Se vuoi mettere da parte un po’ di risparmi senza rischiare di perdere le somme in balìa dell’andamento dei mercati, una buona opzione è il conto deposito.
Nel presente articolo scopriamo cos’è e come funziona, quanto rende e quale tassazione viene applicata agli interessi maturari.
Cos’è il conto deposito? Come funziona?
Il conto deposito – talvolta chiamato libretto di risparmio – permette di risparmiare generando un piccolo “guadagno” in base alle somme depositate e ad altri fattori.
Non è da considerarsi un vero e proprio investimento, bensì un modo per mettere da parte dei soldi mantenendo il loro valore nel tempo.
Quali sono le sue caratteristiche principali?
- Non ha costi di attivazione
- Non ha canone mensile
- Permette solo di versare o prelevare fondi
- È necessario avere un conto corrente d’appoggio
- Fa maturare interessi
- Senza rischi
Non sono dunque previsti costi iniziali o spese fisse, tuttavia i ricavi generati sono soggetti a tassazione.
In altre parole, si apre gratuitamente ma alla scadenza del vincolo sarà prelevata una percentuale degli interessi ottenuti. Approfondiamo tale argomento più avanti, nella sezione dedicata agli interessi.
Operazioni disponibili
Le operazioni eseguibili sul conto deposito sono basilari:
- Versamento
- Prelievo
Il primo serve ad aggiungere i fondi da depositare, il secondo a ritirare fondi e/o interessi. In entrambi i casi le operazioni devono essere eseguite dal conto d’appoggio.
Il conto d’appoggio altro non è che il conto corrente dell’intestatario del deposito. In fase di apertura si dovrà infatti comunicare un IBAN. Il conto deposito potrà dunque “interagire” solo con il suo conto d’appoggio.
Nota Bene: il conto corrente d’appoggio deve essere intestato alla stessa persona intestataria del conto deposito. Nel caso in cui il titolare è un minorenne, il conto d’appoggio potrà ovviamente essere intestato ai genitori.
Basso rischio, basso rendimento
Diversamente dall’investimento in obbligazioni, azioni, fondi, ecc., il libretto di risparmio non comporta rischi se non nella remota eventualità che la banca fallisca.
Anche in questo caso, in realtà, i depositi sono garantiti fino a 100.000 euro dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).
Il rendimento generato, è bene ribadire, è sicuro ma irrisorio. Al contrario, investire in azioni e altri strumenti finanziari ad alto rischio può generare interessi importanti, ma altrettanto importanti rischiano di essere le perdite del capitale.
Tipi di deposito
È possibile scegliere tra due tipi di deposito:
- Libero – È un deposito a durata indefinita. Permette di ritirare le somme in qualsiasi momento senza perdere gli interessi maturati.
- Vincolato – Prevede una durata prefissata, scelta dallo stesso utente. Generalmente le somme possono essere vincolate per un periodo di 3, 6, 12, 18 o 24 mesi. Anche questo tipo di deposito consente di ritirare le somme in qualsiasi momento, tuttavia se il prelievo avviene prima della scadenza naturale si perderanno gli interessi maturati.
La linea vincolata ha i suoi vantaggi, cioè un tasso creditore più elevato.
Se è vero che la linea libera consente di prelevare i fondi in qualsiasi momento senza perdere il rendimento fino a quel giorno maturato, è altrettanto vero che il “guadagno” è visibilmente inferiore rispetto al deposito con scadenza.
Interessi: il “guadagno” generato dai risparmi
Per sapere quanto si guadagna con il conto deposito occorre verificare il tasso d’interesse – anche detto tasso creditore o rendimento – proposto nel momento della sottoscrizione, cioè dell’attivazione di un vincolo.
Il tasso proposto varia nel tempo in base a molteplici fattori: istituto finanziario, eventuali promozioni in corso, costo del denaro stabilito dalla Banca Centrale Europea. Più alto è il costo del denaro (tasso d’interesse), più redditizio sarà il deposito.
Detto questo, il rendimento sottoscritto sarà garantito fino alla scadenza.
Formula per il calcolo del rendimento lordo
Per calcolare il rendimento lordo di un deposito si usa la seguente formula:
[somma depositata x tasso annuo lordo x durata del vincolo in giorni] : 36.500
Per conoscere il numero esatto di giorni tra l’inizio del vincolo e la sua data di scadenza è possibile servirsi di strumenti online come il Conta giorni.
Quanto si guadagna con il conto deposito?
Nel momento in cui si scrive il presente articolo, nel mese di novembre 2023, vi sono tassi d’interesse particolarmente interessanti al confronto con i periodi precedenti.
Abbiamo passato in rassegna il rendimento proposto da molteplici conti deposito, riscontrando una media tra il 2% e il 4% sui vincoli della durata di 6, 12, 18 e 24 mesi.
Tale media, come spiegato prima, varia in maniera significativa nel tempo in base a una serie di fattori.
Esempio pratico di rendimento lordo
Seguendo la formula indicata prima, proviamo ora a calcolare il rendimento lordo di un deposito di 1.000 € vincolato per 12 mesi con un tasso del 2,5%:
[1.000 x 2,5 x 366] : 36.500
915.000 : 36.500 = 25,06 €
Alle stesse condizioni (12 mesi, tasso del 2,5%) un deposito di 5.000 € produce 125 € di interesse, mentre 10.000 € ne producono 250 €.
Attenzione – Un tasso al 2-4% non vuol dire che il deposito renderà il 2-4%, poiché alle somme guadagnate si applica la tassa sui rendimenti finanziari.
Imposte su deposito e su rendimento
L’imposta sul rendimento ha un impatto significativo sulle somme “guadagnate” che effettivamente finiranno nelle nostre tasche. Attualmente questa imposta è pari al 26% dell’interesse maturato.
Restando sull’esempio precedente, se il rendimento lordo maturato è pari a 25 €, da questa somma saranno sottratti automaticamente 6,5 €, cioè il 26% di 25.
Nel nostro esempio, l’interesse netto sarà dunque di 18,5 €.
Dobbiamo poi aggiungere l’imposta di bollo sui depositi – pari allo 0,20% (2 per mille) della somma depositata – da calcolare in proporzione ai giorni effettivi di deposito nel corso dell’anno legale.
La formula per il calcolo è la seguente:
[somma depositata x 0,002 x giorni di deposito] : 365
Esempio pratico con 1.000 € di deposito e un vincolo di 12 mesi attivato il 1 gennaio:
[1.000 x 0,002 x 365] : 365
730 : 365 = 2 €
Se il deposito è attivo per la metà dei giorni, l’imposta di bollo sul deposito ammonterà invece a 1 € perché, per l’appunto, il calcolo va effettuato in funzione dei giorni di deposito.
L’imposta di bollo sulle somme depositate ha dunque un’incidenza meno significativa rispetto alla tassazione sul rendimento, tuttavia è importante calcolarle nel loro insieme per conoscere esattamente quanto sarà accreditato sul conto d’appoggio alla scadenza del vincolo.
Come aprire un conto deposito?
Quasi tutti gli istituti bancari permettono ai correntisti di aprire conti di risparmio accedendo all’home banking. In questo caso la procedura sarà rapida in quanto la banca è già in possesso della scheda anagrafica, del documento d’identità e degli altri dati necessari.
Accediamo al nostroo conto e diamo un’occhiata al menù, clicchiamo sulla voce che richiama a risparmio o deposito. Lì troveremo le opzioni di vincolo disponibili ed eventuali offerte e promozioni sul tasso creditore.
Generalmente è presente un simulatore che permette di inserire la somma da depositare, selezionare la durata del vincolo e conoscere in anticipo il tasso d’interesse applicato, con eventuale indicazione sul rendimento netto a scadenza. A quel punto si può procedere confermando attraverso la firma digitale (si dovrà digitare il codice ricevuto via SMS o e-mail).
Un’opzione da non sottovalutare è l’apertura di un deposito presso altri istituti allo scopo di beneficiare di tassi in promozione. Solitamente illimity (illimitybank.com) e ING (ing.it) offrono un buon rendimento, tuttavia consigliamo sempre di confrontare con il tasso della propria banca in modo da semplificare l’attivazione del vincolo.
Per aprire un nuovo conto deposito occorre avere a portata di mano:
- Dati anagrafici
- Carta d’identità
- Numero di cellulare
- Indirizzo e-mail
- IBAN
Si inizia compilando con i propri dati anagrafici, il numero di cellulare e l’indirizzo e-mail.
Via e-mail e/SMS saranno inviati codici o link per confermare la procedura e accedere alle fasi successive della registrazione.
Se l’apertura del conto deposito include anche il servizio di conto corrente non sarà necessario fornire IBAN. In caso contrario dovremo digitare l’IBAN del conto d’appoggio nell’apposito campo (si consiglia di copiare e incollare per evitare errori). Ricordiamo che il conto corrente deve essere intestato all’intestatario del conto deposito.
Sarà infine necessario caricare immagini del documento d’identità e della tessera sanitaria. Raccomandiamo di caricare le immagini solo se le scritte e gli altri elementi risultano chiari e perfettamente leggibili, altrimenti sarà chiesto di ripetere la procedura. Un rallentamento dei tempi di attivazione può implicare la perdita del tasso creditore proposto in quel momento.
Terminata la registrazione, non dovremo fare altro che attendere la conferma di apertura e trasferire la somma da depositare, dunque procedere all’attivazione del vincolo.
L’intera procedura si svolge online. In caso di dubbi o problemi si potrà contattare il numero di assistenza clienti riportato sul sito dell’istituto.
Potrebbe interessarti il nostro confronto dei migliori conti correnti online