L’idea secondo cui il web rappresenta un fattore di rischio per i negozi fisici è in parte vera, ma lo è solo nel momento in cui gli esercenti si precludono l’uso degli strumenti messi a disposizione dalla rete.
Soprattutto quando si parla di piccole imprese locali, la promozione online della propria attività commerciale permette di far fronte alle insidie dell’e-commerce ma anche di estendere i servizi offerti, conquistando così nuovi clienti.
Perché promuovere online un negozio fisico?
Il web non è necessariamente un ostacolo al commercio di prossimità (proximity commerce), al contrario – e in questo articolo spiegheremo come – può rivelarsi un prezioso alleato.
Si pensi alla peculiarità degli esercizi commerciali fisici: solo in negozio, e non su un pagina virtuale, il cliente entra in contatto diretto con il prodotto. Indipendentemente dalla quantità di informazioni che un sito online può fornire, nulla è in grado di sostituire il processo decisionale guidato dalle percezioni sensoriali.
Parliamo dunque di una prerogativa non replicabile dai negozi virtuali, ma talvolta bistrattata a vantaggio della comodità e della convenienza. Entrambi i fattori, però, possono essere riproposti all’interno di un negozio fisico.
Nel momento in cui si comprendono alcuni semplici strumenti di marketing online e si impara ad utilizzarli nel modo giusto, internet e l’e-commerce assumono un ruolo decisivo per lo sviluppo delle piccole imprese locali.
Rendere i contenuti geo-sensitive
Promuovere online un’attività legata in modo inscindibile ad un’area geografica circoscritta richiede piccoli ma fondamentali accorgimenti.
Per il negozio fisico entra in gioco il fattore della territorialità. Fare marketing per un’impresa locale servendosi delle strategie utilizzate dai grandi marchi non ha senso poiché non porta ad alcun risultato.
La strada da intraprendere è il local marketing e la local SEO, attraverso i quali il negozio viene pubblicizzato online ma non in maniera indiscriminata, non a qualsiasi utente, bensì solo ad un target potenzialmente interessato alla nostra attività, sul nostro territorio.
Scopriamo quali sono i modi per fare pubblicità online ad un piccolo esercizio commerciale:
Google My Business
Un’attività non esiste in rete se non è su Google: se cerchiamo qualcosa, lo facciamo sul suo motore di ricerca. Il servizio Google My Business è la chiave per finire tra i risultati delle ricerche effettuate dagli utenti, anche in Google Maps.
Per capire la sua importanza è sufficiente una prova veloce, ricercando ad esempio “negozi scarpe firenze”, “negozi abbigliamento trastevere” e così via. Che si tratti di una città, di un piccolo comune o di un quartiere, Google mostrerà in primo piano un elenco delle attività più attinenti alla ricerca.
Risultati Google My Business in primo piano.
Cliccando sull’attività di suo interesse, l’utente potrà visualizzare una scheda con tutte le informazioni necessarie per conoscere, contattare e raggiungere il negozio.
Nella scheda dedicata alla propria impresa, l’esercente ha la possibilità di inserire immagini (es. prodotti in vendita, menù, immagini del negozio, ecc.), aggiornare le offerte in modo che i follower ricevano automaticamente una notifica tramite account Google, attivare un sistema di prenotazione con calendario ed orario.
I clienti potranno inoltre lasciare recensioni, e al contempo il commerciante potrà rispondere per ringraziare o risolvere un’eventuale osservazione negativa. Un’abitudine, quella di interagire con i clienti, che peraltro incrementa un senso di affidabilità nei visitatori.
Facebook for Business
Il social network più frequentato al mondo fornisce strumenti per rafforzare la presenza in rete, soprattutto attraverso l’interazione.
L’importanza di questa piattaforma è rispecchiata dal comportamento degli utenti: secondo una ricerca condotta dal social, due terzi degli iscritti visitano abitualmente pagine gestite dalle attività commerciali del proprio territorio per tenersi aggiornati suofferte e novità.
La pagina aziendale può essere creata gratuitamente.
In pieno stile Facebook, è possibile aggiungere informazioni esaustive sulla propria attività (categoria, indirizzo, orari, modalità di contatto e così via), condividere foto, video e contenuti di testo, fornire assistenza ed interagire con i follower, attivare il sistema di prenotazione online.
Gli amministratori di un profilo Business Manager possono inoltre aprire un negozio virtuale (Facebook Shops), all’interno del quale aggiungere schede dei prodotti in vendita e pulsanti per reindirizzare su un sito e-commerce esterno.
Instagram Business
Non solo foto di tramonti, selfie e destinazioni esotiche: oggi Instagram è sorretto da un’estesa rete di aziende e di persone sulle quali contano per far conoscere marchi e pubblicizzare prodotti.
La rilevanza di quest’applicazione in ambito marketing si può intuire anche senza alcun supporto statistico, semplicemente pensando alla nascita e al successo della professione di influencer.
Più di 200 milioni di persone nel mondo affermano di visitare quotidianamente un profilo aziendale su Instagram; un terzo delle stories pubblicate sul famoso social provengono da aziende; il 70% degli utenti afferma di usare l’app per scoprire prodotti ed offerte.
Instagram risponde appieno alle esigenze della società moderna, la cui attenzione effimera viene catturata perlopiù da un’immagine istantanea accompagnata da un breve e mirato testo. Un ambiente particolarmente fecondo per le imprese e per il marketing.
Associando un catalogo prodotti creato su Facebook, i profili aziendali hanno la possibilità di creare vetrine personalizzate per reindirizzare gli utenti verso il sito dell’impresa per completare un acquisto online oppure ottenere informazioni sul negozio.
In aggiunta…
A seconda del tipo di attività e di strategia promozionale da inseguire, si può fare affidamento ad altre piattaforme gratuite:
Pinterest – Si basa sulle immagini come Instagram ma, al contrario di quest’ultimo, allontana l’aura patinata ed artefatta per dare maggiore espressione al fai-da-te, alle guide e alla manualità. Può essere utile a presentare gli articoli in vendita nella propria attività, illustrandone modalità e consigli di utilizzo.
YouTube – È la piattaforma più famosa al mondo per la condivisione di video, quella che prima di tutte ha contribuito alla nascita delle cosiddette star del web. Dal punto di vista di un commerciante le possibilità sono davvero tante: dalla presentazione di un prodotto con le sue caratteristiche, dimostrazioni d’uso, guide, consigli e così via.
Sito e-commerce e pagamento a distanza
Digitale e fisico si compensano e, nel caso delle piccole realtà imprenditoriali, la loro coesistenza fa da propulsore non solo alla tenuta delle vendite ma anche alla loro crescita.
Il negozio online può essere impiegato per diversi scopi: estendere l’attività oltre i confini del proprio territorio oppure potenziarla restando ancorati ad esso, tramite l’offerta di nuovi servizi.
Non a caso le maggiori piattaforme ecommerce dispongono di funzioni destinate ai negozi fisici di piccola dimensione che operano in un territorio circoscritto.
Se si parla di una piccola attività di quartiere, una soluzione interessante potrebbe essere quella di SumUp. Il suo lettore di carte Air permette di ricevere pagamenti con carta in presenza e a distanza, inoltre consente la realizzazione di un negozio online in pochi clic, direttamente da app o piattaforma web.
Creazione negozio online con Wix.
I piccoli negozi che preferiscono maggiori opzioni di personalizzazione possono puntare anche su Wix Stores, che però comporta un canone mensile. Wix consente di costruire un vero e proprio sito e-commerce attraverso l’uso di strumenti come il drag and drop o ADI (Artificial Design Intelligence), con i quali si prende confidenza in breve tempo.
Professionale e completa è invece la piattaforma ecommerce di Shopify, tra le più usate al mondo. Rispetto ai concorrenti è più costosa, ma ha le sue buone ragioni per esserlo. Con Shopify è possibile creare negozi online di qualsiasi dimensione, gestire inventari importanti, aggiungere le funzioni più disparate con la semplice installazione di app.
Fatta eccezione per il negozio online di SumUp (più stringato sia nell’aspetto che nelle funzioni, ma pur sempre adatto agli esercizi commerciali di prossimità), sia Wix che Shopify consentono di implementare diverse modalità di pagamento (dispongono di sistemi propri ma aprono le porte a PayPal, Stripe, Amazon Pay, ecc.) e di gestire al meglio prenotazioni, ordini, consegne e ritiri.
Scheda negozio nell’app Satispay Business.
Pagamento a distanza con Satispay Business.
Whatsapp Business è la prima app da prendere in considerazione: è gratuita e molto popolare. La versione dedicata alle aziende consente di verificare il profilo, fornire informazioni sull’attività, creare un catalogo e scambiare messaggi con i clienti, sia per accettare ordini sia per offrire assistenza. Il suo uso può fidelizzare i clienti che preferiscono una comunicazione immediata ed efficiente in luogo della telefonata.
Satispay Business è un’altra opzione da non sottovalutare. Anche in questo caso si tratta di un’applicazione per smartphone, nata principalmente per ricevere pagamenti risparmiando sulle commissioni elevate dei terminali (le transazioni fino a 10 euro sono completamente gratuite).
Le attività che effettuano consegna a domicilio o prenotazione con ritiro in negozio (il cosiddetto Click & Collect) possono servirsi della chat per ricevere ordini o prendere appuntamenti; inoltre si può inviare una richiesta di pagamento a distanza per velocizzare la fase del ritiro. Le stesse funzioni vengono offerte da Tinaba Business, che tuttavia non dispone della stessa popolarità.
Ristorazione e strutture ricettive
Gli imprenditori che lavorano nella ristorazione e nell’hospitality dovrebbero invece puntare su soluzioni dedicate al loro settore, soprattutto quando si opera in luoghi periferici con piccole attività che non hanno modo di mettere in campo campagne promozionali di altro tipo.
Che si trovino in una grande città o in una piccola frazione da poche migliaia di abitanti – anzi, soprattutto in quest’ultimo caso – ristoranti, pizzerie, pasticcerie, bar e simili non dovrebbero mancare l’opportunità concessa da app come Just Eat e The Fork: il primo specializzato negli ordini (e pagamenti) a distanza con consegna a domicilio, il secondo nella prenotazione di tavoli.
Allo stesso modo, Booking, TripAdvisor e Airbnb consentono agli utenti di scoprire alberghi, bed and breakfast, case vacanza che non potrebbero mai emergere attraverso canali più selettivi.
Annunci pubblicitari
Si può mettere il piede sull’acceleratore con un piccolo investimento per l’acquisto di spazio pubblicitario su motori di ricerca e social network.
Richiede un budget contenuto (pochi euro al giorno sono sufficienti), e a fissarlo è in maniera autonoma lo stesso imprenditore – o chi per lui gestisce la campagna promozionale.
Google Ads consente di acquistare spazi pubblicitari che appaiono come primi risultati delle ricerche attinenti al nostro ambito. Il suo punto di forza è il mimetismo, il confondersi tra i risultati organici: non grafiche accattivanti e slogan pomposi, bensì un titolo ed una descrizione breve per cogliere l’attenzione dell’utente.
Anche i più famosi social network (Facebook, Instagram, Twitter) aprono le porte all’inserimento di annunci pubblicitari sotto forma di comuni post che si mimetizzano tra quelli degli utenti, pur beneficiando di una posizione di rilievo.
Le suddette piattaforme permettono un pieno controllo della campagna pubblicitaria, incluse impostazioni inerenti alla posizione geografica degli utenti che effettuano una ricerca: il fattore geo-sensitive è in questo caso particolarmente importante.
Il post promozionale può essere circoscritto ad una determinata area sulla mappa (regione, provincia, città, ecc.) così da non far cadere nel vuoto la visualizzazione: l’annuncio sarà mostrato esclusivamente alle persone che cercano determinati prodotti o esercizi commerciali in una località specifica.