Se state cercando un terminale per ricevere pagamenti con carta, Poste Italiane e Axerve sono due delle soluzioni disponibili in Italia.

Entrambe sono società italiane ma presentano caratteristiche decisamente diverse.

Nella presente recensione mettiamo a confronto il POS Postepay e quello di Axerve, esaminando caratteristiche e differenze, costi e commissioni, pro e contro delle due offerte.

Panoramica: differenze tra POS Poste e Axerve

Mentre Poste Italiane ha, come noto, messo le mani sui disparati settori di interesse pubblico (dai servizi bancari alla fornitura di energia, per citarne due), Axerve è specializzata nel campo delle transazioni elettroniche.

Nel presente confronto mettiamo a confronto le offerte POS destinate a piccole imprese e professionisti.

Vediamo subito le principali differenze:

POS Poste Axerve
Piano tariffario Canone + commissioni A scelta tra:

  • A commissioni
  • A canone
Tipo di terminale A scelta tra:

  • Fisso
  • Portatile
POS portatile smart
Accredito incassi in 1 giorno lavorativo su conto business del gruppo Poste Italiane in 1 giorno lavorativo su qualsiasi conto corrente
Carte accettate PagoBancomatVisaMastercardV PayMaestro
POS Poste Axerve
Piano tariffario Canone + commissioni A scelta tra:

  • A commissioni
  • A canone
Tipo di terminale A scelta tra:

  • Fisso
  • Portatile
POS portatile smart
Accredito incassi in 1 giorno lavorativo su conto business del gruppo Poste Italiane in 1 giorno lavorativo su qualsiasi conto corrente
Carte accettate PagoBancomatVisaMastercardV PayMaestro

Le due soluzioni si distinguono innanzitutto per i requisiti di accesso all’offerta:

  • il POS Postepay può essere attivato solo dai titolari di un conto business del gruppo Poste (BancoPosta, Postepay)
  • il POS Axerve può essere attivato da chiunque, non occorre essere già clienti né aprire un nuovo conto corrente

Nel primo caso gli incassi saranno accreditati sul conto corrente aziendale BancoPosta. Al contrario, con Axerve basterà comunicare l’IBAN del conto legato alla propria attività.

Altra differenza si rinviene nei dispositivi forniti all’utente. Quello di Axerve è basato su Android, è facile da usare e permette di installare nuove app per estendere le funzioni del terminale.

PAX A910 fotografato da MobileTransaction

Mettiamo alla prova i servizi per offrire recensioni attendibili

Poste Italiane propone un modello tariffario dissonante dal target di pubblico a cui si rivolge. La sua offerta implica infatti il pagamento di un costo fisso (canone) e di un costo variabile (commissione sul transato).

Axerve mette sul piatto due piani tariffari, uno senza canone (A commissioni) e uno senza commissioni (A canone). L’utente potrà scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Vi anticipiamo che entrambi sono vantaggiosi per micro-imprese e professionisti.

Passiamo ora al nostro giudizio sintetico:

Giudizio

Prodotto

La soluzione di Poste è discreta ma presenta alcuni difetti che dissuadono da questa scelta. Per usare il suo terminale bisogna essere già clienti business dell’azienda; in caso contrario si dovrà prima aprire un conto. Un fastidio pratico oltre che economico.

L’offerta Axerve punta tutto sulla semplicità. Aperto a tutti, nessun conto corrente da aprire, nessuna necessità di leggere istruzioni. Lo smartPOS basato su Android si usa esattamente come un telefono. Efficiente e facile da usare.

Costi e commissioni

La sfida dei costi è vinta a mani basse da Axerve. Permette di scegliere tra due piani tariffari, entrambi vantaggiosi.

Il concorrente presenta un solo piano per piccole attività, a nostro avviso poco consono per esercenti e professionisti che elaborano un volume modesto di transazioni (ci sarà da pagare un costo fisso e uno variabile).

Servizi a valore a aggiunto

Nessuna delle due soluzioni include particolari servizi extra per incentivare le transazioni, tuttavia Poste si avvale del suo esteso range di servizi per proporre ulteriori sottoscrizioni, talvolta con condizioni promozionali.

Il valore aggiunto di Axerve proviene dal suo POS smart, sul quale sarà possibile installare nuove applicazioni e di conseguenza nuovi servizi e funzionalità.

Registrazione

Con Axerve si procede in modo autonomo, registrandosi al sito ufficiale del marchio e compilando le informazioni richieste. Ciò permette all’utente di valutare in tranquillità le opzioni. La procedure è rapida e intuitiva, più al passo con i tempi.

La procedura per ottenere il POS Postepay è più tradizionale. Sul sito web si lascia il proprio recapito e si indica un orario di reperibilità, durante il quale un consulente chiamerà per rispondere alle domande ed eventualmente procedere con la sottoscrizione. Più macchinosa e tediosa, oltre che più pressante.

Trasparenza

Abbiamo finalmente rilevato un lieve miglioramento da parte di Poste Italiane nella comunicazione di costi e condizioni. In precedenza il sito web forniva solo informazioni vaghe da approfondire tramite telefono. Oggi troviamo qualche dettaglio in più, meglio di niente.

Il concorrente è imbattibile quando si tratta di trasparenza. Sul sito ufficiale di Axerve vengono esposte in modo chiaro tutte le voci di spesa, inclusa l’imposta di bollo dovuta all’attivazione. Impeccabile.

Assistenza clienti

Abbiamo spulciato le recensioni degli utenti per capire il livello di soddisfazione. Benché entrambi i servizi mostrano le proprie pecche, l’assistenza di Poste Italiane viene spesso definita inefficiente e addirittura confusa.

Axerve ha subìto un calo nei tempi di risposta, ma tutto sommato può considerarsi un servizio clienti discreto. Il supporto telefonico è disponibile anche di domenica; non è così per il concorrente.

Richiedi su:

Poste.it

Richiedi su:

Axerve.com

Costi e commissioni: qual è l’offerta più economica?

Esaminiamo ora in dettaglio le condizioni delle due offerte, o meglio tre:

  • POS Fisico Postepay (Poste Italiane)
  • Axerve a Commissioni
  • Axerve a Canone

Segue un riepilogo dei costi:

Poste
Italiane
Axerve a
Canone
Axerve a
Commissioni
Prezzo POS 100 €
Canone mensile
13 – 21 € 17 - 22 €
Tariffa sulle transazioni
1 % 1 %
Disattivazione 95 €
Poste
Italiane
Axerve a
Canone
Axerve a
Commissioni
Prezzo POS 100 €
Canone mensile
13 – 21 € 17 - 22 €
Tariffa sulle transazioni
1 % 1 %
Disattivazione 95 €

Affiancando le condizioni si può intuire a prima vista che il terminale delle Poste ha qualcosa in più… ma in senso negativo. Riteniamo un errore, soprattutto alla luce delle offerte concorrenti, addebitare due voci di spesa ricorrenti per un servizio destinato a piccole attività.

Il POS Axerve imbocca invece la strada giusta, con l’applicazione di un solo costo principale.

Senza perderci in chiacchiere, mettiamo ora a confronto l’ammontare della spesa mensile in base al transato:

Previsioni di spesa mensile in base al transato

Nella tabella che segue abbiamo calcolato l’importo della spesa mensile complessiva in base ad alcune soglie di transato.

Nota: Poste Italiane applica costi variabili (il canone dipende dal terminale scelto), la spesa qui riportata è quindi da considerarsi indicativa.

Diverso è il caso di Axerve, le cui tariffe permettono un calcolo accurato della spesa complessiva.

Transato
mensile
Poste
Italiane
Axerve a
canone
Axerve a
commissioni
0 € 21 € 17 € 0 €
500 € 26 € 17 € 5 €
700 € 28 € 17 € 7 €
1.000 € 31 € 22 € 10 €
2.000 € 41 € 22 € 20 €
2.500 € 46 € 22 € 25 €
3.000 € 51 € 27 € 30 €
5.000 € 71 € 47 € 50 €
8.000 € 101 € 77 € 80 €

Dalla stima dei costi mensili emerge un quadro abbastanza chiaro:

  • le attività che elaborano da 0 a 2.000 euro al mese di transazioni dovrebbero scegliere Axerve a Commissioni (senza canone)
  • con un transato mensile da 2.000 in su l’offerta più conveniente è Axerve a Canone (senza commissioni)

Combinando costi fissi e variabili, l’offerta del concorrente non è al momento consigliabile.

Terminali di pagamento

Poste Italiane permette di scegliere tra diversi tipi di terminale: fisso, cordless o portatile.

Il POS fisso deve essere collegato tramite cavi ed è dunque utilizzabile in un solo punto del negozio (es. cassa). Il suo canone è generalmente inferiore rispetto agli altri terminali, ma al contempo non offre mobilità e ha solo funzioni basilari.

Il cordless ha mobilità limitata (entro alcune decine di metri dalla base fissa), diversamente dal portatile che invece ha piena mobilità grazie alla SIM dati integrata. Il POS portatile è più versatile, molto utilizzato nei piccoli negozi, da professionisti e lavoratori autonomi.

Axerve propone un solo dipositivo, versatile e pratico:

PAX A920Pro con stampa della ricevuta

Abbiamo fotografato e testato lo smart POS Android

Il terminale in questione è un PAX A920Pro, uno smartPOS basato su sistema operativo Android. Offre un’esperienza d’uso simile a quella di uno smartphone, motivo per cui per il nostro test non è stato necessario leggere istruzioni e manuali.

Nell’offerta è inclusa una SIM dati multioperatore con traffico illimitato, grazie alla quale si potranno ricevere pagamenti con carta ovunque, anche lontani dalla propria sede abituale.

L’utente può configurare in autonomia il dispositivo e iniziare ad usarlo. È una procedura abbastanza rapida e semplice, non è necessario l’intervento di un tecnico.

Assistenza clienti

Entrambe le soluzioni offrono diversi canali di supporto. Axerve mette a disposizione una sezione dedicata alle domande frequenti sul terminale, dove si potranno trovare risposte alle domande più frequenti.

Per questioni non urgenti si può optare per l’invio di una mail all’indirizzo dedicato, riportando in dettaglio tutte le informazioni relative al problema o al dubbio. Si dovrà attendere qualche giorno lavorativo per ricevere una risposta.

Per disservizi e problemi urgenti è possibile contattare il supporto telefonico nei giorni e negli orari di disponibilità.

L’assistenza telefonica di Poste è disponibile dal lunedì al sabato, dalle ore 8:00 alle ore 20:00. Al contrario, il concorrente Axerve risponde 7 giorni su 7.

Come attivare il servizio?

All’inizio del confronto abbiamo sottolineato come Poste Italiane sia ancora “tradizionale” nel rapporto con i clienti (traduzione: è più lenta e richiede diversi passaggi).

Si inizia fissando un appuntamento accedendo all’area personale del sito Poste.it, scegliendo data date e ora tra quelli disponibili. Un consulente vi contatterà per illustrare l’offerta, rispondere alle domande ed eventualmente iniziare la procedura di sottoscrizione.

Con Axerve basta invece registrarsi sul sito ufficiale del marchio, selezionare l’offerta (A canone o A commissioni) e compilare i moduli con le informazioni necessarie. La procedura è rapida, richiede una ventina di minuti.

Confronto della procedura di registrazione tra Axerve e Poste

In entrambi i casi consigliamo di tenere a portata di mano documento d’identità, dati e documenti relativi all’azienda (es. visura camerale, codice ATECO, partita IVA), indirizzo e-mail e numero di cellulare.

La differenza è significativa, poiché Poste implica un contatto telefonico per conoscere le condizioni economiche dell’offerta e la firma del contratto. Axerve invece mette a disposizione tutte le informazioni sul sito web e l’utente può procedere in modo autonomo.

Chi ha familiarità con le registrazioni online troverà più pratica la procedura di Axerve, mentre chi è meno avvezzo agli strumenti del web potrebbe prediligere la consulenza telefonica delle Poste.

Qual è il migliore? La nostra opinione

Nel nostro confronto abbiamo esaminato gli elementi fondamentali che dovrebbero guidare nella scelta del POS migliore. Di seguito un riepilogo degli aspetti da considerare.

Poste Italiane segue le orme delle offerte bancarie con una combinazione di costi fissi e variabili. Non è la scelta migliore per una piccola attività con transato elettronico basso. Inoltre, per conoscere tutte le voci di spesa è necessario contattare un consulente.

Completamente diverse sono le due proposte di Axerve: da un lato un POS a canone e dall’altro uno a commissioni.

Axerve a commissioni è ideale per le attività con transato mensile da 0 a 2.000 euro circa, mentre Axerve a canone per un transato più elevato, a partire da 2.000 euro.

Sconsigliamo la scelta del POS Postepay soprattutto a chi non è cliente business delle Poste, giacché sarà necessario aprire prima un conto aziendale.

Aspetto Poste Axerve
Prodotto Buono Buono
Costi e commissioni Discreto Ottimo
Servizi a valore aggiunto
Discreto Discreto
Registrazione Discreto Buono
Trasparenza Discreto Ottimo
Assistenza clienti Da migliorare Buono
Giudizio finale 3.8 su 5 4.2 su 5
Aspetto Poste Axerve
Prodotto Buono Buono
Costi e commissioni Discreto Ottimo
Servizi a valore aggiunto
Discreto Discreto
Registrazione Discreto Buono
Trasparenza Discreto Ottimo
Assistenza clienti Da migliorare Buono
Giudizio finale 3.8 su 5 4.2 su 5

Mobile Transaction si serve di criteri di valutazione specifici che determinano il voto finale di ogni POS portatile.

Prima di tutto, valutiamo l’efficienza generale del terminale:

  • La ricezione dei pagamenti funziona bene?
  • Quanto dura la batteria?
  • Accetta i principali circuiti di pagamento?

Nei criteri di valutazione si considerano, inoltre:

  • Funzioni, connettività e qualità del materiale – È un buon prodotto?
  • Prezzo, commissioni e tempi di accredito – È conveniente per piccole imprese?
  • Registrazione e trasparenza – La registrazione è intuitiva e rapida? Termini e condizioni sono facilmente accessibili?
  • Servizi a valore aggiunto – Sono disponibili pagamenti a distanza e strumenti per la gestione dell’attività?
  • Assistenza e recensioni – Il servizio clienti è efficace? Le opinioni degli utenti sono positive?