Alberghi, B&B, pensioni, agriturismi e ostelli hanno esigenze diverse da quelle di un negozio o un’attività professionale, anche quando si tratta di terminali di pagamento.
Nel presente articolo proponiamo una selezione di POS per hotel e strutture ricettive che rispondono a diversi tipi di esigenze: dalle micro attività a conduzione familiare alle piccole e medie imprese.
Prima di scoprire le opzioni, diamo un’occhiata agli aspetti da non sottovalutare quando si sceglie una soluzione di pagamento.
Quali funzioni sono utili in un POS per alberghi?
Partiamo dal presupposto che ogni necessità è legata al tipo di struttura nonché al tipo di clientela abituale.
Alcune funzionalità sono utili nel settore ricettivo, ma non per tutti. Ad esempio, piccole attività a conduzione familiare dovrebbero puntare alla semplicità sia nell’uso sia nelle tariffe, mentre per le attività medio-grandi la soluzione migliore corrisponde a quella con un ampio spettro di opzioni.
Quali sono le caratteristiche utili, e talvolta necessarie, per gli hotel?
- Carte accettate – Se la struttura vede tra i suoi clienti un’importante tasso di persone provenienti dall’estero, è fondamentale scegliere un terminale compatibile con più circuiti di pagamento. Occorre inoltre fare attenzione alle commissioni applicate ai suddetti circuiti.
- Terminale virtuale – Questa funzionalità è importante per le strutture che richiedono una caparra per la conferma oppure il pagamento anticipato dell’intera somma. Il POS virtuale viene generalmente utilizzato per le prenotazioni telefoniche.
- Pre-autorizzazione – Rispetto alla modalità precedente, la preautorizzazione non esegue all’istante la transazione bensì blocca una somma sulla carta di credito del cliente, in garanzia di un pagamento futuro. È spesso utilizzata negli alberghi per coprire spese aggiuntive, ad esempio bar, ristorante, servizio in camera e così via.
- DCC – La Dynamic Currency Conversion è una funzionalità un po’ controversa, dato che è un vantaggio solo apparente per il cliente (permette di pagare nella valuta di provenienza anziché in euro). Talvolta è prevista una piccola “ricompensa” per l’esercente, mentre altre volte implica costi aggiuntivi. Da valutare bene a seconda del servizio.
La compatibilità con carte e wallet è l’unica esigenza comune a qualsiasi tipo di struttura, dalle più piccole alle più grandi. Maggiore è il numero di circuiti abilitati, più alto sarà il numero di clienti soddisfatti.
Il terminale virtuale è uno strumento particolare che sta andando via via in disuso, ma per alcuni alberghi potrebbe tuttora essere necessario. La pre-autorizzazione è indispensabile per le strutture che offrono servizi accessori con pagamento posticipato, mentre bed and breakfast e pensioni ne possono fare a meno.
Infine, la DCC è una funzione da noi sconsigliata in quanto poco trasparente nei confronti del cliente e talvolta anche dell’albergatore.
Terminale | Caratteristiche | Link |
---|---|---|
Axerve a commissioni![]() |
Prezzo POS: 100 € Senza canone Commissione: 1% |
|
Axerve a canone![]() |
Canone mensile: 17 - 22 € Senza commissioni POS in comodato d’uso |
|
SumUp![]() |
Prezzo POS: da 39 € a 139 € Senza canone Commissione: 1,95% |
|
myPOS![]() |
Prezzo POS: a 249 € Senza canone Commissione: da 1,20% + 0,05€ a 2,85% + 0,05€ |
|
Nexi |
Canone mensile: da 22,50 € a 29 € Commissioni: da 0,99 a 2,49 % POS in comodato d’uso |
|
Zettle![]() |
Prezzo POS: 29 € (primo dispositivo) 79 € (dal secondo) Senza canone Commissioni: 2,75 – 1 % |
|
Unicredit![]() |
Canone mensile: 4,90 € (promo) Installazione: 34,90 € Commissioni: 0,39 – 0,89 % |
Terminale | Caratteristiche | Link |
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Axerve a commissioni![]() |
Prezzo POS: 100 € Senza canone Commissione: 1% |
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Axerve a canone![]() |
Canone mensile: 17 - 22 € Senza commissioni POS in comodato d’uso |
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SumUp![]() |
Prezzo POS: da 39 € a 139 € Senza canone Commissione: 1,95% |
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myPOS![]() |
Prezzo POS: a 249 € Senza canone Commissione: da 1,20% + 0,05€ a 2,85% + 0,05€ |
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Nexi |
Canone mensile: da 22,50 € a 29 € Commissioni: da 0,99 a 2,49 % POS in comodato d’uso |
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Zettle![]() |
Prezzo POS: 29 € (primo dispositivo) 79 € (dal secondo) Senza canone Commissioni: 2,75 – 1 % |
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Unicredit![]() |
Canone mensile: 4,90 € (promo) Installazione: 34,90 € Commissioni: 0,39 – 0,89 % |
Di seguito passiamo in rassegna le principali caratteristiche delle soluzioni elencate in tabella: funzioni, costi e commissioni, vantaggi e svantaggi. Alla fine dell’articolo proponiamo tabelle di confronto per le singole caratteristiche.

Pro
Contro
Axerve a commissioni è una soluzione versatile, adatta per un vasto range di transato elettronico. Non ha costi fissi e prevede una tariffa ragionevole sulle transazioni.
È senza canone ma prevede l’acquisto del terminale. Il prezzo è assolutamente sostenibile sia in vista dell’assenza di canone mensile, sia rispetto al prodotto fornito: un PAX A910.
Il POS Android è facile da usare (come uno smartphone o un tablet con il medesimo sistema operativo), permette di estendere le funzionalità attraverso l’installazione di app, è munito di SIM dati e di stampante per ricevute cartacee.
Foto: Mobile Transaction

L’ampio touchscreen rende l’uso del terminale ancor più facile.
Il dispositivo si acquista al prezzo di 100 €. Alle spese iniziali si aggiunge l’imposta di bollo di 16 €, dopodiché si pagherà solo in base alle transazioni eleborate.
Fatta eccezione per le spese iniziali, in seguito si paga esclusivamente la commissione sul transato:
Axerve a commissioni | Costo |
---|---|
Prezzo per acquisto del POS (una tantum) | 100 € (IVA escl.) |
Imposta di bollo (una tantum) |
16 € |
Canone | Assente |
Commissione sulle transazioni | 1% |
Axerve a commissioni | Costo |
---|---|
Prezzo per acquisto del POS (una tantum) | 100 € (IVA escl.) |
Imposta di bollo (una tantum) |
16 € |
Canone | Assente |
Commissione sulle transazioni | 1% |
Esempio pratico di spesa mensile:
- Se il POS non viene usato, nessuna spesa da sostenere
- Su 1.000 € di transazioni, la spesa mensile sarà di 10 €
- Su 2.000 €, la spesa mensile sarà di 20 €
- Su 5.000 €, le commissioni ammontano a 50 €
- Su 10.000 €, il costo mensile sarà di 100 €
E così via per qualsiasi volume di transazioni: il costo da sostenere sarà sempre pari all’1% dei pagamenti ricevuti in un mese solare.
Carte accettate
Con Axerve è possibile richiedere la funzione della preautorizzazione.
Al momento l’App Store di Axerve non presenta molte applicazioni, di conseguenza le funzionalità del POS sono limitate alla ricezione di pagamenti con carta e poco più. In altre parole, non può essere sfruttato tutto il potenziale del dispositivo, ma poco conta per i piccoli alberghi e per i bed and breakfast.
Accetta tutte le principali carte utilizzate in Italia e nel mondo (PagoBancomat, Mastercard, Visa, ecc.) mentre American Express può essere attivato contattando direttamente la stessa società. Non sono invece disponibili circuiti come UnionPay e JCB, indispensabili per chi ha molti clienti asiatici.
Axerve a commissioni è ideale per le piccole strutture ricettive la cui attività varia in maniera notevole a seconda dei periodi dell’anno. Assenza di canone e commissione ragionevole lo rendono perfetto per gli “sbalzi” di transato.
Leggi di più nella nostra Recensione Axerve a Commissioni

Pro
Contro
Axerve a canone presenta una formula opposta a quella precedente: un costo fisso mensile e nessuna commissione sul transato (ma fino ad un determinato volume annuo).
Il POS viene concesso in comodato d’uso, dunque la spesa iniziale si limita all’imposta di bollo (16 €) per l’attivazione.
Tale schema tariffario rende questa soluzione adatta a piccole strutture con un transato mensile modesto ma costante, poiché si avrà una spesa fissa da pagare ogni mese indipendentemente dall’uso del terminale.
Di seguito scopriamo costi e variabili della presente offerta.
Immagine: Mobile Transaction

Il PAX A910 dispone di stampante integrata.
A seconda del volume annuo complessivo di transazioni, il canone sarà di:
- 17 € al mese (IVA escl.) se il transato è pari o inferiore a 10.000 euro all’anno
- 22 € al mese (IVA escl.) se il transato è pari o inferiore fino a 30.000 euro all’anno
Il passaggio da una fascia all’altra di canone è automatica.
Cosa accade se si ricevono pagamenti con carta per più di trentamila euro all’anno? Il canone continuerà a essere di 22 € al mese, tuttavia sul volume eccedente sarà applicata una commissione dell’1%.
Il terminale fornito è il PAX A910, il medesimo dell’opzione Axerve a commissioni. Essendo in comodato d’uso, il dispositivo dovrà essere restituito in caso di disdetta.
Carte accettate
Nulla cambia anche in materia di carte e wallet accettati: PagoBancomat (carta di debito italiana), Mastercard e Maestro, Visa e VPay coprono buona parte delle richieste. L’imprenditore potrà attivare American Express mettendosi in contatto con la stessa società; in questo caso le commissioni vengono stabilite da Amex, non da Axerve.
L’accredito degli incassi viene effettuato in un giorno lavorativo sull’IBAN comunicato dall’utente. Anche in questo caso sarà possibile richiedere l’attivazione di terminale virtuale e preautorizzazioni.
È più conveniente l’opzione a canone oppure quella a commissioni? Axerve a canone è più conveniente se ogni mese si elaborano transazioni per una media di 2.500 euro. In caso contrario – sia per importi inferiori che per importi superiori – meglio optare per la più versatile offerta a commissioni.
Dettagli nella nostra Recensione Axerve a Canone

Pro
Contro
SumUp è la soluzione più facile da ottenere e da usare, tuttavia il suo target di utenza è più ristretto. Il suo POS è infatti destinato a piccole imprese con un fatturato elettronico molto basso.
Potrebbe essere questo il caso di chi svolge attività di B&B occasionale, anche senza partita IVA. Indicativamente, consigliamo SumUp a chi riceve pagamenti con carta fino a 1.000 – 1.200 euro al mese. Oltre questa soglia è meglio puntare su Axerve a commissioni.
La formula tariffaria è simile al concorrente appena citato: nessun canone, nessun vincolo di tempo o transato minimo, una commissione fissa sulle transazioni.
Foto: Emmanuel Charpentier, Mobile Transaction

Si sceglie tra SumUp Air o Solo, quest’ultimo disponibile anche con stampante.
La commissione è elevata, pari all’1,95% dell’importo elaborato, ma rimanendo nei limiti di transato indicati prima è possibile mantenere bassa la spesa complessiva mensile.
La registrazione online richiede 10-15 minuti, al termine della quale si dovrà scegliere il terminale da acquistare:
- Air a 39 €
- Solo a 79 €
- Solo con stampante a 139 €
Il dispositivo Air è un POS mobile che richiede, al fine di elaborare transazioni, il collegamento via Bluetooth con uno smartphone iOS o Android. Sullo smartphone sarà installata un’app che consente di gestire il terminale.
Il modello Solo, disponibile con o senza stampante, è invece autonomo in quanto dotato di SIM integrata con traffico dati incluso.
Carte accettate
Accetta numerose carte di credito, di debito e prepagate. Oltre alle principali sono abilitate anche American Express, UnionPay, JCB, Diners e Discover. La tariffa applicata rimane la stessa, mentre i concorrenti comportano commissioni molto più elevate sui circuiti esteri.
I titolari di POS SumUp hanno accesso a funzioni extra che in alcuni casi possono essere molto utili: link di pagamento (dunque pagamenti a distanza), negozio online, fatturazione elettronica, buono regalo.
Strutture ricettive a conduzione familiare, ad esempio una pensione o un bed and breakfast, potranno beneficiare del negozio online – basilare ma efficiente – per consentire ai clienti di prenotare e pagare in autonomia. Per le transazioni a distanza la commissione è tuttavia più elevata (2,50 %).
Oltre ad essere una buona soluzione per le piccole attività con un fatturato modesto, si rivela conveniente come terminale secondario, per ricevere pagamenti da carte non europee a una tariffa ragionevole.
Scopri i dettagli nella nostra Recensione SumUp Solo

Pro
Contro
La soluzione di Nexi è destinata a un target diverso, con un volume medio-alto di transato elettronico e maggiori esigenze dal punto di vista gestionale e pratico.
Propone diverse configurazioni POS, ognuno dei quali con un canone mensile e commissioni sulle transazioni:
- SmartPOS Mini con Stampante: 22,50 € al mese
- SmartPOS: 29 € al mese
- SmartPOS Cassa+: 59 € al mese
Lo smartPOS Mini e quello regular presentano differenze soprattutto nelle dimensioni, dato che nel Mini è assente il secondo display. Malgrado la versione avanzata abbia un aspetto più professionale, il Mini comporta un costo fisso inferiore ed è ugualmente efficiente.
Immagine: Nexi

Nexi Cassa+ è una soluzione completa di RT e app gestionale.
La versione Cassa+ include il servizio di Registratore Telematico (integrato nel terminale), fatturazione elettronica, gestione tavoli e comande, listini, reparti, sconti e altro ancora. Per sottoscrivere il servizio si può visitare il sito Nexi Cassa+.
Per hotel e strutture ricettive il piano tariffario più conveniente è denominato Italia+:
Nexi Italia+ | Commissioni |
---|---|
PagoBancomat | 0,99 % |
Mastercard e Visa (personali, europee) | 0,99 % |
Mastercard e Visa non europee | Tariffa standard + 0,65 % |
Carte premium e aziendali | 2,49 % |
UnionPay, JCB | 2,49 % |
Amex | Tariffe stabilite da Amex |
Nexi Italia+ | Commissioni |
---|---|
PagoBancomat | 0,99 % |
Mastercard e Visa (personali, europee) | 0,99 % |
Mastercard e Visa non europee | Tariffa standard + 0,65 % |
Carte premium e aziendali | 2,49 % |
UnionPay, JCB | 2,49 % |
Amex | Tariffe stabilite da Amex |
Al canone mensile per il noleggio e acquiring dovranno quindi essere aggiunte le commissioni sulle transazioni.
È disponibile un ulteriore piano tariffario, Classic+, tuttavia non si adatta bene al settore alberghiero – a meno che la clientela non sia prevalentemente italiana e munita di carte Bancomat. Solo in questo caso può essere presa in considerazione.
Carte accettate
In tutta evidenza, Nexi propone una soluzione per attività con volumi elevati di pagamenti con carta, contrapponendo all’esoso piano tariffario una serie di funzioni e servizi per la gestione di ogni tipo di struttura, anche del settore food and drink.
Impraticabile per i piccoli albergatori, allettante per le grandi strutture che devono soddisfare ogni giorno le esigenze di numerosi e variegati clienti.
Pro
Contro
Torniamo alle offerte adatte per piccole strutture. myPOS replica la stessa formula tariffaria di SumUp e Axerve a commissioni, vale a dire senza costi fissi e commissioni sul transato ma – a differenza dei concorrenti appena citati – addebita una commissione in caso di inattività, dunque sono previsti vincoli contrattuali.
Il marchio si distingue dagli altri servizi con l’accredito istantaneo dei pagamenti. Quando un cliente paga, pochi istanti dopo l’importo sarà già disponibile sul conto myPOS.
Da sottolineare tuttavia che il conto myPOS non è un tipico conto corrente bancario. Benché si possano effettuare bonifici e pagamenti con la carta aziendale inclusa, le tariffe sono così alte da renderlo svantaggioso.
Immagine: myPOS

Pro, il nuovo dispositivo della gamma.
Per iniziare, l’utente dovrà acquistare a scelta uno dei terminali:
- Go 2 (19 €)
- Go Combo (129 €)
- Pro (249 €)
Il modello Go 2 è leggero e compatto, pensato soprattutto per la mobilità, mentre Go Combo è la sua versione con stampante inclusa. Pro è il modello più recente della gamma e viene presentato come «il più potente», con stampante integrata, batteria a lunga durata e processore quad-core.
Carte accettate
Si paga in base al volume di pagamenti elaborati, in dettaglio:
myPOS | Commissioni |
---|---|
Carte personali europee | 1,20% + 0,05€ |
Carte commerciali europee | 2,55% + 0,05€ |
Carte non europee | 2,85% + 0,05€ |
myPOS | Commissioni |
---|---|
Carte personali europee | 1,20% + 0,05€ |
Carte commerciali europee | 2,55% + 0,05€ |
Carte non europee | 2,85% + 0,05€ |
Le tariffe sul transato sono molto convenienti, ma il problema di questa soluzione rimangono le commissioni legate all’uso del conto myPOS.
Per trasferire i fondi presenti sul conto myPOS verso il proprio conto corrente è necessario effettuare un bonifico. Ogni bonifico costa 3 euro.
Oltre ad accettare un vasto range di carte, myPOS include negozio online, gateway di pagamento, pay-by-link e terminale virtuale. È senza dubbio un servizio molto interessante ma per risparmiare sarebbe opportuno limitare i trasferimenti tramite bonifico.
Per approfondire consulta la nostra Recensione myPOS

Pro
Contro
Zettle, di recente acquisito da PayPal, è stato per lungo tempo il solo concorrente di SumUp. Ha il difetto di non essersi mai evoluto nel tempo, proponendo ai potenziali clienti un servizio basilare e con commissione flessibile.
Per usare Zettle by PayPal è necessario acquistare il suo terminale. Il primo dispositivo è disponibile al prezzo promozionale di 29 €, mentre a partire dal secondo dispositivo sarà applicato il prezzo pieno, cioè 79 €.
Si tratta di un lettore di carte per smartphone (POS mobile) e richiede collegamento tramite Bluetooth ad uno smartphone o tablet Android o Apple. Non è possibile ricevere pagamenti con carta senza l’ausilio del telefono.
Foto: Emmanuel Charpentier, Mobile Transaction

Zettle Reader.
Dopo l’acquisto del POS mobile non vi sono costi fissi da sostenere, mentre è prevista una tariffa flessibile sul transato.
Come funziona la commissione flessibile? La commissione parte da 2,75% (alquanto elevata) e si riduce automaticamente man mano che il volume di transazioni si innalza, fino a raggiungere la tariffa minima dell’1%. In altre parole: più si incassa, più conveniente è la tariffa.
Sul sito web di Zettle era presente uno strumento per verificare la riduzione della tariffa in base al transato, oggi sembra scomparso e di conseguenza risulta impossibile fare valutazioni sulla convenienza del piano.
Facciamo notare che la commissione più bassa di Zettle, raggiungibile con diverse migliaia di euro di transato mensile, corrisponde alla commissione fissa proposta da Axerve.
Carte accettate
Il lettore di carte si gestisce con un’applicazione installata sul telefono dell’esercente. Si tratta di un’app efficiente ma con poche funzioni: catalogo dei prodotti e gestione delle scorte.
Non è presente una stampante a marchio Zettle, tuttavia il dispositivo è compatibili con alcune stampanti da collegare anch’esse via Bluetooth.
Al momento appare come un progetto un po’ abbandonato, incapace di adattarsi alle condizioni e alle esigenze del mercato italiano.

Pro
Contro
Infine vi è l’opzione più “tradizionale”, cioè quella di rivolgersi alla propria banca. In questo caso prendiamo come riferimento Unicredit, uno dei maggiori istituti bancari in Italia.
La banca propone come terminale onePOS, presentato come innovativo. In realtà non è altro che uno smartPOS della linea PAX, simile a quello incluso nell’offerta Axerve.
Come visto in precedenza, il terminale smart permette di superare la semplice funzioni di pagamento e di installare applicazioni che ne estendono le funzioni, ad esempio software gestionali, registratore di cassa e così via.
Foto: Emmanuel Charpentier, Mobile Transaction

PAX A920.
La formula tariffaria adottata da Unicredit prevede, come Nexi, canone mensile e commissioni sul transato.
Sul sito web della banca non vengono riportate le tariffe applicate, mentre nei fogli informativi è possibile visualizzare unicamente le commissioni massime, non corrispondenti a quelle reali.
La scelta di non rendere accessibili al pubblico informazioni dettagliate sui costi del POS Unicredit non fa ben sperare sulle condizioni economiche. Per conoscerle è necessario prendere appuntamento e recarsi in filiale.
Sempre dai fogli informativi si apprende di un costo di installazione di circa 100 euro.