Per elaborare un pagamento con carta è necessario che il dispositivo sia connesso a internet. I dati relativi alla transazione devono infatti essere trasmessi alle altre parti coinvolte nell’operazione (issuer della carta, banca dell’esercente).
Cosa succede se manca la connessione? Nella maggior parte dei casi il pagamento non andrà a buon fine e il cliente sarà costretto a pagare in contanti (sempre che ne abbia a disposizione).
È possibile prevenire questo problema con metodi di incasso alternativi oppure abilitando una determinata funzione sul proprio POS.
Nel presente articolo scopriamo cosa fare per elaborare transazioni elettroniche in assenza di linea.
Usare la connessione del telefono
Diversamente dai vecchi dispositivi, i terminali moderni permettono di connettersi in rete attraverso diverse modalità.
Se la fibra ottica dà problemi sia con cavo Ethernet sia con WiFi, una soluzione può essere quella usare il nostro telefono come un modem WiFi.
Per trasformare un qualsiasi smartphone in router basta attivare la funzione hotspot, assicurandosi prima che la connessione dati del cellulare sia attiva (4G/5G).
Su Android, nella pagina Impostazioni (icona ingranaggio) si clicca su Hotspot personale e si attiva l’apposita voce:
Attivazione hotspot su Android
Attivazione hotspot su iPhone
Occorre inoltre cliccare su Configurazione hotspot per controllare la password di accesso o cambiarla. Prendiamo nota perché servirà in seguito.
Su iPhone procedura simile: nel menù impostazioni si clicca su hotspot personale e si attiva la voce Consenti agli altri di accedere. Nel rigo sottostante è possibile consultare o cambiare la password di accesso.
A questo punto torniamo al terminale. Nelle impostazioni apriamo la scheda relativa alla connettività, selezioniamo la modalità WiFi, attendiamo che si aggiorni l’elenco delle connessioni disponibili, scegliamo il nostro telefono e infine digitiamo la password dell’hotspot.
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SoftPOS o terminale secondario
Anche la seconda opzione prevede l’uso del telefono, ma questa volta in maniera completamente diversa.
Chiamato softPOS o Tap to Pay, consiste in una semplice app che trasforma il telefono in POS senza necessità di dispositivi esterni. Potremmo dunque definirlo come POS nel telefono.
Lo smartphone può ricevere pagamenti contactless
L’uso è davvero semplice: si avvia un’apposita applicazione, si digita l’importo e si avvicina la carta contactless del cliente al display. Nulla di più semplice.
In Italia sono diverse le società a offrire soluzioni senza canone, dunque perfette come POS secondario di emergenza oppure da dedicare all’uso in mobilità, ad esempio per consegne a domicilio.
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Annotare i dati della carta per un addebito posticipato
Se non è possibile servirsi di alcuna connessione e il cliente non intende pagare in contanti, per non perdere la vendita potremmo ricorrere al terminale virtuale (detto anche MO/TO o PAN manuale) con addebito posticipato.
Questa alternativa prevede di annotare i dati della carta del cliente e, con il suo consenso, di utilizzarli in un secondo momento per eseguire “manualmente” l’operazione.
Quali dati sono necessari?
- Nome del titolare della carta
- Numero PAN
- Data di scadenza
- Codice di verifica
Urge precisare che alcuni standard di sicurezza devono essere rispettati in materia di conservazione di dati sensibili. Se le informazioni sopraelencate vengono sottratte e utilizzate in modo illecito, l’esercente si assume un’enorme responsabilità.
Le soluzioni attuali sono generalmente predisposti e conformi sia negli aspetti pratici sia nella parte burocratica.
Per approfondire questa modalità di incasso, oggi poco utilizzata ma ancora utile in tali casi, consigliamo di consultare l’articolo POS virtuale: cos’è, come funziona
Richiedere l’abilitazione delle transazioni offline
Alcuni gestori di servizi di pagamento danno la possibilità di abilitare le transazioni offline.
Questo tipo di transazione prevede, in assenza di segnale, la conservazione dei dati nella memoria del terminale, in seguito trasmessi ed eliminati quando la connessione tornerà disponibile.
Il POS offline viene ad esempio utilizzato in aereo duranti i voli, da commercianti che necessitano di ricevere pagamenti all’estero per un breve periodo e così via.
C’è da dire che questa funzione implica alcuni rischi e quindi viene concessa solo con una giusta motivazione.
Uno dei rischi è che i dati della transazione vengano eliminati automaticamente se il terminale non torna online entro un determinato periodo, oppure che la carta venga rifiutata per fondi insufficienti.
A causa del rischio, il fornitore all’esercente di adottare le seguenti precauzioni:
- Stabilire un limite all’importo della transazione offline
- Controllare la data di scadenza della carta
- Chiedere al cliente un documento d’identità e assicurarsi che corrisponda ai dati riportati sulla carta
- Controllare che la firma sulla carta corrisponda a quella del documento d’identità
Viste le implicazioni, l’uso del POS senza connessione deve essere considerata l’ultima spiaggia; del resto oggi è sempre più difficile ottenere l’abilitazione di questo servizio. Meglio puntare sulle alternative.