Anche i venditori ambulanti sotto soggetti all’obbligo POS ma, considerata la natura particolare dell’attività, è indispensabile scegliere l’offerta giusta per non incorrere in inutili spese.
È bene sapere che alcune soluzioni sono pensate appositamente per chi riceve pochi pagamenti con carta, così da mantenere il costo complessivo ad un livello accettabile.
Prima di scoprire i migliori POS per ambulanti, diamo un’occhiata alle voci di spesa a cui fare attenzione.
Come riconoscere le offerte migliori?
Per trovare un piano tariffario adeguato occorre prima di tutto fare una stima delle transazioni elettroniche che potremmo elaborare con terminale.
Quali sono i costi da valutare?
- Canone fisso
- Commissioni sulle transazioni
Se la nostra attività ha ricevuto fino ad oggi solo pagamenti in contanti, è molto probabile che si continui sulla stessa strada e che il POS sarà utilizzato con scarsa frequenza.
In questo caso si dovrebbe optare per un servizio senza costi fissi, in modo che la spesa complessiva dipenda dall’uso effettivo del dispositivo (se non si usa, non si paga nulla). Ne esistono? Assolutamente sì, come stiamo per vedere.
Un’ulteriore nota importante. Nelle offerte senza canone, la commissione sul transato è generalmente più elevata rispetto ai POS con canone. Bisogna però valutare in modo razionale, ricordando che il terminale verrà in tutta probabilità usato poco.
Con queste premesse, scopriamo ora i terminali adatti al commercio itinerante.
Prima elenchiamo le opzioni in una tabella, poi forniamo qualche dettaglio e opinioni sulle singole offerte:
Pro
Contro
Axerve a commissioni propone un piano tariffario molto diverso rispetto all’offerta con canone dello stesso brand, entrambi però sono indirizzati ai piccoli commercianti.
In questo caso non è previsto il canone mensile né altri costi fissi, bensì la sola commissione sul transato.
La commissione è pari all’1,4% degli importi incassati. Ad esempio, su un pagamento di 10 euro saranno trattenuti 14 centesimi.
La tariffa è dunque più conveniente rispetto al POS senza canone SumUp, ma è la spesa iniziale a fare la differenza.
Foto: Mobile Transaction
Con questo piano tariffario è previsto l’acquisto del dispositivo, ad un prezzo di 100 € e senza possibilità di scelta tra diversi tipi di terminali.
Anche in questo caso si tratta di un Pax A910 con SIM integrata per accettare pagamenti ovunque.
Il POS senza canone non prevede una soglia massima di transato ma, considerata la commissione, può considerarsi una soluzione vantaggiosa per ricevere indicativamente fino a 18.000 euro all’anno in pagamenti con carta (circa 1.500 euro al mese).
Leggi di più nella nostra Recensione Axerve a commissioni
Pro
Contro
SumUp è una delle opzioni più gradite da piccoli negozi e professionisti grazie ad un servizio efficiente, dal piano tariffario trasparente.
Per iniziare a ricevere pagamenti tramite terminale basta iscriversi sul sito ufficiale del marchio e acquistare, a scelta, uno dei seguenti terminali:
- Air a 49 €
- Solo a 79 €
- 3G a 129 €
Air è il POS mobile di SumUp, si collega allo smartphone e si gestisce tramite app. Dei tre, è quello con la batteria più potente: con una carica si realizzano fino a 500 transazioni.
Solo e 3G costano di più ma sono autonomi. Integrano una SIM dati multioperatore con traffico incluso, quindi funzionano da soli e non vi è necessità di collegarli al telefono.
Foto: Mobile Transaction
In ordine: Air, Solo e 3G.
SumUp Solo è pratico da trasportare e da usare grazie al suo design, tuttavia ha la batteria meno performante. Con una carica permette di eseguire un massimo di 50 operazioni.
SumUp 3G, per contro, ne può elaborare fino a 100 con una carica della batteria. Il suo prezzo è dovuto alla presenza della stampante per ricevute cartacee. La stampante è ingombrante ma rimovibile con un semplice gesto.
Con Air e Solo è invece possibile inviare ricevute digitali tramite SMS.
La scelta del dispositivo non influenza il piano tariffario, comune a tutti i POS della gamma SumUp.
Carte accettate
Dopo aver effettuato l’acquisto, il terminale sarà spedito entro pochi giorni lavorativi all’indirizzo indicato dall’utente. Sarà necessario inoltre indicare l’IBAN sul quale ricevere gli accrediti.
Non è previsto alcun tipo di costo fisso, solo la commissione dell’1,95% sui pagamenti ricevuti. Ad esempio, su una transazione di 10 euro sarà di circa 0,19 euro (cioè l’1,95% dell’importo).
Su un transato mensile di 1.000 euro, il venditore manterrà dunque la spesa complessiva mensile sotto i 20 euro. Se invece si incassa di più tramite carta, si può optare per una delle soluzioni che stiamo per mostrarvi.
Foto: Mobile Transaction
Il POS SumUp viene spedito con corriere subito dopo l’acquisto.
SumUp è interessante perché include una serie di servizi a valore aggiunto:
- Negozio online – Attivando la funzione negozio online, i prodotti del catalogo vengono pubblicati su un sito ecommerce. Condividendo il link del negozio con i propri clienti, il venditore potrà offrire ordini e pagamenti a distanza.
- Pagamenti a distanza – L’applicazione mette a disposizione i cosiddetti link di pagamento, grazie ai quali è possibile ricevere pagamenti da remoto in modalità pay-by-link, utili per chi accetta ordini telefonici o effettua consegne a domicilio.
- Fatturazione elettronica – È incluso un sistema efficiente per l’emissione e l’invio di fatture elettroniche, conforme alle norme italiane e regolarmente collegato al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.
Le funzioni sopraindicate, pur non essendo indispensabili per venditori ambulanti e itineranti, danno la possibilità di estendere i servizi offerti alla clientela.
Scopri di più nella nostra Recensione SumUp
Pro
Contro
Axerve a canone è molto interessante le attività che ricevono regolarmente pagamenti con carta, ma sempre entro certi limiti.
Prevede due fasce di canone, applicate a seconda del transato annuo:
- 17 € al mese se le transazioni non superano 10.000 euro all’anno;
- 22 € al mese per un transato da 10.001 fino a 30.000 euro all’anno.
Come anticipato, si paga unicamente il canone mensile.
Le commissioni sul transato sono incluse fino a 30.000 euro all’anno. Superata questa soglia annua, sul transato “eccedente” si applica una tariffa dell’1%.
Foto: Mobile Transaction
Il POS Axerve a canone è dunque vantaggioso per i venditori che elaborano un volume di transazioni elettroniche tra 900 e 2.500 euro al mese.
Viene fornito, incluso nel canone, il terminale smart Pax A910. Si tratta di un di dispositivo con Android, dunque molto simile nell’uso ai telefoni che utilizzano lo stesso sistema operativo (Samsung, Xiaomi, Vivo, ecc.)
Per accettare un pagamento si avvia l’apposita app (Carte) tramite touchscreen, si inserisce l’importo e si preme il tasto verde. Dopo aver eseguito la transazione, il dispositivo stampa automaticamente la ricevuta dell’operazione.
Carte accettate
Funziona ovunque e in autonomia grazie alla scheda dati integrata.
È compatibile con i circuiti PagoBancomat, Visa, VPay, Mastercard e Maestro, mentre non accetta carte American Express. Quest’ultimo può tuttavia essere aggiunto dal venditore convenzionandosi direttamente con Amex.
Rispetto ai dispositivi SumUp è più ingombrante, ma comunque maneggevole e comodo.
Anche Axerve offre i pagamenti a distanza, tuttavia non sono inclusi con il POS, dovranno essere attivati separatamente.
Per approfondire consulta la Recensione Axerve a canone
Pro
Contro
myPOS propone un’ampia gamma di POS portatili con un range di prezzi molto vario: da poche decine a diverse centinaia di euro.
Come stiamo per vedere, il dispositivo più economico è alla portata di tutte le tasche e comodo per l’uso in mobilità. Il suo prezzo è di 29,25 €.
Caratteristica principale di questa soluzione è l’accredito istantaneo degli incassi, tuttavia occorre fare qualche precisazione al riguardo.
Foto: myPOS
myPOS Go accredita gli incassi istantaneamente, sul conto esercente.
Gli accrediti non vengono eseguiti sul conto corrente del venditore, bensì sul conto myPOS. Si tratta di un conto di moneta elettronica che dà la possibilità di effettuare bonifici, prelevare contanti e pagare in negozio tramite carta myPOS.
Può in teoria essere usato come un normale conto bancario, ma attenzione ai costi. La commissione sui bonifici è di 3 euro, mentre i prelievi di contanti costano da 2 a 4 euro.
L’utente può trasferire gli incassi sul proprio conto corrente in qualsiasi momento ma, come si è anticipato, ogni trasferimento (bonifico) ha un costo di 3 euro. Può essere un’offerta conveniente se si riducono al minimo i trasferimenti.
Carte accettate
La tariffa sulle transazioni è nel complesso conveniente ma formata da una parte variabile (1,2% sull’importo) ed una parte fissa di 5 centesimi.
Se riceviamo un pagamento di 10 euro con POS, la spesa sulla transazione sarà dunque di 17 centesimi. Sui piccoli importi è più conveniente Axerve a commissioni.
Nonostante i difetti, myPOS sembra essere apprezzato da chi utilizza solo poche volte il terminale di pagamento, soprattutto da chi non necessita di trasferire i fondi su un conto bancario.
Per i venditori ambulanti, questo servizio potrebbe rappresentare un’ottima soluzione.
Per approfondire consulta la Recensione myPOS
Pro
Contro
Nexi è il più grande gestore di pagamenti elettronici in Italia, attraverso la sua rete di terminali, gateway di pagamento e carte.
Lavora soprattutto con l’intermediazione delle banche, le quali tuttavia potrebbero aggiungere costi extra alle offerte originali del marchio.
Con il suo POS mobile Nexi cerca di avvicinarsi ad un’utenza meno esigente, tra cui compaiono i venditori ambulanti e le altre attività itineranti. Ci riesce? Più o meno.
Immagine: Nexi
Il POS mobile si acquista al prezzo di 29 €, funziona in mobilità ma deve essere collegato via Bluetooth ad uno smartphone. In quanto grade operatore del settore pagamenti, Nexi offre anche altri tipi di terminali – ma non con questa offerta dedicata ai piccoli commercianti.
Non è previsto canone mensile, mentre sulle transazioni viene addebitata la tariffa dell’1,89% dell’importo. La commissione è dunque poco più bassa di quella proposta da SumUp, tuttavia occorre far attenzione agli aspetti pratici di questo servizio.
Abbiamo spiegato che il POS mobile va gestito da smartphone tramite applicazione, senza la quale non può ricevere pagamenti. L’app in questione sembra mostrare qualche problema, segnalato dagli stessi utenti su Google Play e App Store. L’efficienza di quest’app deve migliore.
Per sapere di più dai un’occhiata alla Recensione Nexi POS mobile