La fotocamera nei terminali di pagamento è una realtà ormai comune… ma a cosa serve?
Avanza rapidamente la diffusione degli smart POS, che già oggi possiamo incontrare in attività di diverse dimensioni.
Touchscreen e app non solo rendono più semplice l’uso del terminale (non dissimile da quello di uno smartphone o di un tablet), ma offrono altresì la possibilità di estendere le funzioni.
Qual è l’utilità della fotocamera in ambito commerciale? Lo spieghiamo nel presente articolo.
Dove si trova la fotocamera nel POS?
Non troveremo fotocamere nei terminali tradizionali (quelli con tastiera fisica) e neanche nei lettori di carte per cellulare (dispositivi compatti che si collegano via Bluetooth allo smartphone).
Chi invece è in possesso di uno smartPOS avrà già individuato uno o due obiettivi ottici. Ma dove?
Fotocamera posteriore di myPOS Carbon
La fotocamera si trova solitamente nella parte posteriore del dispositivo, con un piccolo flash al suo fianco.
Questa posizione non è casuale, poiché permette al negoziante di controllare il display mentre con l’obiettivo inquadra un documento o un codice. Esattamente come avviene con i telefoni.
Comune è anche la fotocamera frontale, posizionata appena al di sopra del touchscreen. Se nei telefoni viene utilizzata per scattare selfie, diverso è l’uso in ambito commerciale.
Può essere utile, ad esempio, per consentire allo stesso cliente di scansionare autonomamente un codice QR o un buono digitale.
Fotocamera posteriore di Ingenico Axium DX8000
Fotocamera frontale sull’Axium DX8000
La scansione di codici e voucher è senza dubbio il motivo principale per cui gli smart POS dispongono della fotocamera.
Nulla impedisce al commerciante di usarla semplicemente per scattare foto o registrare video (informazioni annotate dai clienti su un foglietto, prodotti restituiti perché danneggiati e così via).
Ma per rendere davvero utile la fotocamera è necessario installare applicazioni che ne prevedono l’utilizzo, a meno che il terminale non abbia di default app che ne prevedono l’utilizzo.
Scansione di codici a barre
La scansione di codici a barre è una delle modalità d’uso con maggiore utilità.
Per esempio, il terminale smart di Poynt permette di registrare il codice universale del prodotto (Universal Product Code, UPC) all’interno di un catalogo.
Registrati tutti i codici prodotto basterà scansionare il codice a barre per aggiungere l’articolo al conto del cliente. Di conseguenza non si dovrà cercare l’articolo né digitare manualmente l’importo totale della spesa.
Scansione di un codice QR con un Pax A920
Alcuni terminali dispongono invece di un vero e proprio lettore di codici a barre, diverso dalla fotocamera. In tal caso potrà essere utilizzato unicamente per la scansione dei barcode, mentre non sarà possibile scattare foto o scannerizzare codici QR.
Scansione di codice QR
Gli esercenti non dovrebbero sottovalutare la possibilità di scansionare codici QR mediante la fotocamera.
Il QR code è oggi impiegato a diversi scopi, tra cui:
- ricevere pagamenti
- leggere gift card e buoni sconto
Diverse app consentono a commercianti e professionisti di ricevere pagamenti inquadrando il codice QR mostrato dal cliente. Esempi di questo utilizzo sono AliPay e WeChat Pay, oggi disponibili in Italia con molteplici soluzioni POS.
Interessante è anche la lettura dei QR codes in veste di buoni sconto. Come funziona? L’esercente genera un codice tramite un’apposita app. Il cliente che riceve il codice potrà utilizzarlo come credito nel medesimo negozio che lo ha rilasciato.
Abbiamo approfondito questo argomento nell’articolo Perché vendere carte regalo?, dove parliamo altresì di fidelizzazione del cliente.