Piccole imprese, negozi di prossimità e locali di modeste dimensioni hanno per lungo tempo ignorato American Express, precludendo ai loro clienti di pagare con la carta di credito del noto circuito internazionale. Oggi, però, potrebbero cambiare opinione.
Da carta d’élite a carta per tutti
Dopo un primo trimestre con $ 1,55 miliardi di utile netto, nel 2019 American Express può permettersi di dare seguito al suo piano di investimenti che mira in modo ambizioso ad incrementare l’utenza nordamericana ma anche – e soprattutto – quella europea.
Numeri importanti trainati da una notevole spesa dei titolari di carta Amex, incentivati dal marchio attraverso un sistema di vantaggi che ha come unico obiettivo il costante aumento del volume di acquisti.
Se si pensa all’attuale situazione economica globale, un tale risultato è semplicemente sorprendente – pur non essendo frutto del caso. Il marchio ha infatti puntato su investimenti sempre maggiori al fine di attrarre un’utenza multiforme, popolare e non elitaria – ma conservando soluzioni esclusive dedicate alla fascia più alta di clienti.
Per ottenere una American Express è sufficiente un reddito annuo lordo pari a 11.000 euro – e naturalmente non rientrare nella lista dei cattivi pagatori conservata dal CRIF, ente che si occupa della raccolta di informazioni creditizie.
Perché i titolari di Amex spendono di più
I possessori di American Express – come appena visto – non fanno necessariamente parte di un ceto alto o di un’élite interessata in via esclusiva al lusso e a determinati settori commerciali. Qualsiasi tipo di lavoratore con un buon comportamento creditizio può vedersi accettata la richiesta di una carta di credito.
Oggi i titolari Amex sono persone “comuni”, che si servono della propria carta per fare la spesa al supermercato, acquistare abbigliamento nel negozio del quartiere, godersi una serata nel ristorante a conduzione familiare situato nelle vicinanze.
Le alte commissioni vengono compensate dall’elevato volume di spesa dei titolari Amex
Chi possiede una carta American Express ha una spiccata tendenza agli acquisti di importo medio-alto. I dati ufficiali diramati dagli stessi circuiti di pagamento (relativi al medesimo anno) riflettono in maniera concreta la suddetta teoria:
Circuito | Numero carte attive | Volume annuo transazioni |
---|---|---|
Visa | 808 milioni | 1.200 miliardi |
MasterCard | 767 milioni | 607 miliardi |
American Express | 112,2 milioni | 668 miliardi |
In proporzione al numero di carte di credito attive nel mondo per ognuno dei circuiti in esame, emerge una marcata propensione alla spesa degli utenti American Express rispetto ai titolari di carte concorrenti.
Indipendentemente dal proprio reddito, chi fa richiesta di Amex vuole trarre vantaggio da livelli di spesa medio-alti.
La società finanziaria americana è infatti nota per i suoi programmi esclusivi riservati ai clienti, che si articolano – a seconda della tipologia di carta richiesta – in cashback, sconti vantaggiosi e catalogo premi.
La carta Blu American Express è tra le più popolari del marchio
Chi possiede una carta di questo circuito dispone inoltre di un’assistenza impeccabile che non si limita, ad esempio, al blocco di un pagamento sospetto su richiesta del cliente, bensì lo accompagna e consiglia come una sorta di assistente personale.
Un rapporto diretto, coltivato in modo costante, dal quale scaturisce inevitabilmente fedeltà e fiducia dell’utenza nei confronti del marchio.
Dall’insieme di questi aspetti risulta la tendenza crescente agli acquisti di cui si è parlato in precedenza.
Accettare American Express nel proprio negozio permette dunque di entrare in una sorta di “club esclusivo”, i cui membri (commercianti) vengono favoriti dai titolari Amex grazie alla fidelizzazione alimentata dallo stesso marchio, a discapito di chi non accetta pagamenti da questo circuito.
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Le commissioni per l’esercente
Come ben sapranno i titolari della carta, sono ancora tanti gli esercizi commerciali che non accettano Amex, e tra le motivazioni più quotate vi è indubbiamente quella dei costi esorbitanti. In realtà, molto è cambiato negli ultimi anni.
Le commissioni sulle transazioni possono apparire effettivamente elevate sul foglio informativo, dove però vengono riportate le aliquote massime. Per conoscere quelle reali è necessario contattare il Servizio Esercizi Commerciali, che presenterà all’esercente una proposta adeguata e conveniente.
Nel momento in cui si aggiorna il presente articolo, American Express propone un piano tariffario in funzione del transato annuo:
Transato annuo | Commissione |
---|---|
Fino a 3.000 € |
GRATIS |
Fino a 50.000 € | 0,90% |
Fino a 100.000 € | 1,50% |
Da € 10 milioni | 3.85% |
*Per scoprire le commissioni attuali si deve contattare il Servizio Esercenti.
Le suddette commissioni potrebbero variare nel tempo o in base ad altri fattori.
Nel periodo antecedente l’attuale offerta veniva proposta una commissione fissa dell’1,9% – e non sono da escludere successive e repentine variazioni. È dunque consigliabile approfittare dei periodi promozionali in cui il circuito dà accesso a tariffe inferiori.
Scopri come accettare carte UnionPay, JCB e Diners
Come accettare American Express
I titolari di un’attività hanno a disposizione diversi canali per entrare nell’universo Amex e accettare pagamenti con carte di credito del marchio:
Di seguito riassumiamo in maniera sintetica i canali per integrare American Express al proprio terminale.
Quasi tutti gli istituti bancari si propongono di intermediare tra il circuito e i suoi clienti. Chi ha un POS fornito dalla banca potrà dunque recarsi in filiale e chiedere l’aggiunta di American Express al proprio terminale. La pratica consiste nella compilazione di un modulo di richiesta.
Alcuni istituti – tra cui Intesa Sanpaolo e Banca Nazionale del Lavoro (BNL) – già includono Amex alla sottoscrizione del servizio POS. La scelta di un loro terminale non richiede dunque passaggi aggiuntivi.
In altri casi, come per UniCredit, il negoziante dovrà fare espressa richiesta in filiale affinché il suo terminale venga autorizzato alla ricezione dei pagamenti su circuito American Express.
Un secondo canale di contatto con il circuito è costituito dai cosiddetti acquirers, ossia le società che si dedicano in via esclusiva alla gestione delle autorizzazioni per accettare pagamenti con carta.
In Italia i maggiori acquirers sono Nexi e Mercury Payments, entrambi abilitati alle transazioni con carte Amex.
Banche e acquirers propongono costi e commissioni simili. Il vantaggio del rivolgersi ad un acquirer “puro” e non ad una banca sta nella libertà di scelta del conto corrente per gli accrediti – ossia l’uso di un conto già in essere. Le banche, al contrario, richiedono solitamente l’apertura di un c/c nello stesso istituto.
Soluzioni senza impegno
La terza via è rappresentata da servizi che propongono un’offerta tariffaria del tipo “a consumo”.
A guidare il settore dei POS mobile senza banca sono attualmente due società nate in Europa, SumUp e iZettle, disponibili anche in Italia.
Questo tipo di terminale si collega al telefono via Bluetooth, mentre lo smartphone si occupa di gestire i pagamenti utilizzando un’apposita applicazione gratuita.
Chi già possiede un terminale che non accetta Amex e cerca una soluzione semplice per farlo, può affiancare al suo POS principale la soluzione SumUp Air, senza canone mensile e con commissione fissa. Se non si usa, non si paga.
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