Se la propria attività offre il servizio di consegna a domicilio munire i fattorini di un terminale produce alcuni effetti positivi.
Quali sono i vantaggi del POS per delivery?
- Pagamento più rapido
- Maggiore produttività del rider
- Maggiore fidelizzazione del cliente
- Riduzione del rischio banconote o monete contraffatte
Naturalmente non è tutto rose e fiori, soprattutto se si sottoscrive una soluzione inadeguata alle esigenze particolari derivanti da un servizio svolto in mobilità.
Prima di mettere a confronto i migliori POS per consegne a domicilio suggeriamo una rapida lettura dei criteri che dovrebbero guidare la scelta dell’offerta più consona:
Criteri per la scelta di un POS per consegne a domicilio
Come scegliere un POS adatto al servizio delivery?
Di seguito gli aspetti principali da valutare:
Costi e/o commissioni
Nella maggior parte dei casi, la consegna a domicilio rappresenta una fonte di reddito secondaria rispetto alla vendita in presenza.
Elaborando un basso volume di transazioni mensili, meglio prediligere soluzioni senza senza canone o voci di spesa affini.
Dimensioni e peso
Dalle dimensioni e dal peso dipende infatti la comodità d’uso del dispositivo.
Un terminale compatto e leggero potrebbe essere la soluzione più pratica, soprattutto se le consegne si effettuano con un motorino e i prodotti da consegnare sono ingombranti.
Tipo di terminale (mobile o portatile)
La praticità dipende altresì dalla tipologia di terminale scelto.
Un lettore di carte per smartphone (POS mobile) potrebbe rivelarsi meno comodo rispetto a un POS portatile autonomo.
Con il POS mobile sarà infatti necessario armeggiare con due dispositivi (lettore e telefono), mentre quello portatile funziona in modo del tutto autonomo.
Scopriamo ora le soluzioni che più si adattano al funzionamento in mobilità:
POS | Caratteristiche | Link |
---|---|---|
Axerve a commissioni |
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SumUp |
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myPOS Go |
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Nexi mobile |
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POS | Caratteristiche | Link |
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Axerve a commissioni |
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SumUp |
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myPOS Go |
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Nexi mobile |
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Confronto commissioni e previsioni di spesa
Non viene applicato un canone mensile, è prevista invece una spesa iniziale per l’acquisto del terminale.
SumUp e myPOS permettono di scegliere tra diversi dispositivi o diverse versioni dello stesso dispositivo, una più economica e l’altra più avanzata.
L’utente ha dunque la possibilità di contenere la spesa iniziale ma, trattandosi di un costo una tantum, consigliamo di guardare alle caratteristiche del terminale anziché al suo prezzo.
Nella tabella che segue elenchiamo le voci di spesa che più influiscono sul costo complessivo del servizio.
Prezzo POS | Commissione | Altro | |
---|---|---|---|
Axerve |
100 € | 1 % | – |
SumUp |
79 €/139 € |
1,95 % | – |
myPOS |
|
|
3 € per trasferire fondi su c/c |
Nexi |
29 € |
|
30 €/anno |
Prezzo POS | Commissione | Altro | |
---|---|---|---|
Axerve |
100 € | 1 % | – |
SumUp |
79 €/139 € |
1,95 % | – |
myPOS |
|
|
3 € per trasferire fondi su c/c |
Nexi |
29 € |
|
30 €/anno |
Axerve e SumUp applicano un’unica commissione sulle transazioni, indipendentemente dalla carta usata dal cliente. Ciò rende il piano tariffario chiaro e comprensibile.
Come stiamo per vedere, chiarezza e trasparenza non vanno dati per scontato, diventano quasi un valore aggiunto.
Più caotiche sono le commissioni di myPOS e Nexi, differenziate a seconda del tipo di carta utilizzato dal cliente.
La tariffa più bassa è indirizzata alle carte per privati emesse in Europa (cioè alle transazioni più comuni), le altre si riferiscono alle carte aziendali e/o emesse fuori Europa e/o di un determinato circuito (es. American Express, UnionPay, JCB).
Attenzione ai costi extra che non sempre vengono segnalati in modo chiaro nelle pagine ufficiali dei marchi. Talvolta per scovarle è necessario passare in rassegna le scritte minuscole oppure i fogli informativi con lunghi elenchi di condizioni contrattuali.
Segnaliamo in particolare:
- tariffa di 3 € con myPOS per ogni trasferimento degli incassi verso un conto corrente
- quota annua di Nexi di 36 € il primo anno, 30 € a partire dal secondo anno.
La commissione di myPOS sul trasferimento dei fondi rischia di compromettere la convenienza dell’intero servizio. L’esercente può tuttavia ridurre i costi limitandosi a 1-2 trasferimenti mensili.
Meno incisiva è la quota annua del POS mobile Nexi, ma riteniamo che la comunicazione dei costi fissi debba essere più chiara, soprattutto dal momento in cui la scritta “canone zero” compare a caratteri cubitali sulla pagina ufficiale del prodotto.
Previsione della spesa mensile in base al volume di transazioni
Axerve, SumUp e Nexi (prendendo in considerazione anche la quota annua di quest’ultimo) permettono di calcolare una spesa complessiva verosimile in base al transato medio della propria attività.
Di seguito le nostre previsioni, seguite da qualche osservazione:
0 € | 500 € | 1.000 € | 2.000 € | |
---|---|---|---|---|
Axerve | 0 € | 5 € | 10 € | 20 € |
SumUp | 0 € | 9,75 € | 19,50 € | 39 € |
myPOS | 0 € | 7,25 € * | 14,50 € * | 29 € * |
Nexi | 2,50 € | 11,95 € | 21,40 € | 40,30 € |
0 € | 500 € | 1.000 € | 2.000 € | |
---|---|---|---|---|
Axerve | 0 € | 5 € | 10 € | 20 € |
SumUp | 0 € | 9,75 € | 19,50 € | 39 € |
myPOS | 0 € | 7,25 € * | 14,50 € * | 29 € * |
Nexi | 2,50 € | 11,95 € | 21,40 € | 40,30 € |
Il POS più economico per consegne a domicilio è senza dubbio Axerve a Commissioni (da non confondere con Axerve a Canone, altra offerta con condizioni opposte). Senza canone e ottima commissione, nulla da aggiungere.
Restando entro la soglia di 1.000 euro mensili o poco più di transato è sostenibile anche la soluzione di SumUp. Il dispositivo Solo, (disponibile con o senza stampante) è particolarmente indicato all’uso in mobilità considerati peso e dimensioni.
Pur presentando una commissione lievemente inferiore a quella del concorrente appena menzionato, la quota annua rende il POS mobile di Nexi meno conveniente. Ne approfittiamo per dire che rispetto a SumUp è anche meno efficiente, ma chi è titolare di altri terminali Nexi potrebbe trovare comoda la gestione di diversi dispositivi da un’unica piattaforma.
A causa delle variabili di myPOS non è possibile calcolare una previsione verosimile, in quanto la spesa complessiva dipende sia dal numero di transazioni elaborate (oltre che dal loro importo) sia dal numero di trasferimenti effettuati dall’utente verso il proprio conto corrente. In tabella i valori contrassegnati da un asterisco non includono le commissioni sul bonifico (ogni bonifico per trasferire gli incassi costa 3 euro).
Pro
Contro
Per accedere all’offerta Axerve a Commissioni è necessario acquistare al prezzo di 100 € il terminale fornito dalla stessa Axerve, società italiana del Gruppo Sella.
Si tratta di un PAX A920Pro. Il nostro test del dispositivo ha confermato solidità ed efficienza dei predecessori prodotti dalla stessa società.
Stampante integrata per ricevute cartacee, fotocamera per scansione di QR code, SIM dati con traffico illimitato incluso per elaborare transazioni senza il supporto di dispositivi esterni.
L’offerta prevede l’acquisto di un PAX A920Pro a buon prezzo
In qualità di POS Android, il suo funzionamento è pressoché identico a quello di un comune telefono con lo stesso sistema operativo.
Per ricevere un pagamento carta si avvia l’apposita app (preinstallata), si digita l’importo e si conferma. Una volta elaborata la transazione viene emessa subito la ricevuta cartacea, senza ulteriori passaggi.
Nel PAX Store è possibile scaricare ulteriori applicazioni per estendere le funzionalità del dispositivo. I servizi aggiuntivi (spesso sviluppati da terze parti) potrebbero comportare dei costi.
Carte accettate
Axerve accetta i principali circuiti di pagamento italiani e internazionali:
- PagoBancomat
- Visa
- VPay
- Mastercard
- Maestro
Non è abilitato il circuito American Express, tuttavia l’utente potrà attivarlo in qualsiasi momento. Le tariffe in questo caso sono fissate da Amex, non da Axerve.
Nessuna differenza di commissione: 1 % su tutti i circuiti e tipi di carta. Imbattibile.
Vuoi approfondire? Consulta la nostra Recensione Axerve
Pro
Contro
Nonostante non abbia la commissione più conveniente, SumUp è una soluzione da considerare se il transato del delivery non supera una certa soglia mensile (1.000 – 1.200 euro).
Il POS Solo (79 €) si presta molto bene al lavoro in mobilità, soprattutto nel caso delle consegne a domicilio.
Leggerezza e design compatto sono le caratteristiche di questo dispositivo autonomo, capace di elaborare fino a 100 transazioni con una carica completa della batteria.
Si può scegliere tra due modalità di accredito:
- su qualsiasi conto corrente (1-2 giorni lavorativi)
- su conto SumUp (1 giorno, anche nei weekend)
Entrambe le modalità sono gratuite.
SumUp Solo è disponibile con stampante o senza
È disponibile anche nella versione con stampante (79 €).
Terminale e stampante sono dispositivi separati, così l’utente potrà scegliere di volta in volta quale versione del POS utilizzare. Naturalmente in movimento risulterà più agevole l’uso del solo terminale, molto leggero e comodo da trasportare.
Accetta un’ampia varietà di carte, dai circuiti più comuni fino a quelli secondari come UnionPay, JCB, Diners e Discover.
Carte accettate
Altro vantaggio di SumUp è rappresentato dai servizi a valore aggiunto, inclusi nell’offerta base:
- Link di pagamento
- Gateway di pagamento
- Fatturazione elettronica
- Buoni spesa
- Negozio online
Pur essendo soluzioni basilari, non adatte a gestire un numero elevato di transazioni, alcune possono tornare utili proprio a quelle attività che offrono le consegne a domicilio.
Le richieste di pagamento via link permettono all’esercente di incassare a distanza, ad esempio dopo aver ricevuto un ordine telefonico, inviando un apposito link al cliente. Le transazioni a distanza comportano tuttavia una commissione più alta rispetto ai pagamenti su POS fisico.
Vuoi sapere di più? Dai un’occhiata alla Recensione SumUp Solo
Pro
Contro
Con myPOS da un lato c’è dunque la disponibilità immediata degli incassi, dall’altro il costo elevato sul trasferimento dei fondi verso il proprio conto corrente (o qualsiasi altro conto esterno a myPOS).
Gli accrediti avvengono infatti sul conto myPOS, molto limitato e costoso nelle operazioni.
Meglio trasferire gli incassi… ma limitandosi a poche operazioni mensili per evitare di far crescere in modo significativo la spesa.
myPOS Go è disponibile anche nella versione “Combo” (con stampante)
Si può scegliere tra due terminali (uno in doppia versione, con o senza stampante), entrambi autonomi con SIM dati integrata:
- Go: 39 €
- Go Combo: 189 €
- Pro: 249 €
Parlando di lavori in movimento e delivery, senza dubbio il dispositivo più adatto (oltre che più economico) è il Go.
Leggero e compatto, disponibile anche con la sua stampante; in questo caso occorre acquistare la versione Go Combo.
Carte accettate
Come il concorrente visto prima, anche myPOS mette a disposizione – inclusi nell’offerta base – una serie di funzionalità aggiuntive:
- Link di pagamento
- Gateway di pagamento
- Negozio online
Si ripete altresì il discorso fatto con SumUp: si tratta di soluzioni basilari indicate solo alle piccole attività che elaborano un volume limitato di transazioni mensili.
Leggi di più nella nostra Recensione myPOS
Pro
Contro
Pur essendo la più grande società italiana nel settore dei pagamenti elettronici, Nexi non si impegna più di tanto per il suo POS mobile. Mette indubbiamente più cura in altre soluzioni, soprattutto quelle destinate agli esercizi commerciali con volumi medio-alti di incasso.
Urge sottolineare che, a differenza dei terminali visti fino a questo momento, quello di Nexi è un lettore di carte per smartphone.
Cosa significa? Che non può funzionare in autonomia, deve necessariamente essere collegato via Bluetooth a un telefono Android, iOS o Huawei. Sul telefono deve essere installata un’apposita applicazione, dalla quale si gestisce il terminale.
Il rider dovrà quindi utilizzare due dispositivi allo scopo di ricevere il pagamento con carta.
Foto: Nexi
L’offerta mobile POS è dedicata alle piccole imprese e ai professionisti, dunque ritroviamo lo schema tariffario dei concorrenti: acquisto terminale, nessun canone mensile (con una precisazione da fare) e commissione sulle transazioni.
La commissione dipende dal tipo di carta: quella sulle carte europee per privati è lievemente inferiore a quella SumUp, eppure c’è da mettere in conto una voce di spesa “nascosta” (o meglio, comunicata con timidezza).
Alla spesa sulle transazioni si dovrà infatti aggiungere la cosiddetta quota annuale. Il primo anno ammonta a 36 euro, da secondo a 30 euro. A conti fatti, SumUp risulta più economico.
Leggi di più nella nostra Recensione POS mobile Nexi