La gestione di un’attività stagionale richiede scelte diverse rispetto a quelle di un esercizio commerciale operativo tutto l’anno. Ciò vale anche (e soprattutto) quando si parla di POS e soluzioni per ricevere pagamenti elettronici.

Venendo meno il carattere della continuità, l’imprenditore non può certamente gravarsi di contratti che vincolano nel tempo con impegni economici fissi.

Quando un’attività si definisce “stagionale”?

A individuare le attività stagionali sono le leggi dello Stato, in particolare il Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) n.1525 del 7 ottobre 1963.

Il DPR 1525/63 decreta l’elenco delle attività che rientrano nella categoria in oggetto.

Tra i lavori annoverati si rinvengono tutte le attività che scaturiscono da produzioni periodiche (soprattutto quelle legate ad agricoltura, allevamento e cicli naturali) e da condizioni climatiche, come possono essere gli stabilimenti balneari, gli impianti sciistici e di conseguenza gli esercizi commerciali che orbitano intorno a queste attività con “scadenza”.

Non si può fare a meno del terminale di pagamento, sia per opportunità commerciale sia per obbligo di legge. La normativa stabilisce infatti che tutti – imprese, professionisti, ditte individuali, artigiani – devono accettare pagamenti con carta di fronte alla richiesta del cliente.

È indubbio, però, che un’attività stagionale non possa sottoporsi alle “normali” condizioni economiche.

Di seguito scopriamo qual è il modello tariffario a cui puntare e quali sono le migliori offerte POS per stagionali sul mercato.

POS stagionale: acquisto o noleggio?

L’acquisto di un terminale non determina automaticamente l’eliminazione delle spese periodiche, così come il noleggio non comporta sempre l’onere di un canone per tutto l’anno. Insomma, la risposta non è scontata.

Negli ultimi anni il mercato dei POS si è evoluto non solo in ambito tecnologico, bensì anche con modelli tariffari pensati per attività con esigenze particolari, circoscritte a determinati periodi dell’anno o per bassi volumi di fatturato elettronico.

Modelli tariffari per attività stagionali

In principio erano le banche, poi sono giunte (per fortuna) diverse società indipendenti dagli istituti bancari.

Nella seguente tabella riassumiamo gli schemi tariffari oggi disponibili sul mercato, poi proponiamo qualche osservazione per orientare nella scelta più adatta a seconda delle necessità:

POS stagionale Fisso Variabile Una tantum
Banche Noleggio, servizio di acquiring, canone conto business Commissioni sul transato differenziate per circuito Installazione del terminale, imposta di bollo
Società indipendenti, offerte senza canone Commissioni sul transato fisse o differenziate per circuito Acquisto del terminale, imposta di bollo
Società indipendenti, offerte senza commissioni Canone fisso Imposta di bollo
POS stagionale Fisso Variabile Una tantum
Banche Noleggio, servizio di acquiring, canone conto business Commissioni sul transato differenziate per circuito Installazione del terminale, imposta di bollo
Società indipendenti, offerte senza canone Commissioni sul transato fisse o differenziate per circuito Acquisto del terminale
Società indipendenti, offerte senza commissioni Canone fisso

Quando ci si rivolge a un istituto bancario tradizionale è bene mettere in conto un modello altrettanto “tradizionale”, con una combinazione di costi fissi, variabili e una tantum.

È evidente che non sia l’opzione migliore per chi necessita del terminale solo per alcuni mesi, ma non è da scartare a priori. Le attività, seppur stagionali, che elaborano volumi elevati di pagamenti con carta potrebbero in effetti trovare convenienza in questo tipo di offerta, poiché in presenza di canone mensile le commissioni sul transato sono più basse.

Sconsigliamo invece il terminale della banca quando il fatturato elettronico dell’attività si mantiene su volumi medio-bassi. Questo suggerimento vale anche per gli esercizi commerciali che operano tutto l’anno ma ricevono soprattutto pagamenti in contanti: la valutazione deve essere fatta in funzione della somma complessiva stimata di transazioni mensili.

Se il transato elettronico è modesto, meglio optare per un’offerta che applica un unico tipo di costo (o fisso o variabile). Esaminando le offerte che propongono questo modello tariffario, siamo giunti alla conclusione che la sola opzione praticabile per le attività stagionali è il POS senza canone.

Offerte senza canone per attività stagionali

I POS senza canone sono perfetti per gli esercizi commerciali stagionali e altri tipi di attività discontinue che, pur essendo operative in diversi periodi dell’anno, comportano ricorrenti pause forzate.

Tutte le offerte senza costi fissi prevedono l’acquisto del POS, mentre noleggio e comodato d’uso sono quasi sempre associati a soluzioni con canone mensile o annuo.

Passiamo ora dalla teoria alla pratica e cerchiamo di capire qual è il miglior POS per stagionali:

Terminale Costi Link
Axerve
  • Senza canone
  • Commissione: 1 %
  • Prezzo POS: 100 €
Revolut Business
  • Senza canone
  • Commissione: da 1 % + 0,20 € a 2,8 % + 0,20 €
  • Prezzo POS: 49 €
SumUp
  • Senza canone
  • Commissione: 1,95 %
  • Prezzo POS: da 49 € a 139 €
myPOS
  • Senza canone
  • Commissioni: da 1,20 % + 0,05 € a 2,85 % + 0,05 €
  • Prezzo POS: da 39 € a 249 €
Terminale Costi Link
Axerve
  • Senza canone
  • Commissione: 1 %
  • Prezzo POS: 100 €
Revolut Business
  • Senza canone
  • Commissione: da 1 % + 0,20 € a 2,8 % + 0,20 €
  • Prezzo POS: 49 €
SumUp
  • Senza canone
  • Commissione: 1,95 %
  • Prezzo POS: da 49 € a 139 €
myPOS
  • Senza canone
  • Commissioni: da 1,20 % + 0,05 € a 2,85 % + 0,05 €
  • Prezzo POS: da 39 € a 249 €

Sulla base di elementi oggettivi, Axerve a Commissioni è l’opzione più economica per un’attività stagionale.

Foto: MobileTransaction

Sulla schermata iniziale dello smart POS compaiono le icone delle app

POS Axerve Easy

È prevista una spesa iniziale per l’acquisto del dispositivo (100 €) e per l’imposta di bollo pari a 16 €, dopodiché nessun canone da pagare.

La commissione su tutti i tipi di carte è pari all’1 % dell’importo elaborato, ottimo per un servizio senza canone. Nulla più da dire, tariffe chiare e trasparenti – oltre che convenienti.

Leggi di più sull’offerta nella Recensione Axerve a Commissioni

Revolut Reader è stato lanciato di recente ma riuscirà, considerate le tariffe, ad appropriarsi con agilità di una quota di mercato. Sulle carte europee addebita lo 1 % + 0,20 €. È bene, tuttavia, segnalare alcuni inconvenienti.

Foto: MobileTransaction

Il POS si attiva dall'app Revolut Business

Revolut Reader

È disponibile un unico modello di terminale, un lettore di carte per smartphone che funziona solo se collegato via Bluetooth a un telefono iOS o Android. Altro difetto è la procedura di registrazione un po’ tediosa, giacché vengono richiesti diversi documenti per le dovute verifiche. È altresì necessario comunicare un indirizzo web per certificare la presenza online dell’attività (può bastare una pagina social, purché pubblica).

A proposito di registrazione, si procede prima di tutto con l’apertura del conto business Revolut (disponibile anche un piano gratuito). Solo dopo la conferma di apertura del conto si potrà acquistare il dispositivo per ricevere pagamenti con carta in presenza. In attesa che venga consegnato, l’esercente potrà avvalersi degli altri strumenti per elaborare transazioni, ad esempio mostrando il QR code per consentire al cliente di pagare online.

Scopri funzioni e costi nella Recensione Revolut Reader

Altra opzione è SumUp, chiara e trasparente ma con tariffa meno vantaggiosa. L’utente ha la possibilità di scegliere fra tre diversi terminali, uno per smartphone (Air al prezzo 49 €) e uno autonomo con SIM dati integrata, disponibile anche con stampante (Solo a 79 € o Solo con stampante a 139 €).

SumUp Air si collega a uno smartphone, mentre il modello Solo è autonomo e disponibile anche con stampante

SumUp Air, Solo e Solo con stampante

La commissione sulle transazioni è dell’1,95 % per tutte le carte.

SumUp è interessante anche come POS secondario: oltre ai noti Mastercard, Maestro, Visa e VPay accetta altresì carte di credito, di debito e prepagate dei circuiti American Express, UnionPay, Diners, Discover e JCB, spesso utilizzate dai turisti stranieri. I suddetti circuiti sono essenziali per le attività che operano in località turistiche durante l’alta stagione.

Approfondisci le caratteristiche nella Recensione SumUp

Infine non possiamo non menzionare myPOS, una soluzione con i suoi vantaggi ma anche qualche fastidioso difetto.

Il modello tariffario è il medesimo dei precedenti (senza canone, commissioni sul transato) ma, diversamente dai concorrenti appena visti, differenzia la tariffa sulle carte per privati emesse in Europa (1,20 % + 0,05 €) e quelle non europee o commerciali, queste ultime più elevate (2,85 % + 0,05 €).

myPOS Go 2 ha dimensioni compatte ma non ha stampante, il modello Pro è più ingombrante

myPOS Go e Pro

Occorre fare attenzione alla commissione sul bonifico. Gli accrediti sono infatti istantanei ma avvengono su conto myPOS; per trasferire i fondi sul proprio conto corrente servirà eseguire un bonifico dal costo di 3 euro – decisamente dispendioso.

Interessante è la possibilità di ricevere pagamenti con carta in tutta Europa senza attivazioni aggiuntive. Un aspetto che lo rende appetibile ai commercianti che seguono in tutto il continente fiere, eventi internazionali ed esposizioni, stagionali e non.

Se lavori in tutta Europa, dai un’occhiata alla Recensione myPOS

Ci sono alternative al POS?

Sì, oggi c’è più di un’alternativa al terminale di pagamento ma – ricordiamo – il POS è obbligatorio per legge e non sono esenti le attività stagionali, indipendentemente dalla forma giuridica adottata.

Altri metodi di pagamento possono tuttavia essere impiegati per offrire un servizio aggiuntivo e aumentare così il tasso di vendita.

Negozi, bar e altre attività temporanee possono affidarsi a Satispay Business, grazie alla quale è possibile anche risparmiare: sulle transazioni di importo inferiore a 10 euro non vengono addebitate commissioni, mentre sugli importi pari o superiori a dieci euro la commissione è sempre di 0,20 €.

Simile a Satispay è Bancomat Pay, attivabile da tutti i titolari di un conto corrente che aderisce al circuito PagoBancomat. In questo caso i costi variano a seconda della banca; se non sono previsti costi fissi può valere la pena attivare anche questo metodo.