo le carte PagoBancomat, con i loro limiti, vengono accompagnate da questo circuito internazionale.
Dovresti accettarla? Sì, in Italia è fondamentale.
Commissioni: Basse, come quelle applicate a MasterCard Debit.
Società acquirer: Tutte (escl. American Express)
American Express – i titolari spendono di più
American Express è noto per essere la più grande società emittente di carte di credito e la quarta per numero di carte. Le statistiche sono chiare: i titolari di carte Amex spendono di più e sono diffuse soprattutto tra consumatori benestanti.
Nonostante il nome, American Express non per clienti americani – anzi negli ultimi anni vanta una rapida diffusione anche in Italia, dove si punta anche ad un’utenza popolare.
Si tratta di un circuito di pagamento a se stante, cioè non si serve di banche e società esterne per l’elaborazione dei pagamenti. Per questo motivo i commercianti che vogliono accettare le sue carte di credito devono sottoscrivere un accordo direttamente con il brand. Alcune banche acquirer potrebbero proporsi come intermediarie.
Il punto dolente sono le commissioni, decisamente più alte rispetto a quelle dei circuiti finora visti. Alcuni tipi di attività possono però avvantaggiarsi della spesa media elevata dei titolari di carte di credito American Express.
Chi dovrebbe accettarla: Tutte le attività medio-grandi, soprattutto se attraggono un’utenza benestante.
Commissioni: Elevate, si aggirano intorno al 2%.
Lettori di carte che includono American Express: SumUp, myPOS, iZettle.
Società acquirer: American Express
Discover – popolare negli Stati Uniti
Discover è il quarto brand più popolare degli Stati Uniti, con circa 50 milioni di utenti. Nonostante le sue carte siano emesse solo per i residenti statunitensi, la società Discover Financial Services è proprietaria di Diners Club e del suo circuito internazionale.
Vi sono molte probabilità che i turisti statunitensi abbiano nel loro portafogli una Discover.
Discover raramente viene accettata in Italia, anche se alcune soluzioni alternative al classico terminale POS lo propongono nel pacchetto dei circuiti di pagamento inclusi.
Chi dovrebbe accettarla: Negozi frequentati spesso da clienti statunitensi.
Commissioni: Elevate, intorno al 2-4%.
Lettori di carte che includono Discover: SumUp Air, iZettle.
Diners Club – popolare tra chi viaggia per lavoro
Diners Club è una carta di credito dedicata ad aziende, professionisti e consumatori benestanti. È spesso utilizzata come carta aziendale e da professionisti che viaggiano in tutto il mondo per lavoro, alloggiano in alberghi di un certo livello e spendono in negozi altrettanto importanti.
Essendo parte del Discover Global Network, al quale si è accennato nella sezione precedente, questo circuito vanta 70 milioni di utenti ed è accettato in 190 paesi.
In Italia le sue carte di credito non sono diffuse quanto quelle del concorrente American Express, eppure non è difficile trovare attività commerciali che le accettano – soprattutto in aree turistiche e nelle grandi città. Diversi acquirer includono infatti Diners Club nei pacchetti base dei loro servizi, oppure lo offrono come circuito opzionale.
Chi dovrebbe accettarla: Le attività frequentate da professionisti internazionali e clienti benestanti.
Commissioni: Generalmente elevate, tra 3-4%.
Lettori di carte che includono Diners: SumUp Air, iZettle.
Società acquirer: Intesa Sanpaolo, BNL, Mercury Payments.
Emette sia carte di credito che carte di debito, alcune delle quali in collaborazione con Visa e MasterCard.
L’accordo con le società concorrenti è dunque cessato nel 2016, e da quel momento in tutto il mondo è iniziata la corsa per accettare UnionPay.
Le carte del circuito cinese sono possedute solo da cittadini cinesi, ma essendo loro i turisti più “spendaccioni” (soprattutto in Italia, un paese molto amato) non sorprende il brand si sia diffuso in breve tempo sui POS italiani.
Chi dovrebbe accettarla: Le attività frequentate da turisti e da chi viaggia per affari.
Commissioni: Generalmente alte, tra 3-4%.
Lettori di carte che accettano UnionPay: SumUp Air, myPOS, iZettle
Società acquirer: Tutte, talvolta come circuito opzionale.
Come il popolo cinese, anche quello giapponese è particolarmente avvezzo al turismo in Italia, dove ogni anno giungono milioni di visitatori pronti a spendere (molto) in musei, gallerie, ristoranti e negozi di qualità.
Anche JCB si sta facendo strada tra le società di acquiring in Italia, che spesso lo includono nei pacchetti base oppure lo propongono come circuito opzionale.
Chi dovrebbe accettarla: Le attività frequentate da turisti giapponesi.
Comissioni: Generalmente elevate, tra 3-4%.
Lettori di carte che includono JCB: myPOS, iZettle.
Società acquirer: Tutte, talvolta come circuito opzionale.